Passa ai contenuti principali

Una mia considerazione sul federalismo che dovrebbe essere pubblicata su un mensile locale.

Per la Lega, avendo sostanzialmente poggiato l’azione politica su questo obiettivo, la questione del federalismo è cruciale per la tenuta del proprio elettorato. Di conseguenza si vede un governo che, cercando di accontentare tutti, si barcamena in una riforma che finisce per non accontentare nessuno. Se analizziamo la questione globale, la situazione è drammatica: crisi economica tutt’altro che passata, alla quale si aggiungono crisi energetica , alimentare ed ambientale. In questo contesto, dove possiamo asserire con assoluta tranquillità che l’epoca delle vacche grasse è finita ( è impensabile continuare con un sistema fondato sull’accumulo di debiti ) ci viene capziosamente detto che la questione del federalismo è cruciale per una qualche improbabile ripresa economica. Se da un lato siamo tutti d’accordo sulla necessità di preservare le nostre radici culturali, dall’altro dobbiamo confrontarci con un sistema globalizzante che fa proprio di queste caratteristiche parole vuote. Infatti la globalizzazione capitalista, con il pensiero unico mercantilista, sta distruggendo tradizioni locali millenarie tutte sacrificate sull’altare del consumismo e di quelle mode che ci vengono imposte, subdolamente e non, dall’alto. Ciò che Marx chiamava genocidio culturale. Pur riconoscendo questa necessità quindi, non possiamo permetterci che ciò diventi motivo di scontro e competizione tra le diverse parti del Paese, perché questo si tramuterebbe in impoverimento per tutti. E non si capisce il perché, continuano a dirci che per essere competitivi servono le grandi aziende, per poi avere come obiettivo la frammentazione nazionale. E non si comprende cosa significhi quel “padroni in casa nostra”, quando non possedendo come Stato nemmeno la moneta circolante – di proprietà di enti non democratici perché i consigli direttivi non sono eletti dai popoli - siamo vincolati nella spesa pubblica. A nostro parere quindi, tenendo conto dell’alto debito pubblico di alcune realtà locali ( anche grazie a qualche azzardo finanziario dai soldi facili tipo i derivati, che poi si tramutano costantemente in perdite), questa misura sembra fallace nel senso che porterebbe molti comuni sul lastrico, costringendoli ad ulteriori svendite di beni pubblici e quindi a perdite per la collettività, con grandi gruppi finanziari nazionali ed internazionali che farebbero sottobanco spesa di basso costo. E dove sarebbe la sovranità in tutto questo? Solo in un contesto di sovranità monetaria, cioè nel quale lo stato potesse gestire il proprio debito pubblico, sarebbe auspicabile un federalismo realmente utile a preservare le differenti realtà locali. Tutto il resto vuol dire arricchire il mercato e strumentalizzare le differenze, con paure da sonno della ragione, necessarie solo nell’immediato a racimolare qualche manciata di voti. E tutti noi stiamo vedendo dove questo ci sta portando.

Commenti

Gabryella Costa Fdd ha detto…
La lega tiene in ostaggio mister B.o melgio Mister B è il vero padrone della Lega,fin nel suo vessillo,cosi correi stanno facendo passare leggi che negli anni a venire saranno lacrime e sangue per tutti noi,ma in particolare per il centro e il sud.Fatto salvo che a pagare i loro profitti saremo tutti da nor a sud passando per il centro.Ti sei letto
Abc del Milleproroghe in 163 voci. pubblicate da Ilsole24ore

passa da me l'ho inserito in link sul wordpress
Gabryella Costa Fdd ha detto…
http://gabrybabelle.wordpress.com/2011/02/25/nel-decreto-mille-proroghe-cade-il-divieto-dellintreccio-fra-il-potere-delle-tv-e-quello-dei-giornali-akaeliminarli-o-smutandarli/


ti lascio il link del post su Wordpress perché quello postato qui su blogspot non l'ho aggiornato

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession...

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten...

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int...