Questa mattina, sul giornale locale, una notizia a dir poco "sensazionale" ha colpito la mia attenzione: il vicesindaco leghista-forzaitaliota di Rodigo, un comune limitrofo al mio, ha deciso di far togliere le panchine nel centro del paese perchè, a suo modo di dire, ciò disincentiverebbe le persone dal far niente. Ha tolto le "panchine del disoccupato", questo è il nome della formidabile operazione. Fantastico, non riesco a trovare un commento pertinente a questa ennesima cazzata del terzo millenio. Secondo me alcune persone devono ancora uscire da quello stato minoritario pre- illumminista. Ora, a parte la demagogia imperante, non credo proprio che togliere delle panchine, sulle quali tra l'altro siedono anche molti anziani, sia il modo migliore per incentivare le persone a lavorare. E poi, quell'equazione per la quale chi siede su una panchina, è di conseguenza un nulla facente, è tipica di luoghi dove le persone, chiuse in quell'insopportabile ignoranza, credono che il problema del lavoro sia solo una questione di voglia: chi vuole lavorare lavora sempre. Poi cosa c'entra se lavori 14 ore nei campi per miseri quattrini, se hai contratti a settimana o se lavorare è sempre più una forma di asservimento al padrone di turno conseguenza di anni in cui si è distrutta ogni forma di tessuto sociale. Io lavoro, e qualche volta capita di ritrovarsi sulle panchine in piazza a discutere: è una cosa normale. Ma non è così, continuano ad inseguire mostri, con gente che non riesce a far politica se non perseverando nel calvacare l'involuzione culturale del momento.
Nelle prossime edizioni dei libri di storia da allocare nelle scuole pubbliche (se esisteranno ancora) queste generazioni verranno ricordate come un popolo democratico senza alcun tipo di problema che garantiva prosperità alle successive discendenze dove la libertà era sovrana. Nel mondo attuale però le cose stanno in maniera completamente diversa ma, grazie ad un giornalismo pro potere e di bassissimo livello, una politica subordinata agli alti poteri finanziari e soprattutto ad un popolo inerme ed ignorante, la situazione che ne esce è di assoluto controllo e normalità. Vorrei analizzare alcuni punti salienti ma in maniera superficiale solo per provare a rendere il quadro generale comprensibile a tutti. · Attualmente sono in corso molte guerre per l’acquisizione di materie prime importanti ma anche territoriali per poter gestire meglio azioni militari contro qualche paese o nazione. · ...
Commenti
Bacio Marco.
Un caro saluto.
E ti dirò che, contrariamente alla tua osservazione io da buon romanticista qui ci vedo, purtroppo, fin troppo illuminismo, l'illuminismo che ha portato alla paranoica retorica del lavoro, tanto da arrivare a esternazioni ridicole come quella che hai descritto.
Un abbraccio!!
E' inuaudito...già in italia non ci sono i servizi igenici pubblici come nel resto europa, ora toglieteci pure le panchine...e poi cosa ci toglierete???
Grazie per il bentornata e per il bocca al lupo per intervento.
Un abbraccio
Mariarita
Tanti lo criticano per questo,perchè da uomo di chiesa non dovrebbe,secondo i commenti che potrai leggere da te sul suo canale YouTube, dovrebbe usare un linguaggio piu' leggero,piu' educato,io direi ,piu' mellifluo,piu' ipocrita,è propio l'ammanto di Ipocrisia di cui si ricopre santa romana chiesa,facendo combutta con chiunque "elargisca money"e questo l'ha capito Sua Emittenza che con Sua Eminenza ,apostoli compresi fa affari d'oro-Ma qui,non ci sono piu ' pecorelle smarrite,ma solo caproni ,ben felici di smarrirsi dietro marchettare travestite da escort e parlamentine,per questa ragione approvo il linguaggio crudo del Don-Dare a Dio cio' che è di Dio,ma dare agli uomini e non a Cesare cio' che è del popolo!!!!!
Ha anche un suo sito personale,ben fatto,e con post scritti da varie persone,giornalisti compresi,da qui il seguito sulla rete ad una brava persona che ci parla solo di verita scomode!!
è una cosa che non si dovrebbe fare ...
Ti abbraccio
Quanto ci sarà da combattere, che difficoltà enormi, tutto troppo grande. Ma non ci fermeremo!
Un abbraccio!