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UNA SCARPA

Quanti significati c'erano in quella scarpa?! Un popolo annientato, violato nella sua integrità territoriale per interessi economici e strategici. La scarpa di chi ormai usa ogni metodo pur di difendersi provando a rivendiacare una qualsivoglia giustizia, per i troppi corpi visti sporcare di sangue la propria Patria. L'uomo considerato più potente al mondo, dinanzi alla disperazione che questi anni tremendi hanno creato. E poi il giornalista, una persona che ha avuto il coraggio di manifestare il proprio dissenso; un'azione che costerà cara ma di alto valore simbolico. Lui pagherà per aver lanciato una scarpa, mentre chi ha gettato bombe uccidendo padri, madri e figli, continuerà a gestire le sorti del globo. Ma questi sono i soliti discorsi, ormai frasi fatte in un mondo dove si continua a predicare "la storia siamo noi", ma poi perseveriamo nel delegare le nostre responsabilità come cittadini. Perchè la storia siamo noi anche quando, in senso negativo, non ci accorgiamo che l'interesse del contadino lombardo è lo stesso del suo collega africano, quando in modo imperdonabile affermiamo " sono tutti uguali", oppure, nel momento in cui non ascoltiamo la voce di chi viene da lontano. Non ditemi che la storia siamo noi, perchè io proprio in questa storia non mi ci riconosco.



Quando queste parole di Silvano saranno al centro della società, potrò dire che la storia sarà anche mia. Per ora, sono solo una persona che resiste a un mondo che fa pena.

Commenti

Punzy ha detto…
un gesto di coraggio?
di esasperazione?
qull'uomo ha tutta la mia ammirazione..
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Anche la mia cara Punzy...anche la mia.
Anonimo ha detto…
Ciao :)
in quel lancio di scarpe c'era anche un pò di noi, noi che sappiamo ancora usare gesti istintivi, perchè siamo ancora connessi con la nostra anima, quella che vogliono spegnere, come si spegne un fuoco, perchè di quel fuoco si ha paura, è quello che ci rende vigili attenti liberi e senza di quello siamo automi inebetiti, col capo chino.
Buona notte
Kristel ha detto…
Magari tra non molto succederà anche da questa parte del mondo...
..:: Symbian ::.. ha detto…
in quella scarpa...la rabbia verso un criminale di guerra...
Anonimo ha detto…
A volte ancuni gesti valgono 1000 parole ed emozioni.
Resisti Marco che sa senza ma, e non sei solo, siamo sparsi dappertutto, anche se la battaglia è dura e le armi non molto efficaci adesso come l'onestà intellettuale, la schiettezza, la determinazione e la voglia di fare
Un abbraccio forte forte.
Anonimo ha detto…
L'esasperazione. Non si può pretendere che un popolo continui ad essere sottomesso. Non hanno nulla, e per fortuna (capite il senso di quel che dico) non ce l'hanno. Potranno protestare, farsi valere, perchè non avranno altri pensieri se non la propria vita. Ma tra una vita di continuo stento, privazione, incertezza è più facile giocarsela, riscattarla anche nella morte.

Prima o poi, si renderanno conto di quel che hanno fatto.
Lo spero per loro.
Pellescura ha detto…
una scarpata in testa non poteva fargli che bene, visto il personaggio di grande intelligenza
desaparecida ha detto…
credo che anche l'esasperazione ...alla fine esasperi !

Un abbraccio
Anonimo ha detto…
Ce ne fossero di giornalisti così coraggiosi ed indipendenti qui da noi ...
NADIA ha detto…
hola rabbia disperazione e tanto coraggio.....................
sono dalla sua parte!!!
un abbraccio!!!!
Silvia ha detto…
Quel lancio di scarpa è anche e soprattutto per tutte le donne e bambine che stanno patendo le pene dell'inferno, per tutte le donne e bambine violentate e massacrate dai soldati americani, coloro che dovevano "salvarle"...

Quella scarpa è per quei zozzi che meritano il supplizio più crudele che si possa imaginare, per ogni donna che hanno umiliato e ammazzato. Per ognuna di loro.
articolo21 ha detto…
Una scarpa ha riscattato per qualche secondo un intero popolo.
Damiano Aliprandi ha detto…
Ma insomma ti piace propio Silvano Agosti? Se un giorno verrai a Roma, ti consiglio di farti portare al suo cinema.

Quando attacca a parlare non la finisce più!

Un grande uomo quello della scarpa, è stato l'unico ad umiliare Bush.
Damiano Aliprandi ha detto…
Però rivedendo la scena, magari lo avesse beccato in faccia!!!
Franca ha detto…
Mi dispiace solo che non l'abbia preso...
Gabryella Costa Fdd ha detto…
Un po' mi sono divertita,e un po' mi sono incavolta,cacchio un bel centro di scarpata volante sarebbe entrata nella storia e nella satira-MA un po mi sono altamente incavolta anzi incazzata.vado oltre,ogni volta che vedo quella faccia di merXXa DI bUSH le budella si contorcono e si che io ho delle signore budella-Per non dimenticare,ho messo nel post uno dei mille ricordi crudeli che Busha ci ha lasciato

Puezz scitt'a en'u uajio a ill cu skiatt nu sbuecc e' sang fin alla 7° generazione!
Gap ha detto…
A me ha fatto venire in mente quei tanti anarchici che si sono fatti uccidere per compiere gesti simbolici che poi sono serviti a molti per prendere cognizione di se. Certo che se lo avesse preso sarebbe stato meglio, ma a quest'ora saremmo qui a piangere e ricordare la sua morte ingiusta. Sicuramente o non sarebbe uscito vivo dalla sala o lo avrebbero giustiziato in poco tempo o sarebbe morto per cause non precisate in qualche carcere iracheno.
Alligatore ha detto…
Concordo con il tuo post, e mi è piaciuto risentire Silvano, che per me è veramente un grande intellettuale (non sapevo andasse anche da Bonolis). Fa bene sentirlo parlare e vedere i suoi film...
Anonimo ha detto…
Il giornalista con la scarpa ci ha dato una testimonianza viva di quanto il suo popolo ha sofferto.
Ma ci ha anche dimostrato il coraggio di indignarsi ed il coraggio della ragione, nel momento in cui mette a nudo il re ed ammutolisce scrivi e parolieri.

Bush si è meritato quella scarpa, e sopratutto la parola maiale. Che è poi la stessa con cui viene apostrofato insieme a Blair dai bambini palestinesi.
Anonimo ha detto…
Sei sempre incisivo, lucido ed emotivamente coinvolgente. Che bello rivederti postare con costanza come prima!!!!
Anticlericale89 ha detto…
In quella scarpa c'era tanta rabbia...una rabbia dovuta...peccato non l abbia preso,Bush è un criminale,una scarpa in faccia non è nemmeno il minimo di quello che meriterebbe...
riri ha detto…
Ciao Marco, cosa dirti che non sai già? che non hanno già detto i nostri comuni amici?A casa nostra manca una scarpa, n°42, telecomandata, prima o poi lo colpirà e gli sbatterà sul cervelletto...
Un abbraccio e grazie.
Anonimo ha detto…
Ben tornato Marco !
ciao,
aria
Gatta bastarda ha detto…
l'uomo che ha lanciato la scarpa è diventato il mio eroe...
per i paesi musulmano il lancio della scarpa è trattare come animali... quindi ha una valenza simbolica ancora maggiore...
Andrea De Luca ha detto…
bush ha i riflessi! :D
Pupottina ha detto…
quella scarpa era piena di significati.... in primis l'esasperazione e la delusione.... la sua ironia al riguardo è l'ennesima presa in giro...
Pupottina ha detto…
scusa il ritardo con cui ti rispondo, ma ancora sto approvando i commenti del 15 dic....
sì, sei il benevenuto a fare la cavia quando mi diletto in cucina... eheheheheh
Leonardo ha detto…
Non mi sarebbe dispiaciuto se al posto della scarpa quel giornalista avesse lanciato un bell'anfibio militare,dal 45 in su...aveva anche più probabilità di centrarlo,il guerrafondaio!!
Meno male che è agli sgoccioli.

Ciao Marco,un caro saluto.
Unknown ha detto…
viene nel mio blog c'e' un modo per sapere quanti dollari vale il tuo blog
Michele pianetatempolibero
Gianna ha detto…
Caro marco,mi ritrovo pienamente con le idee di Silvano Agosti.

Bush se l'aspettava,dal momento che è riuscito a schivare la scarpa.
il Russo ha detto…
Invece si vecchio mio: la storia siamo noi, nessuno si senta escluso, manco te!
Pupottina ha detto…
perché, da me, il 18, ti sei definito un turista dell'amore?
Anonimo ha detto…
"Bush Puppies"

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