Tanto tempo fa esisteva una terra dove gli esseri umani vivevano in armonia con madre terra dove l’amore, il rispetto, la gioia e il voler bene a tutti e tutto era l’unica regola. Con poco ci si divertiva, o forse con niente, ma quell’ unione di ragazzi felici era invece molto, molto di più. Sono passati anni, decenni e tutto questo ci manca troppo; siamo persi in un labirinto senza uscita perché non sappiamo ascoltare più il nostro cuore le nostre sensazioni e nemmeno l’amico che ci parla che vuole trasmettere gioia, paura o semplicemente aiuto. Siamo dispersi su una nave nel mezzo degli oceani dove si spera che il capitano della nave che ha guadagnato un’ottima tangente per portarci al largo possa ritornare a guidarci di nuovo al porto perché pentito. Abbiamo lasciato la possibilità di decidere agli altri e queste sono le conseguenze disastrose perché probabilmente sarebbe bastato accendere i motori della nave e provare a navigare. Mettiamo al mondo figli solo da mettere in mostra su facebook, twitter o istagram senza trasmettere o insegnare niente ma, peggio ancora, al primo capriccio lo accontentiamo con lo smartphone, al secondo lamento gli accendiamo la tv e al terzo gli andiamo a comprare il miglior tablet sul mercato pur di non rompere ….. . Bello quando prendevi al primo lamento una ciabattata sulla coscia ed al secondo una cinturata sulla schiena la quale ti faceva percepire il dolore istanti prima di riceverla perché, dentro di te, sapevi che era meglio non arrivare al terzo lamento. Era lì, da quei gesti, che ad ogni occasione riuscivamo a trovare la soluzione migliore nonostante i tanti errori imparavamo qualcosa tutti i giorni. Forse, col senno di poi, non era la migliore soluzione possibile. Oggi si impara solo ad essere invidiosi, egoisti ed al non rispetto di nessuno come se tutto fosse concesso e lecito. Daremmo via un rene pur di possedere l’ultimo smartphone, mentre più in là verso l’orizzonte ragazzini lavorerebbero 10 ore al giorno pur di poter poi divertirsi o mangiare onestamente o semplicemente di ricevere un abbraccio che dia sicurezza e calore umano ……. ed ancora non è finita, ci sono ragazzi ed adulti che darebbero la loro vita pur di salvare loro figlio o padre dal male di oggi chiamato cancro. Forse è giunto il momento di cambiare di provarci sacrificandoci per un futuro migliore per tutti noi ma anche equo per tutto il mondo o forse è semplicemente l’ennesima piccola, triste, utopistica storiella……………………..
Tanto tempo fa esisteva una terra dove gli esseri umani vivevano in armonia con madre terra dove l’amore, il rispetto, la gioia e il voler bene a tutti e tutto era l’unica regola. Con poco ci si divertiva, o forse con niente, ma quell’ unione di ragazzi felici era invece molto, molto di più. Sono passati anni, decenni e tutto questo ci manca troppo; siamo persi in un labirinto senza uscita perché non sappiamo ascoltare più il nostro cuore le nostre sensazioni e nemmeno l’amico che ci parla che vuole trasmettere gioia, paura o semplicemente aiuto. Siamo dispersi su una nave nel mezzo degli oceani dove si spera che il capitano della nave che ha guadagnato un’ottima tangente per portarci al largo possa ritornare a guidarci di nuovo al porto perché pentito. Abbiamo lasciato la possibilità di decidere agli altri e queste sono le conseguenze disastrose perché probabilmente sarebbe bastato accendere i motori della nave e provare a navigare. Mettiamo al mondo figli solo da mettere in mostra su facebook, twitter o istagram senza trasmettere o insegnare niente ma, peggio ancora, al primo capriccio lo accontentiamo con lo smartphone, al secondo lamento gli accendiamo la tv e al terzo gli andiamo a comprare il miglior tablet sul mercato pur di non rompere ….. . Bello quando prendevi al primo lamento una ciabattata sulla coscia ed al secondo una cinturata sulla schiena la quale ti faceva percepire il dolore istanti prima di riceverla perché, dentro di te, sapevi che era meglio non arrivare al terzo lamento. Era lì, da quei gesti, che ad ogni occasione riuscivamo a trovare la soluzione migliore nonostante i tanti errori imparavamo qualcosa tutti i giorni. Forse, col senno di poi, non era la migliore soluzione possibile. Oggi si impara solo ad essere invidiosi, egoisti ed al non rispetto di nessuno come se tutto fosse concesso e lecito. Daremmo via un rene pur di possedere l’ultimo smartphone, mentre più in là verso l’orizzonte ragazzini lavorerebbero 10 ore al giorno pur di poter poi divertirsi o mangiare onestamente o semplicemente di ricevere un abbraccio che dia sicurezza e calore umano ……. ed ancora non è finita, ci sono ragazzi ed adulti che darebbero la loro vita pur di salvare loro figlio o padre dal male di oggi chiamato cancro. Forse è giunto il momento di cambiare di provarci sacrificandoci per un futuro migliore per tutti noi ma anche equo per tutto il mondo o forse è semplicemente l’ennesima piccola, triste, utopistica storiella……………………..
Commenti
Mi è piaciuto il tuo testo ed è stato un piacere visitare il tuo blog.
Purtroppo serve ribellarsi ma credo non sappiamo più farlo!!!!