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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

AUGURI DISILLUSI

E' così...siamo arrivati anche alla fine di quest'anno. Visto le vicende accadute in Italia e nel mondo, non posso dire sia da incorniciare: la crisi finanziaria, le elezioni italiane, gli atti di razzismo, le aggressioni fasciste e le varie guerre nel mondo fanno di quest'anno un anno alquanto disastroso. Sarà perchè sono diventato un terribile rompiscatole, ma a dire il vero non sento nemmeno il bisogno di abbandonarmi a quegli auguri, utili solo ad alimentare illusioni o la convinzione che le cose vengano favorite da qualche congiunzione astrale. Devo dispensare felicità, quando nell'ultimo periodo le casse integrazioni sono aumentate a dismisura, conseguenza di una crisi economica senza precedenti, oppure vedendo come girano le cose nel mondo sempre più impestato di guerra e violenza? Non me la sento. E' inutile, se l'anno vecchio si chiude nel declino più totale a meno di un miracolo, ai quali difficilmente credo, quello nuovo non può essere molto migliore.

AGGIORNAMENTI DA VITTORIO

ore 18.o5, Marna house, Gaza city. Nell'aria acre odore di zolfo, nel cielo lampi intermezzano fragorosi boati. Ormai le mie orecchie sono sorde dalle esplosioni e i miei occhi aridi di lacrime dinnanzi ai cadaveri. Mi trovo dinnanzi all'ospedale di Al Shifa, il principale di Gaza, ed è appena giunta la terribile minaccia che Israele avrebbe deciso di bombardare la nuova ala in costruzione. Non sarebbe una novità, ieri è stato bombardato l'ospedale Wea'm. Insieme ad un deposito di medicinali a Rafah, l'università islamica (distrutta), e diverse moschee sparse per tutta la striscia. Oltre a decine di installazioni CIVILI. Pare che non trovando più obbiettivi "sensibili", l'aviazione e la marina militare si diletti nel bersagliare luoghi sacri, scuole e ospedali. E' un 11 settembre ad ogni ora, ogni minuto, da queste parti, e il domani è sempre una nuovo giorno di lutto, sempre uguale. Si avvertono gli elicotteri e gli aerei costantemente in volo, qu

LA PACE COME UTOPIA

Non parlatemi di ricordare, non serve a nulla o solo per lavare coscienze sporche del male che stanno commettendo. Voi uomini che vi siete distrutti in due guerre mondiali, non chiedetemi di ricordare la vostra incapacità di guarire dal male, da quella strisciante volontà di autodistruggersi. Il ricordo delle atrocità commesse nella seconda guerra mondiale, non ha contribuito ad evitare le carneficine degli anni successivi: le guerre, i genocidi e il dolore hanno continuato ad imperversare lo stesso nel mondo nonostante il ricordo. A cosa serve ricordare se chi ha subito le conseguenze della crudeltà umana, si sente legittimato a fare altrettanto? A cosa serve ricordare, se tutto ciò non è riuscito ad evitare altre dittature, morti e dolore? Voi uomini, le vostre inutili carte di diritti alle quali sistematicamente abiurate in nome del mercato e interessi superiori, quei diritti decantati inutilmente diventano beffardi mostrando un traguardo che sembra irragiungibile. A cosa serve rico

IL CORAGGIO DI NON ARRENDERSI.

Ormai oltre che resistere, è arrivato il tempo di chiedere. La nostra vita, può e deve essere migliore perchè la Storia stessa, è fatta per essere migliorata imparando dagli errori commessi in passato. Ho trovato questo articolo di Paolo Barnard " Ora datevi, diamoci, da fare " nel quale invita tutti noi a stilare una lista di sogni che vorremmo diventassero proposte di legge per una società diversa e migliore. Consiglio di leggerlo. Queste sono le sue prime 3: 1) Il Diritto ad avere tempo per vivere. Che significa non dover lavorare di continuo proprio lungo tutti gli anni più belli della nostra vita - es. poter optare per un anno di libertà dal lavoro ogni cinque, da poter dedicare alla cura fisica o spirituale o emotiva di sé stessi e dei propri cari, con la garanzia di una piena sussistenza nondimeno. Sancito per legge. 2) Il Diritto ad avere una casa. Senza doversi indebitare per decenni in un mercato del denaro da cappio alla gola. La casa è un bene di sopravvivenza, co

GLI OCCHI DELLA REALTA'

Che strano?! Nella politica italiana è scoppiato un nuovo caso di questione morale. Sento questa affermazione, e inevitabilmente non posso fare altro che mettermi a ridere. Come se il problema della questione morale, fosse una cosa apparsa all'improvviso. Situazioni da far apparire come anacronistica la concenzione di società che io, normale e onesto cittadino, ho sempre avuto. Si parla di questione morale "scoppiata" in un Paese che affonda nella corruzione, sotto il peso di organizzazioni malavitose le quali senza appoggi politici avrebbero vita sicuramente meno prospera, il clientelismo, nipotismo e tutte quei difetti che rendono questo posto chiamato Italia un paese alquanto schifoso. Si parla di meritocrazia e poi è sempre il figlio di qualcuno ad essere avantaggiato, si parla di mobilità sociale e poi chissà perchè è sempre il figlio del dottore a fare il dottore. E' uscito un rapporto di Bankitalia, nel quale si afferma che il 50 % della ricchezza nazionale è i

DISTACCHI

La nostra vita, è caratterizzata da distacchi, a pensarci bene inizia proprio con una divisione da nostra madre al momento del taglio del cordone ombelicale. Ma è un continuo lasciare: si perdono persone care, amici, amori, oggetti, ricordi e il tempo stesso che imperturbabile tutto lascia alle spalle. C'è un qualcosa però da cui a mio avviso, è impossibile staccarsi: la propria visione del mondo. Questa è tua, la senti riesumare dalle viscere del tuo essere quasi in segno di sfida ad una società in cui non ti riconosci. E allora ogni volta che vieni considerato in base alla marca del tuo abito e non per quello che sei ti arrabbi per lei, ogni volta che sei costretto a partecipare a ingiustizie come la sentenza della Diaz ti aggrappi a lei, quando parli del popolo Palestinese soffri per lei, vedendo vite nella morsa del precariato resti incredulo per lei. Insomma...lei è con te, la tua visione del mondo data dal pensiero, dalla continua critica ed autocritica percorre la vita al tu

UNA SCARPA

Quanti significati c'erano in quella scarpa?! Un popolo annientato, violato nella sua integrità territoriale per interessi economici e strategici. La scarpa di chi ormai usa ogni metodo pur di difendersi provando a rivendiacare una qualsivoglia giustizia, per i troppi corpi visti sporcare di sangue la propria Patria. L'uomo considerato più potente al mondo, dinanzi alla disperazione che questi anni tremendi hanno creato. E poi il giornalista, una persona che ha avuto il coraggio di manifestare il proprio dissenso; un'azione che costerà cara ma di alto valore simbolico. Lui pagherà per aver lanciato una scarpa, mentre chi ha gettato bombe uccidendo padri, madri e figli, continuerà a gestire le sorti del globo. Ma questi sono i soliti discorsi, ormai frasi fatte in un mondo dove si continua a predicare "la storia siamo noi", ma poi perseveriamo nel delegare le nostre responsabilità come cittadini. Perchè la storia siamo noi anche quando, in senso negativo, non ci ac

CICATRICI INDELEBILI

Avere una persona al tuo fianco che soffre per problemi di salute, è una situazione straziante, che induce a profonde riflessioni sul reale senso di questa vita. La vedi deteriorarsi, e incapace di porre rimedio inizi a sentirti impotente dinanzi a quella spiegazione chiamata destino, che poi alla fine non è altro che il bisogno di affidarsi a una fatalità per giustificare la propria disperazione. Passano i giorni, passano gli anni : le cose non migliorano e quel tuo iniziale dolore nel frattempo assume i contorni dell'abitudine. Perchè in questi anni, ho davvero imparato che l'essere umano alla fine si adatta a tutto, anche a convivere con la sofferenza quando obbligato a farla entrare come un normale decoro nella propria vita. Si impara tanto da queste situazioni, anzi...credo proprio che una lacrima abbia realmente più cose da insegnare rispetto a un sorriso. Certo, ti ripeti convinto che in tutto ciò in fondo ti ci sei trovato, non è colpa tua e per alcuni il cammino è più

VALORI AGGIUNTI

La settimana scorsa, ho partecipato ad un incontro con Vittorio Agnoletto Europarlamentare del PRC, sul tema dell'immigrazione e sulle cause scatenanti di questo fenomeno. Il quadro uscito è quantomeno allarmante: povertà che aumenta ed emigrazione in continua espansione. Nell'ascoltare le sue parole, ho quasi provato un senso di colpa, il volto di quei disperati non è altro che l'espressione del nostro fallimento come cittadini del mondo. Infatti le varie "istituzioni autorevoli", con accordi commerciali come il WTO, non fanno altro che indebolire le loro economie nel nome di una concorrenza alla quale, visto gli enormi fondi che Europa e Stati Uniti stanziano nelle loro, possono solo soccombere mentre noi traiamo vantaggio da un sistema fondato sul saccheggio di risorse e vite umane. Anche l'Europa resta un po' ambigua su questo tema: da un lato si parla di diritti umani, mentre dall'altro si firmano accordi come l'ultimo che permettono di espell

QUESTO E' STATO

Al visitatore La storia della Deportazione e dei campi di sterminio, la storia di questo luogo, non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: dai primi incendi delle Camere di Lavoro nell’Italia del 1921, ai roghi di libri sulle piazze della Germania del 1933, alla fiamma nefanda dei crematori di Birkenau, corre un nesso non interrotto. È vecchia sapienza, e già così aveva ammonito Enrico Heine, ebreo e tedesco: chi brucia libri finisce col bruciare uomini, la violenza è un seme che non si estingue.È triste ma doveroso rammentarlo, agli altri ed a noi stessi: il primo esperimento europeo di soffocazione del movimento operaio e di sabotaggio della democrazia è nato in Italia. È il fascismo, scatenato dalla crisi del primo dopoguerra, dal mito della «vittoria mutilata», ed alimentato da antiche miserie e colpe; e dal fascismo nasce un delirio che si estenderà, il culto dell’uomo provvidenziale, l’entusiasmo organizzato ed imposto, ogni decisione affidata all’ar