Buon 25 aprile a tutti i resistenti.
Sarà un 25 aprile più povero per questa Italia, dopo la morte di Vittorio. E' così, un periodo strano, uno di quei momenti in cui ti chiedi, guardando i risultati del tuo impegno, a cosa sei servito. In settimana uscendo dal lavoro, mi sono soffermato a guardare un fossato: era pieno di sporcizia di qualsiasi tipo.
A cosa serve parlare di difesa dell' ambiente a livello mondiale, quando non siamo capaci nemmeno di difendere ciò che abbiamo in fianco a casa? A cosa serve scendere in piazza contro la guerra, se in questi anni non siamo riusciti a fermarne nemmeno una che una? A cosa serve scioperare se è ormai evidente, visto che non siamo riusciti a cambiare proprio nulla ( anzi stiamo peggiorando drammaticamente), che questo sembra servire solo al potere come legittimazione democratica.
Contro chi dobbiamo lottare per cambiare realmente? Dove sta il nemico?
Si è 25 aprile, un mesto 25 aprile.
Dove stiamo sbagliando?
Felice Cascione:
«Perseguitato politico, all'annuncio dell'armistizio iniziava l'organizzazione delle bande partigiane che sotto la sua guida ed al suo comando compirono audaci gesta per la redenzione della Patria. Arditi colpi di mano, atti di sabotaggio, azioni di guerriglia sulle retrovie nemiche lo videro sempre tra i primi, valoroso fra i valorosi, animatore instancabile, apostolo di libertà. Ferito in uno scontro contro preponderanti forze nazifasciste rifiutava ogni soccorso e rimaneva sul posto per dirigere il ripiegamento dei suoi uomini. Per salvare un compagno che, catturato durante la mischia, era sottoposto a torture perché indicasse chi era il comandante, si ergeva dal suolo ove giaceva nel sangue e fieramente gridava: « Sono io il capo ». Cadeva crivellato di colpi immolando la vita in un supremo gesto di abnegazione.»
— Val Pannevaire, 27 gennaio 1944.
Fonte Wikipedia.
Sarà un 25 aprile più povero per questa Italia, dopo la morte di Vittorio. E' così, un periodo strano, uno di quei momenti in cui ti chiedi, guardando i risultati del tuo impegno, a cosa sei servito. In settimana uscendo dal lavoro, mi sono soffermato a guardare un fossato: era pieno di sporcizia di qualsiasi tipo.
A cosa serve parlare di difesa dell' ambiente a livello mondiale, quando non siamo capaci nemmeno di difendere ciò che abbiamo in fianco a casa? A cosa serve scendere in piazza contro la guerra, se in questi anni non siamo riusciti a fermarne nemmeno una che una? A cosa serve scioperare se è ormai evidente, visto che non siamo riusciti a cambiare proprio nulla ( anzi stiamo peggiorando drammaticamente), che questo sembra servire solo al potere come legittimazione democratica.
Contro chi dobbiamo lottare per cambiare realmente? Dove sta il nemico?
Si è 25 aprile, un mesto 25 aprile.
Dove stiamo sbagliando?
Felice Cascione:
«Perseguitato politico, all'annuncio dell'armistizio iniziava l'organizzazione delle bande partigiane che sotto la sua guida ed al suo comando compirono audaci gesta per la redenzione della Patria. Arditi colpi di mano, atti di sabotaggio, azioni di guerriglia sulle retrovie nemiche lo videro sempre tra i primi, valoroso fra i valorosi, animatore instancabile, apostolo di libertà. Ferito in uno scontro contro preponderanti forze nazifasciste rifiutava ogni soccorso e rimaneva sul posto per dirigere il ripiegamento dei suoi uomini. Per salvare un compagno che, catturato durante la mischia, era sottoposto a torture perché indicasse chi era il comandante, si ergeva dal suolo ove giaceva nel sangue e fieramente gridava: « Sono io il capo ». Cadeva crivellato di colpi immolando la vita in un supremo gesto di abnegazione.»
— Val Pannevaire, 27 gennaio 1944.
Fonte Wikipedia.
Commenti
Buon 25 aprile.
Buon 25 aprile!
Buon 25 aprile,io l'ho passato ,per una volta, anziché in manifestazione, ad aiutare dei ragazzi di una comunità di recupero per ragazzi"difficili"
E' sta una bella giornata, ragazzi gioiosi e i giardini della comunità pieni di gattonzoli!!
Hasta syempre!!!!
Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione,direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società”.(Pier Paolo Pasolini)
Un grande saluto ed un abbraccio a tutti.
Dove abbiamo sbalglaito? Noi continuiamo a sbagliare pensando al passato che non c'è più: non ci sono più i fascisti, quelli veri, ma solo superficiali intolleranti a tutto, superficiali e senza un ideale politico e lo stesso vale per i "rossi" che girano in cashemere e vanno in barca a vela in vacanza o adorano la costa azzurra.
Non esiste più distinzione ma dovrebbe esistere una nuova sinistra, fatta di gente onesta di ogni estrazione sociale e ogni colore, non filo palestinese nè antiamericana a tutti costi, non alternativa a tutti i costi, non anticlericale a tutti i costi ma DEMOCRATICA nuovamente, pulita e senza retaggi del passato oramai obsoleti e inutili ma nuovi e legati alla nostra emergenza quella di un Italia da salvare, ogni giorno, come quel 25 aprile.
Con affetto e stima sempre caro Marco e scusa la lunghezza e la mia assenza, ma sono abbastanza impegnata a sopravvivere.