Ciao, io sono un operaio.
Lo dico chiaramente perché oltre a voler essere controcorrente, al giorno d’oggi, nell’epoca della società dei ricchi è difficile ammettere di essere operaio.
Ogni mattina mi alzo, e vengo bombardato da messaggi subliminali i quali esortano ad uno stile di vita che, quando va bene, posso permettermi solo a rate.
Ma io sono operaio, figlio di operai e vivo del mio stipendio tra l’altro sempre più esiguo.
Sai, ogni giorno noi operai veniamo bombardati dalla storiella “della stessa barca”, ma poi solo le nostre condizioni di vita peggiorano: sempre più lavoro, precarietà e bassi stipendi. Devi sapere che fallisce l’azienda e l’industriale di turno si ritrova con i miliardi; io senza futuro.
Dicono anche a noi operai, che dobbiamo fare i sacrifici per salvare il paese quando c’è una classe di super-ricchi al di sopra di tutto. Ma per questo devi sapere… c’è sempre l’altra storiella del “ loro ci danno il lavoro!”: quanta misericordia in questo mondo!!!
Io sono povero e operaio, si lo dico anche con un certo orgoglio: POVERO E OPERAIO.
Da povero operaio, mi chiedo anche perché quando qualcuno vuole difendere i nostri diritti, viene sistematicamente etichettato come un paladino dei fannulloni. Allora io, sempre povero e operaio mi chiedo: “ ma perché non vanno anche a controllare quelle persone che vivono di rendita e magari non pagano nemmeno le tasse?” sono convinto che troverebbero qualche fannullone di più.
Ma io sono povero, operaio e forse anche stupido.
Devo capire che c’è la concorrenza, il mondo cambia e noi dobbiamo cambiare con il mondo: essere riformisti insomma.
Io sono povero, operaio e stupido, uno che lotta per arrivare alla fine del mese, per cercare di garantire in un qualche modo ai propri figli un futuro diverso dal vivere otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, per 40 o più anni dentro le mura di una fabbrica facendo così l’interesse di un miliardario.
Io sono povero, operaio e stupido, ma nonostante tutto ho capito che non lotto per diventare ricco e forte, ma per fare in modo che nessuno possa più essere ricco e forte sfruttando gli altri.
Poi ti dico anche, che è brutto fare l’operaio: forse qualcuno non ti considera più nemmeno un essere umano. Servi solo fino a quando non inventano una macchina in grado di sostituirti.
Disumanizzante.
Ma devi sapere che, pur essendo un povero operaio e qualcuno magari mi consideri anche stupido, voglio preservare la mia umanità e intelligenza.
Lo posso dire perché nonostante tutti i difetti, non sono come loro.
Non mi arrenderò, perché vedendo la mia condizione di operaio, non posso rassegnarmi a dover vivere una vita del genere.
Sfruttato, sottopagato e preso per i fondelli con varie storielle.
Io sono un povero operaio si...ma con la mia dignità di essere umano.
Lo dico chiaramente perché oltre a voler essere controcorrente, al giorno d’oggi, nell’epoca della società dei ricchi è difficile ammettere di essere operaio.
Ogni mattina mi alzo, e vengo bombardato da messaggi subliminali i quali esortano ad uno stile di vita che, quando va bene, posso permettermi solo a rate.
Ma io sono operaio, figlio di operai e vivo del mio stipendio tra l’altro sempre più esiguo.
Sai, ogni giorno noi operai veniamo bombardati dalla storiella “della stessa barca”, ma poi solo le nostre condizioni di vita peggiorano: sempre più lavoro, precarietà e bassi stipendi. Devi sapere che fallisce l’azienda e l’industriale di turno si ritrova con i miliardi; io senza futuro.
Dicono anche a noi operai, che dobbiamo fare i sacrifici per salvare il paese quando c’è una classe di super-ricchi al di sopra di tutto. Ma per questo devi sapere… c’è sempre l’altra storiella del “ loro ci danno il lavoro!”: quanta misericordia in questo mondo!!!
Io sono povero e operaio, si lo dico anche con un certo orgoglio: POVERO E OPERAIO.
Da povero operaio, mi chiedo anche perché quando qualcuno vuole difendere i nostri diritti, viene sistematicamente etichettato come un paladino dei fannulloni. Allora io, sempre povero e operaio mi chiedo: “ ma perché non vanno anche a controllare quelle persone che vivono di rendita e magari non pagano nemmeno le tasse?” sono convinto che troverebbero qualche fannullone di più.
Ma io sono povero, operaio e forse anche stupido.
Devo capire che c’è la concorrenza, il mondo cambia e noi dobbiamo cambiare con il mondo: essere riformisti insomma.
Io sono povero, operaio e stupido, uno che lotta per arrivare alla fine del mese, per cercare di garantire in un qualche modo ai propri figli un futuro diverso dal vivere otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, per 40 o più anni dentro le mura di una fabbrica facendo così l’interesse di un miliardario.
Io sono povero, operaio e stupido, ma nonostante tutto ho capito che non lotto per diventare ricco e forte, ma per fare in modo che nessuno possa più essere ricco e forte sfruttando gli altri.
Poi ti dico anche, che è brutto fare l’operaio: forse qualcuno non ti considera più nemmeno un essere umano. Servi solo fino a quando non inventano una macchina in grado di sostituirti.
Disumanizzante.
Ma devi sapere che, pur essendo un povero operaio e qualcuno magari mi consideri anche stupido, voglio preservare la mia umanità e intelligenza.
Lo posso dire perché nonostante tutti i difetti, non sono come loro.
Non mi arrenderò, perché vedendo la mia condizione di operaio, non posso rassegnarmi a dover vivere una vita del genere.
Sfruttato, sottopagato e preso per i fondelli con varie storielle.
Io sono un povero operaio si...ma con la mia dignità di essere umano.
Commenti
Il tuo post privo di commenti mi intristisce. Forse siamo già dentro la stanchezza e la rassegnazione nonostante le manifestazioni e i buoni propositi.
Sono orgoglioso di avere un amico operaio, povero e stupido come te.
Eh?!
Io sono un prossimo disoccupato, e non saprei dove sbattere la testa senza la mia famiglia, per mia fortuna non povera. Ma io, che famiglia potrò mai avere? E soprattutto, che famiglie voglio vedere attorno a me?
Io non smetto di lottare.
E questo pezzo di umanità è splendido.
Decidere se prenderai lo stipendio o no..
e se non ti piace il modo che decide..poco importa.. c è sempre qualcuno che sara felice di prendere tuo posto, senza tante storie, per sfammare una famiglia..
Un abbraccio
Riccioli Neri
A presto.