E' coartante, lo stato di apatia e di emarginazione in cui le mie idee sopravvivono ormai quotidianamente. Per questo parlo sempre, quando sono in mezzo alla gente non posso fare a meno di parlare, quasi a testimoniare che il pensiero unico dominante non ha vinto, che c'è ancora qualcuno con il coraggio di andare contro, di esprimere e sviluppare il proprio senso critico. Non mi importano le risposte che sento ( ad esempio che in Italia ci vorrebbere la dittatura perchè almeno ruberebbe solo una persona), io parlo, spiego e mi incazzo arrivando in settimana addirittura ad urlare contro un leghista di vergognarsi. E' insopportabile quell'arroganza di chi ignorante, crede di poterti insegnare come si fa a stare al mondo. Parlo con i colleghi, cerco le ragioni storiche, provo ad inculcare un minimo di coscienza di classe in questo sistema contrario alla concezione illuminista di uomo come fine, di uscita dai miti in favore della ragione e mi sento rispondere che io ho le c...