Passa ai contenuti principali

ILLUMINISMO

Ieri stavo facendo delle ricerche sull'Illuminismo e qui ho trovato questo:

« L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo. Sennonché a questo illuminismo non occorre altro che la libertà, e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma io odo da tutte le parti gridare: — Non ragionate! — L'ufficiale dice: — Non ragionate, ma fate esercitazioni militari. — L'impiegato di finanza: — Non ragionate, ma pagate! — L'uomo di chiesa: — Non ragionate, ma credete. »

(Immanuel Kant, Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?)

Se come diceva Marx, l'epoca pre-illuminista è da considerarsi Preistoria, noi siamo ancora fermi a quell'epoca.
E' un dato di fatto che, in questa società stupida e superficiale, il ragionamento critico e indipendente sia considerato inutile se non addirittura dannoso.
A quando l'evoluzione illuminista?

Commenti

calendula ha detto…
io ADORO KANT, ricordo che non mi è mai piaciuta tanto la filosofia ( anche se la capivo e prendevo sempre voti altissimi alle interrogazioni) preferivo matematica e fisica, ma quando abbiamo studiato Kant....mi sono innamorata....l'ho sempre trovato geniale. Adoro specialemente la sua teoria sulla realtà che si adatta a noi e non il contrario... bellissimo...
Vincenzo Cucinotta ha detto…
Per me, è sempre sorprendente come il palese fallimento della scommessa illuministica, invece di indurre a ripensamenti, diventa invece paradossalmente una sua più forte rivendicazione.
Se comprendessimo una volta per tutte che la ragione è solo una delle facoltà umane, e purtroppo non certo la più forte, forse potremmo guardare al mondo come effettivamente è piuttosto di come vorremmo che fosse. Sarà mai possibile giungere a una conclusione che a me appare perfino ovvia?
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Vincenzo: il fallimento dell'Illuminismo, per conto mio, è dettato dagli interessi personali che prevalgono sulla ragione.
Cosa è che mi spinge a dire, che questo sistema è fallimentare se non il ragionare sulle sue conseguenze? Posso dirti che è fallimentare il risvolto positivista dell'illuminismo, ma non l'illuminismo in sè.
Io tramite i sensi con cui percepisco la realtà, il confronto senza il quale la mia percezione non potrà mai diventare oggettiva, e il ragionamento che consegue da tutto ciò, posso dedurre una verità.
O no?
Questo discorso mi appassiona.
Vincenzo Cucinotta ha detto…
Il discorso è senza dubbio interessante, ma impossibile da condurre tra un commento e l'altro. Nel mio libro, avanzo la tesi che l'anelito alla libertà dell'uomo sia un colossale equivoco, che parlare di eguaglianza tra gli uomini possa essere solo fonte di confusione e fraintendimenti. Concludo infine che solo la fratellanza delle tre parole d'ordine sia da salvare. Evidentemente, qui non posso argomentare le mie tesi, ma, anche se non vuoi leggere il mio libro, qualcosa di più puoi ritrovare leggendo i post, soprattutto quelli meno recenti, che ho sul mio blog.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Io dico che la libertà intesa come quella borghese ( libero arbitrio) è Sbagliata.
La libertà come intendo io, è la possibilità di adoperarsi tramite la partecipazione per il raggiungimento del bene comune.
L'uguaglianza non intesa come uniformità data anche dal conformismo di massa odierno, perchè ognuno ha una propria individualità, ma condizione paritetica di sviluppo delle proprie qualità e propensioni intellettuali.
il monticiano ha detto…
Risponderò alla tua domanda con una banale risposta: quando la gente userà la testa. La propria naturalmente.
il Russo ha detto…
Direi che più che fermi siamo tornati indietro (senza manco inventarci una macchina del tempo) ad un medio evo molto tecnologico...
Che dire? O meglio, che fare?

Post popolari in questo blog

VA TUTTO BENISSIMO

Nelle prossime edizioni dei libri di storia da allocare nelle scuole pubbliche (se esisteranno ancora) queste generazioni verranno ricordate come un popolo democratico senza alcun tipo di problema che garantiva prosperità alle successive discendenze dove la libertà era sovrana. Nel mondo attuale però le cose stanno in maniera completamente diversa ma, grazie ad un giornalismo pro potere e di bassissimo livello, una politica subordinata agli alti poteri finanziari e soprattutto ad un popolo inerme ed ignorante, la situazione che ne esce è di assoluto controllo e normalità. Vorrei analizzare alcuni punti salienti ma in maniera superficiale solo per provare a rendere il quadro generale comprensibile a tutti. ·         Attualmente sono in corso molte guerre per l’acquisizione di materie prime importanti ma anche territoriali per poter gestire meglio azioni militari contro qualche paese o nazione. ·       ...

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession...

DISADATTATO

Quando sarò capace di urlare tutto il mio essere disadattato a questa società, senza aver paura delle conseguenze, allora sarò libero. Quando non avrò davvero timore di andare contro tutto e tutti, anche solo, o del giudizio altrui, forse smetterò di essere un' idealista fine a se stesso. Nel frattempo, rimango una sterile formichina che urla il suo dolore sperando di non dimenticarsi di se stesso.