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Appello politico per una ricostruzione in Abruzzo senza le infiltrazioni mafiose.


LE RISPOSTE SONO UN DOVERE.
La prima emergenza in Abruzzo si è pressoché conclusa. Garantito il funzionamento delle tendopoli o comunque delle soluzioni abitative provvisorie, inizia la fase della ricostruzione.
Non vogliamo entrare in contenuti puramente tecnici ma riteniamo sia assolutamente necessario dare un contributo di indirizzo politico alla ricostruzione in Abruzzo. In alternativa alle new towns di Berlusconi chiediamo che siano messe in campo quelle competenze che possono sviluppare progetti condivisi che valorizzino il territorio e trovino soddisfazione in materiali e costruzioni ecocompatibili. Una nuova progettualità indirizzata ad un miglior rapporto con l’ambiente può elevare la qualità della vita specialmente là dove eventi luttuosi hanno segnato profondamente la vita delle persone.
Sicuramente in molti aspirano ad entrare nella cerchia di chi dal terremoto ci guadagnerà e proprio per questo la Sinistra, al di là di frazionamenti su altri temi, riteniamo debba essere vigile, propositiva e non tollerante nei confronti di chi, come già in altre calamità, ha approfittato per creare tandem affaristico-politici.
Non possiamo tollerare che interessi di tipo mafioso possano stendere i loro tentacoli su questa ricostruzione.
Il popolo della sinistra si appella ai propri politici per sentirsi rappresentato nella lotta contro le speculazioni edilizie in Abruzzo. Il lutto di questa terra, il dolore, i timori e la dignità delle persone colpite dal terremoto meritano nuove risposte dall’Italia nel segno della trasparenza, della legalità e del rispetto.
Alcuni blogger nei giorni scorsi attraverso la rete hanno sollecitato dirigenti locali e nazionali della sinistra ad esprimersi su questi indirizzi di ricostruzione che oggi riguarda l’Abruzzo, ma che di fatto può diventare un modello di progettualità per altre città anche non in regime di emergenza.
Tutti questi dirigenti sono stati contattati in quanto presenti in rete attraverso social network o blog.
DA NESSUNO DI ESSI E’ ARRIVATO ALCUN COMMENTO.
Rinnoviamo l’invito ad esprimersi in quanto riteniamo queste risposte un DOVERE.
La rete non è una passerella dove è sufficiente la presenza per guadagnare consensi.

I dirigenti gia contattati precedentemente e che saranno nuovamente contattati tramite facebook sono:

Bruno Pastorino, Massimiliano Smeriglio, Alfonso Gianni, Gennaro Migliore, Titti De Simone - (MPS – Sinistra e Libertà)
Antonio Bruno – Vittorio Agnoletto - (Sinistra Europea)
Tirreno Bianco – (PdCI)
Ermete Realacci, Claudio Burlando, Claudio Montaldo, Roberta Pinotti, Pierluigi Bersani, Mario Tullo, Fausto Raciti, - (Partito Democratico )
Roberta Lisi, Claudio Fava, Lorenzo Azzolini, - (Sinistra Democratica – Sinistra e Libertà )
Unire la Sinistra, Katia Belillo, Mariuccia Cadenasso, Umberto Guidoni, Luca Robotti - (Unire la sinistra – Sinistra e Libertà )
Paolo Ferrero, Maurizio Acerbo – ( PRC)
Cristina Morelli –(Verdi- Sinistra e Libertà )

Ovviamente la discussione è aperta a tutti

I blog che promuovono questa iniziativa e ai quali indirizzare commenti sono:

A sinistra
come il pane a colazione
il Russo
l'eco dell'Appennino
la Mente Persa
schiavi o liberi
vengo da lontano ma so dove...
via della Polveriera


Invitiamo gli altri blogger a diffondere questa iniziativa in rete al fine di garantire una discussione ampia.


Commenti

SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Vogliamo una voce, che possa legittimare il nostro impegno nel diffondere sul territorio gli ideali caratteristici della Sinistra. Coerenza nel trasmettere in fatti ciò che professiamo.Solo questo può farci uscire dalla diaspora che ha caratterizzto gli ultimi anni.
elena ha detto…
Ok, aderiamo anche noi e vedremo chi riusciamo a contattare. Ma che devo fare, copiare il post di Loris? O il tuo? :)
Nel frattempo invitiamo caldamente tutti a non dare una lira (pardon, un euro) di 5x1000 ai terremotati. I motivi sono qui (e scusa se mi cito): http://solleviamoci.wordpress.com/2009/04/15/ma-io-per-il-terremoto-non-do-nemmeno-un-euro/#comment-10602

Se condividi, ti prego di copiare e divulgare - vale per tutti, ovvio! Grazie.
ti abbraccio.
MAX ha detto…
Quello che hai scritto è codivisibile da destra, dal centro e dalla sinistra.
Una new town sconvolgerebbe la vita, le tradizioni, le abitudini di vita di ognuno di noi. La paura è che si ripetano gli errori e gli sprechi del passato.
Questo va evitato e soprattutto i magna magna,le consulenze astronomiche, ecc, ecc. se no tra 30 anni staremo a vedere le immagini dell'Irpinia che con i soldi pervenuti doveva essere un fiore all'occhiello ed invece ....
Nicolanondoc ha detto…
Ciao Marco, condivido, la considerazione di Massimo, sono nato in un paese figlio dei terremoti in Irpinia e quello che sta succedendo in Abruzzo è la copia di allora...dove oltre all'evento naturale...la politica ha delle grosse responsabità....con questo mi ritengo di sinistra sperando che anche a casa nostra cambino tante cose.
Un caro saluto
Damiano Aliprandi ha detto…
Ben carissimo, domani lo farò anche io! Non posso non sottoscrivere!
articolo21 ha detto…
Sottoscriviamo. Ma la forza della criminalità organizzata è forte e travalica queste virtuose volontà popolari. Come al solito è la politica, quella con P maiusola, che può fermare quello che ci appare come un processo già inevitabile.
Gabryella Costa Fdd ha detto…
ho scritto un commento a tutti i blogher che ahnno fatto lo stesso tuo post-A tutti ho scritto la stessa cosa,in fondo se il pensiero è quello non si puo' che scrivere la stessa cosa-A te caro Marco vorrei dire che comincio ad essere depressa-Temo che molte delle lotte fatte in anni e anni stiano andando lentamente al cesso-Ci stanno accerchiando,e le voci furoi dal coro,almeno nei media e nella tv ormai siano poche in confronto alla massa -Noi tutti frequantatori della rete,da sempre pensiamo che non sia cosi,MA non teniamo conto che la maggior parte d'Italia è "fuori dorsale adsl veloce e fibra e quindi per quanto qualche milione di famiglie italiane si colleghino,tutti gli altri sono fuori-Se poi diamo concretezza ai rumors,cioè che sua maesta' Tacco rialzato,ha messo mani su una gran parte della dorsalee (e non sono rumors)grazie alla grande famiglia dei suoi apparati(cosi che non compare)-La scusante è che prossimamente le tv sul web avranno grande espansione(esttamente come sta' avvenendo da tempo in tuto il mondo)la verita' è che cosi loro avranno chiuso il cerchio dell'informazione-E' la dimostrazione che il piano piduista è stato messo in atto e milioni di noi avranno sempre meno modo di farsi sentire-Come sai attraverso i media è facile,imbesuire le menti,fargli credere cio' che loro vogliono far credere che la verita' sta' solo in quel che loro dicono,trasmettono etc etc e noi siamo sempre piu' accerchiati-Siamo come gli Indiani-Viviamo in una riserva,senza voce!SImo come il popolo Tibetano,accerchiati,senza parola, e se alziamo la voce loro presto faranno come fa il Governo Cinese,bannerrano i Serwer e il cerchio si chiudera'!!Siamo in Europa??io me lo domando spesso,perchè qui a me pare che ormai siamo in piena Oligarchia Sud-Americana,e la maggiornaza dellapopolazione nemmeno se ne rende conto,tra' pacchi,Grandi fratelli sorelle giochini Matriz(X) e porte su porte,le menti sono allo sbando...MEDIATICO!!
scusa lo sfogo,scusa L'Off Topic,ma se ci pensi ,questo pensiero ne fa parte!
NESSUNO CI ASCOLTA,SE NON pochi valorosi,che puntualemnte vengono epurati o tuttalpiu' passati per le armi "della derisione pubblica"!!
sconsolatamente Gabrybabelle
Franca ha detto…
Io spero che la sinistra risponda, perchè rispondere ai cittadini è sempre un dovere...
Gatta bastarda ha detto…
pubblico subito sul blog!
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Commento da Facebook

Condivido la preoccupazione che sulla ricostruzione dei paesi interessati
dal terremoto si scatenino appetiti di tutti i tipi. La sinistra politica
italiana non può sottovalutare che il progetto della destra è sostenuto da
una visione culturale precisa, che passa anche da uno stravolgimento
territoriale del nostro patrimonio architettonico. Sarebbe necessaria non
solamente un'adesione formale a questo appello, ma una riflessione comune,
che tenga conto della cultura profonda popolare che la destra vuole
scardinare a favore di una nuova idea del vivere comune, delle collettività.
I pericoli di infiltrazione mafiosa, quando si enuncia con grande enfasi una
volontà di far presto, di passare sopra un necessario progetto complessivo
di riqualificazione del territorio colpito, compongono un complesso mosaico
di interessi cui la sinistra dovrebbe contrastare con serietà.
Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay
Anonimo ha detto…
Ho aderito anch'io!
Grazie dall'Abruzzo
Ciao
Ornella
Alligatore ha detto…
La sinistra è stata cacciata dal governo e poi dal parlamento perchè la si definiva il Partito del No. No a questo sviluppo, fatto di megaprogetti, ponti, alte velocità, inceneritori, barriere marine e chi più ne ha più ne metta ... un cosiddetto sviluppo che ha portato allo sfascio attuale. Ricordiamocelo alle prossime elezioni. Questo è il modo giusto di aderire all'appello. Questo è il modo migliore di ricostruire l'Italia. Tutto il resto sono chiacchiere e distintivo.
bradipa ribelle ha detto…
sottoscrivo anche io!
loris ha detto…
incollo il commento che ho postato sul mio blog.
"No, mi spiace ma nessuno ad oggi ha risposto, e, men che mai sarò io a interpretare post di uno o l'altro dirigente per ricondurlo a quest'appello che se non fosse stato eccessivamente chiaro ha cercato di indicare alcuni punti di progettualità sui quali si può essere o non essere d'accordo ma sono l'elemento da cui partire.
Quando si parla di partecipazione non la si può assumere solo ed esclusivamente in termini ideologici ma necessità mettere in campo gli strumenti e le competenze che consentano una effettiva partecipazione. Mai come adesso ritengo che i dirigenti politici e in particolare quelli della NOSTRA Sinistra devono uscire dalle conventicole per confrontarsi,ascoltare e proporre.

ps. In 2 giorni l'appello degli 8 blogger è stato visitato da circa 1600 contatti (per difetto). A questi va sommato con un valore quasi esponenziale tutti quei blogger che hanno voluto condividere a loro volta questo appello e che hanno pure loro trovato una corrispondenza in termini di visite. Se i commenti sono stati scarsi la ragione è perchè la gente aspettava e aspetta le risposte.

Anche a nome degli altri blogger promotori ringrazio Aprile on-line per aver pubblicato l'appello (anche li i dirigenti hanno fatto scena muta)"
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Grazie a tutti coloro che hanno aderito all'appello.
elena ha detto…
Cari compagni,
mi è stato girato il vostro appello da Elena, che cura il sito Solleviamoci – io non ho un sito mio, ma se mi volete scrivere dal link del partito, rispondo sempre a tutti, pur magari con tempi non brevissimi, e provo a rispondervi.

Le vostre preoccupazioni sono non solo assolutamente condivisibili, ma sono anche le mie – come uomo, come cittadino e come politico.
Non possiamo, non dobbiamo lasciare che anche in questa terribile circostanza qualcuno si faccia i propri interessi, dobbiamo batterci tutti insieme perché ciò non avvenga e la ricostruzione sia il più possibile compatibile sia con l’ambiente (tenendo in debito conto le più moderne tecnologie), che con i desideri della gente che in Abruzzo abita.
Sapete compagni, mi sento un po’ a disagio nello scrivere queste righe.
Per tre motivi sostanziali:

a) sono solo parole, mentre invece sarebbe molto più utile per tutti che si potesse parlare di fatti – ma i fatti li conosce in modo molto più preciso la nostra struttura regionale dell’Abruzzo, cui infatti ho girato il vostro appello nella persona di Antonio Macera, segretario regionale del Pdci. Vi aggiungo i nomi di Giorgio PARISSE, cell. 380.9007924, come coordinatore della rete di aiuti. Sono impegnati in prima persona nel portare aiuto ai terremotati e mi pare che questo sia il nostro compito principale, adesso. Quindi un po’ di pazienza nel cercarli, hanno ovviamente un sacco di cose da fare.

b) mi pare di fare campagna elettorale, e questa sensazione, ancorché non vera, non mi piace. D’altra parte, si tratta solo di parole che per ora non sono suffragate dai fatti. Che verranno, statene certi. La volontà e l’impegno per l’assoluta trasparenza nella ricostruzione e perché le popolazioni colpite possano esprimersi ce lo metteremo. Abbiamo un ottimo compagno consigliere regionale in Abruzzo, che tra l’altro è un bravissimo medico, Antonio Saia, che farà il suo dovere anche nelle istituzioni. Ma il problema sta nel fatto che, anche uniti ai compagni di Rifondazione ed a tutto il popolo della sinistra che giustamente auspica quello che voi scrivete, siamo una forza certamente ancora piccola, soprattutto in confronto agli interessi e agli appetiti che una ricostruzione così grossa scatena. Abbiamo bisogno che la popolazione abruzzese sia con noi e si batta, come diceva Eraclito, “per le sue leggi come per le sue mura”. Abbiamo bisogno che gli Italiani conoscano la verità per quella che è e non solo per quella propinata da TG e giornali. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, sia in rete (dove io, che sono abbastanza matusalemme, non circolo), che nella vita reale. Abbiamo bisogno di tornare ad essere quella grande forza progressista e democratica che fu il PCI, anche con i numeri del PCI di allora… Ma ci vorrà un sacco di tempo!

c) è vero che io sono il segretario di partito del PdCI e che ho abbastanza voce in capitolo per decidere la linea di comportamento dello stesso, ma… a volte mi sembra di essere considerato come quello da cui si aspetta “il verbo”. Niente di più lontano da quello che voglio – vorrei. E sicuramente niente di più lontano da quello che sono, come ben sanno quanti mi conoscono direttamente. Io vorrei che tutte le compagne e tutti i compagni si facessero carico di discutere, proporre e portare avanti le iniziative in cui credono, soprattutto territorialmente, senza di necessità aspettare l’imbeccata del segretario.

Al di là, ripeto, del condividere il vostro appello ed i motivi che lo animano, mi piacerebbe che non vi aspettaste di essere rappresentati, ma che continuaste a fare, come in questa occasione, la vostra parte. Essere cioè protagonisti. Poi, noi, ed io, come ovvio, cercheremo sempre di fare sino in fondo la nostra parte.

Saluti orgogliosamente comunisti a voi tutti.

Oliviero Diliberto
loris ha detto…
copia dei commenti nell'appello di Gap

Cesare Salvi ha detto...
“Non possiamo tollerare che interessi di tipo mafioso possano stendere i loro tentacoli su questa ricostruzione”: certo. E non possiamo al pari tollerare che una nuova classe politica speculi su questa ricostruzione per trarne meri vantaggi di potere, senza spendersi nel concreto nel lavoro spesso oscuro del buon governo. Sono due preoccupazioni che vanno di pari passo, legate a filo doppio: buon governo, buona amministrazione, significa difendere e valorizzare il territorio, la sua ricostruzione, il lavoro; significa vigilare contro ogni speculazione; significa mettere in atto gli anticorpi contro le infiltrazioni mafiose.

L’”appello alla sinistra” per la ricostruzione in Abruzzo, condiviso da tanti blogger, non può che avere il naturale consenso di Socialismo2000, una associazione politica che ha da tempo fatto della questione morale, della lotta contro l’intreccio politica-affari, delle infiltrazioni della criminalità di stampo mafioso e del rinnovamento della politica l’asse centrale della sua iniziativa.

Avere la forza per difendere il nostro territorio, minacciato anche da interessi politici e economici è una grande questione democratica.

Oggi difendere il territorio significa avere voce per intervenire sulle Grandi Opere – dalla Tav al Mose, al Ponte sullo Stretto - su cui il governo sta lavorando senza cercare il consenso dei cittadini, anzi cercando di imbavagliare ogni dissenso, visto che proprio in queste ore si allunga l’ombra di una nuova legge per impedire che le associazioni ambientalistiche possano agire in giudizio per far valere il rispetto della legge.

Difendere il territorio significa anche affrontare la ricostruzione in Abruzzo, dove la responsabilità della politica è quella di evitare lo snaturamento edilizio e la cementificazione, l’assalto dei palazzinari, le infiltrazioni mafiose e criminali: compito che non può certo essere delegato alle indagini della magistratura ma che è e resta un problema anzitutto politico.

Cesare Salvi

www.socialismo2000.org

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