E' successo: la natura, ancora una volta, ha dimostrato tutta la sua indomita potenza a quel capitalismo, che crede di poterla sfruttare impunemente dominandola. Pochi secondi, istanti in cui più nulla è destinato a restare simile a prima. La vita è troppo imprevedibile per essere egoisti, la vita è troppo breve per essere cattivi, la vita è troppo importante per sprecarla a fare del male. Questo è il ritornello che girava e gira tutt'ora nella mia mente in questi giorni drammatici. Un attimo, e se hai la fortuna di uscirne vivo ti ritrovi con qualche familiare sotto le macerie, senza casa e i sacrifici di una vita in frantumi. Ora... resta il momento delle lacrime, delle riproposizioni di allarmi inascoltati e di quei "se" e "ma" che non portano da nessuna parte. Beffardo il destino: nell' Italia dei campanilismi, del federalismo fiscale ci ritroviamo nazione solo nelle tragedie, quando vinciamo i mondiali e in quei stereotipi tipicamente italioti.
Ma non voglio fare polemiche, non è il caso: spero solo che si possa imparare dagli eventi, capire che nella vita non sempre si è dalla parte del più forte e che senza il prossimo, soprattutto nei momenti di difficoltà, siamo sicuramente più vulnerabili. Questa tragedia, ha fatto riaffiorare la parte d'Italia migliore: quella del dono, della solidarietà e di chi vuole aiutare i propri fratelli la cui vita è distrutta. E allora mi verrebbe da dire: impariamo, facciamo in modo di non dimenticare, di sentirci nazione sempre, di non lasciar trascorre gli eventi, in un difetto tutto nostro, senza aver tratto un minimo insegnamento.
La Storia del nostro Paese, è stata costernata da tragedie di ogni tipo, dimentacate quasi o subito una volta spenti i riflettori mediatici. Purtroppo ormai nessuno ripoterà indietro i defunti che emergeranno dalle stime finali, ma sono convinto che da quella cifra, se vogliamo veramente migliorare come popolo, avremo molto su cui riflettere.
La vita è dura, a volte tremenda, proprio per questo difronte alla violenza umana resto allibito. Niente è più importante di una vita, e questo bisognerebbe averlo sempre ben in mente, non solo quando resta solo l'amaro di dover piangere la morte.
PS: proprio il giorno del terremoto, questo blog ha compiuto un anno di vita. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto di questo, una bellisima esperienza di condivisione di emozioni e ideali.
Tutti gli amici a cui tengo moltissimo nella mia blogroll. Grazie e si va avanti Partigiani.
Ma non voglio fare polemiche, non è il caso: spero solo che si possa imparare dagli eventi, capire che nella vita non sempre si è dalla parte del più forte e che senza il prossimo, soprattutto nei momenti di difficoltà, siamo sicuramente più vulnerabili. Questa tragedia, ha fatto riaffiorare la parte d'Italia migliore: quella del dono, della solidarietà e di chi vuole aiutare i propri fratelli la cui vita è distrutta. E allora mi verrebbe da dire: impariamo, facciamo in modo di non dimenticare, di sentirci nazione sempre, di non lasciar trascorre gli eventi, in un difetto tutto nostro, senza aver tratto un minimo insegnamento.
La Storia del nostro Paese, è stata costernata da tragedie di ogni tipo, dimentacate quasi o subito una volta spenti i riflettori mediatici. Purtroppo ormai nessuno ripoterà indietro i defunti che emergeranno dalle stime finali, ma sono convinto che da quella cifra, se vogliamo veramente migliorare come popolo, avremo molto su cui riflettere.
La vita è dura, a volte tremenda, proprio per questo difronte alla violenza umana resto allibito. Niente è più importante di una vita, e questo bisognerebbe averlo sempre ben in mente, non solo quando resta solo l'amaro di dover piangere la morte.
PS: proprio il giorno del terremoto, questo blog ha compiuto un anno di vita. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto di questo, una bellisima esperienza di condivisione di emozioni e ideali.
Tutti gli amici a cui tengo moltissimo nella mia blogroll. Grazie e si va avanti Partigiani.
Commenti
L'improntare la ricostruzione a questi principi, penso, possa aiutare a ridare fiducia e speranza alle popolazioni così duramente colpite.
Un plauso per il tuo primo anno di blogger. Un saluto
E' vero che la natura è indomabile, ma in questi disastri ci mettiamo molto del nostro...
http://xtravaned.blogspot.com/2009/04/terremoto-abruzzo-1000-morti.html
saluti e auguri pasquali ,un abbraccio