E' da tempo che ci penso: quella del blog è stata una bellissima esperienza, ho conosciuto , anche di persona, gente veramente in gamba. Ma ormai, questa pagina web è vuota, assente come chi giornalmente si impegnava a scriverci sopra. Ho rallentato parecchio, non ci credo quasi più: purtroppo il degrado culturale ( e con questo non mi chiamo assolutamente fuori), si manifesta anche in internet; attacchi, gente che sotto anonimato spara le cazzate più sordide, tutti democratici ma alla fine la ragione è mia. La lotta politica, l'essere di sinistra come io intendo i valori di riferimento, è una costante critica ed autocritica: l'eterno dubbio di chi non si sente mai arrivato, di chi cosciente della propria ignoranza giornalmente cerca di migliorarsi anche e soprattutto tramite quel succo della Democrazia chiamato confronto. Questo costante mettersi in discussione, è necessario per annullare il marcio che c'è in noi, perchè purtroppo non siamo asettici al contesto e non basta etichettarsi qualcosa per portarne avanti automaticamente i valori. E poi serve altro, qualcosa di più concreto. Il problema non è solo Berlusconi: ci hanno ridotto ad un coacervo di gente infantile sempre pronta a deresponsabilizzarsi, per poi nel caso poter dare la colpa ad altri. Siamo al cospetto di un prolasso civico giustificato ogni volta dal capro espiatorio di turno. E allora mi verrebbe da urlare che all'italiano medio tutto ciò piace, che questo è il massimo a cui può ambire perchè è intrinseca al suo modo di essere questa situazione di corruttela generalizzata. Chi è al governo, rispecchia la società da cui ha ricevuto il mandato per governare. Poche balle: la colpa è degli italiani che hanno smesso, o mai neppur iniziato, di ragionare. Se la gente capisse qualcosa, questa situazione ce la saremmo tolta da tempo. Posso dire ad un bambino poverino, ma con adulti di 30 o 40 anni che non capiscono niente non riesco più a provare pietà. Con questo, non voglio dire che smetterò di remare contro, ma per poter continuare a credere serve altro. Il sistema si vince, epurandosi totalmente del marcio che lo perpetua. La lotta del bene contro il male, purtroppo esiste solo nei film o nei cartoni animati. La realtà, invece, è fatta di uomini e donne costretti quotidianamente a migliorarsi.
Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession
Commenti
Pensaci.
Baci
Chiudere? Se non ho niente da dire non scrivo. Se, invece, ho voglia di farlo, nessuno mi ferma.
Mi sembra un'azione provocatoria, quella di dire "chiudo". Comunque estrema. Si vede che lo hai fatto con molta dedizione, e ti sei stancato.
A me è capitato con la musica: ho smesso(facevo musica)e non ho più toccato lo strumento. Scelta estrema, la mia, dettata da un'esigenza.
Ma con tutti gli amici che hai, come fai a dire chiudo?
Comunque spero che non cancellerai i contenuti, perchè, per chi come me, si è appena affacciato alla tua finestra, sarebbe un peccato.
Conto di rileggerti per un bel pezzo(siano post vecchi o nuovi).
Ciao_
Roby
Non farò appelli vuoti ma una cosa me la sento invece io di dirtela: grazie.
Grazie, non per ciò che hai scritto qua sopra, ma per ciò che sei stato e continuerai ad essere tutti i giorni della tua vita, oggi questo blog chiude ma Marco sarà sempre un Uomo Libero, gli schiavi manco sanno d'esserlo e perciò non si dannano affatto come è capitato a te.
Ma che vi siete bevuti tutti il cervello?
In special modo te, Marco, che cazzo dici e che cazzo fai? Il tuo post è la giustificazione che tu trovi per chiudere ma che ti potrei dire contiene tutti i motivi per continuare più incazzosi di prima.
Dei tuoi ringraziamenti non me ne faccio nulla se mi togli la possibilità di sfruttare anche le tue idee e le tue riflessioni per scrivere i miei prolissi post.
Due commenti mi hanno colpito tra quelli letti da me e dal Russo. Il primo è quello di Silvano che tre volte al giorno decide di chiudere e riaprire e quello di Harmonica che ci paragona a chi si ritirò sull'Aventino. Anche se non ti ritiri e continui la tua lotta altrove, lasci comunque un fianco scoperto. E, quando si è in guerra, non si lasciano mai lati scoperti dove il nemico si può insinuare. Rifletti con calma e torna più cazzuto di pria.
Ti aspetto per continuare la battaglia fino alla vittoria della guerra.
Resistere sempre e comunque anche se a volte non è sufficiente.
La nostra è fatta di partecipazione.
A volte di chiusure a riccio e ripresa di fiato.
Fai quello che ti senti, ma non smettere di fare.
Alla prossima.
Non so cosa dire per convincerti a continuare, dato che ho voglia di chiudere pure io che di politica (sul blog) ne faccio poca
Posso solo sperare che la notte ti porti consiglio
Un abbraccio
Tanto per cambiare lanci in un numero circoscritto di righe una quantità di pensieri e riflessioni da far girare la testa.
Spero solo che tutto quanto non si traduca in un tuo abbandono di questo blog. O, in ogni caso, mi auguro che una tua scelta in questo senso possa diventare definitiva solo dopo un'attentissima riflessione.
Mi auguro solo che tu possa ripensarci. Non per il blog in sé. Ma per gli spunti profondi e mai banali che riesci a lanciare con ogni click sui tasti della tua tastiera.
Perché sono cose che raggiungono una qualità enorme che va al di là della frequenza di aggiornamento o del numero di commenti.
Non voglio convincerti a intraprendere una strada anziché un'altra. Mi auguro soltanto che tu voglia pensarci attentamente su. E sei già lo hai fatto, pensaci ancora qualche altro istante!
Un abbraccio.
Mi spiace molto perchè per me sei un piccolo punto di riferimento! Non è che perchè non commento non ti scrivo, e come me tante altre persone.
Ha ragione stella: la rete ha bisogno di te. E' triste pensare che non ci sia più un tuo post da leggere per riflettere.
Zion
, e i mondo con gli occhi di una persona che la pensa molto spesso in maniera diamtrelmente opposta alla mia, non chiudere del tutto, scrivi quando hai tempo, quando senti di avere qualcosa di veramente importante che vuoi condividere, nulla si crea nulla si distrugge, ma tutto cambia forma....pensaci su, con affetto calendula
Buona fortuna intanto, e grazie.
Una lettrice silenziosa
Va, Marco per la tua strada e tanti saluti a chi( come la scema che sono io) , con le tue parole e il tuo modo di essere si è migliorata, ha imparato e diffondere le idee radicate in lei che non avevano il coraggio di uscire, idee oneste e giuste e sincere come le tue, come sei tu.
Và Marco, confonditi tra le nullità mentali e datti all'oblio, che siccome la guerra è dura e le battaglie non si vincono facilmente allora è meglio disertare, dato lo sconforto.
Và, fatti paladino di quelli che si sentono soli e sconfitti prima di finire la "guerra" e ai tuoi figli insegnerai dalla tua esperienza che è meglio lasciare che continuare, forse si sta meglio emotivamente e tutti vissero felici e contenti.
Come mio regalo di addio ti invito a vedere il film "300" su Leonida e le Termopili che c'è grande onore e grande coraggio anche nelle battaglie perse a tavolino, perchè è l'idea che non muore mai.
Se ti potessi vedere ti prenderei a schiaffi, mannaggia a te!!
Scusa se sono stata dura, ma a me che ti arrendi mi fa un dispiacere pazzesco e immenso, perchè anche nel virtuale ( che io non considero mai irreale ma parte della mia vita) uno poi si affeziona agli amici.
un abbraccio che spero ( ma chissà) non sia l'ultimo.
Capisco la tua stanchezza,il tuo bisogno di rigenerarti,fallo!
Poi torna.
Un abbraccio ()