Passa ai contenuti principali

7 Giorni al 25 Aprile

Sto leggendo diversi libri sulla Resistenza e non nascondo che a volte, difronte a certi gesti eroici, le lacrime di commozione solcano il mio viso anche a ragione di ciò che siamo diventati.

Questo è un testo di Italo Calvino, dove lui in sostanza afferma che la violenza era da entrambe le parti, ma il fine di quest'ultima era totalmente diverso: una fascista per l'oppressione , l'altra partigina per il riscatto umano.

C'è che noi nella storia siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi? uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L'altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perdurare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restare schiavi.Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione. Io credo che il nostro lavoro sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.(da "Il sentiero dei nidi di ragno")

Perchè le loro gesta, possano restare impresse nella memoria di tutti noi come uno splendido esempio di riscatto umano, morale di un popolo e di un'intera Nazione.

Sotto intervista al Compagno Partigiano Giovanni Pesce e a sua moglie che consiglio di guardare.

Commenti

SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Se i politici interpellati, si fossero attenuti a quegli ideali, molto probabilmente all'appello precedente avremmo avuto delle risposte.
E' una sinistra da rifondare dai suoi vertici.
Pellescura ha detto…
C'è scarso entusiasmo su tutti i fronti. D'altronde vedere l'Italia in mano a quelli che la governano attualmente, fiaccherebbe chiunque.
il monticiano ha detto…
@Quest'intervista oltre che nelle scuole, dovrebbe circolare anche tra quei politici interpellati e che tacciono. P E R C H E'?
Si fa qualcosa per il prossino 25 aprile?
Franca ha detto…
Stare da una parte o dall'altra fa la differenza. Eccome se la fa...
Opponiamoci al disegno di legge che vuole equiparare partigiani e repubblichini
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Monticiano: se queste cose le avessero fatte girare come esempio invece di occultarle, non ci ritroveremmo in questa situazione comunque voluta. il mercato, quello alle cui leggi tutti siamo sottoposti, non ha bisogno dell'emancipazione dell'essere umano; ma di una schiera di pecoroni che crede di essere libero, mentre invece si comporta proprio come il vero potere vuole.
Consumo, lamentarsi e poi alla fine perseverare a non capire niente. In Francia sequestrano manager, da noi il grande Fratello fa record di ascolti: ci sarà un motivo. Per il 25 Aprile è da decidere.
Anonimo ha detto…
non mi do pace,dopo tante lotte e tanti morti,a vedere un italia ridotta cosi.
è tutto da ricominciare.
bella intervista.

ciao,
aria
pansy ha detto…
Final Countdown?
Elsa ha detto…
dall'isola di Gramsi...
si è rivoltato nella tomba una marea di volte.
Lugubre? non credo...
Io ho potuto studiare qualcosa su di lui soltanto alle elementari con un insegnante comunista... per il resto liceo compreso ZERO ASSOLUTO SULLA RESISTENZA.

pss ho citato Gramsci perchè neppure molti sardi conoscono bene il suo pensiero.
un abbraccio
Elsa
Resistenza oggi deve essere intesa come difesa della nostra libertà. Quindi occhio attento al passato ma attualizzando questo concetto

Oggi resistere é difendere la libertà d'opinione e di verità sempre più minacciate, significa non mollare e stare vicino a chi resiste più praticamente dentro una tenda avendo perso tutto e che si vede arrivare un ghigno sorridente che promette case ovunque. Ovunque tranne dove la gente le vorrebbe. Lì dove esistevano prima.

Resistere é combattere le censura e le intimidazioni mediatiche e pensare con la propria testa.

Perché anche oggi anche se senza armi siamo in piena Resistenza.
Gap ha detto…
caro marco, un saluto.
resistere sempre e comunque.
Le Favà ha detto…
Siamo rimasti ombre di un passato che non vuole più essere inteso come giusto e rispettabile. Ogni giorno c'è chi sputa su quello che avvenne. Eppure, eppure si continua a puntare il dito contro chi quel tempo vuole solo ricordare o difendere.
riri ha detto…
Ciao Marco, è un periodo che mi sento sfinita...a volte si fa in fretta ad abbassare la guardia, ma l'entusiasmo nn deve essere un ricordo. Ti abbraccio e condivido come sempre la tua amarezza.
amatamari© ha detto…
Resistenza è anche memoria.
Grazie per il tuo scritto.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int