La situazione è drammatica: vita lavorativa caratterizzata da sempre maggior sfruttamento, precarietà del lavoro, scarsa rilevanza a livello politico con conseguente carenza di visibilità data dai media, paura dilagante e sempre più mancanza di fiducia nel futuro.
Cosa facciamo per contrastare questo? Perchè limitarsi alla sola critica, può essere salutare a livello di sfogo, ma non cambia le cose.
Ieri a Mantova, ho partercipato ad un incontro che aveva come ordine del giorno principale l'unità dei sindacati di base che fanno capo alle sigle: CUB, SdL, RdB e a cui partecipa anche la Snater.
L'obiettivo è unirsi, per incidere maggiormente formando in questo modo un sindacato di classe che possa farsi carico dei problemi dei giorni nostri. Oltre a tutto ciò, perchè diciamo che l'unione del sindacato dovrebbe essere considerato un obiettivo minimo, si vuole cercare di essere una spinta che possa spronare la CGIL ad uscire da una visione concertativa, dimostratasi in questi anni utile solo alle logiche del mercato. Sia ben chiaro: non penso si possa sostituire la CGIL, ma credo che un numero maggiore di iscritti a questo sindacato, possa essere una spinta da sinistra e un incentivo anche per il più grande sindacato italiano, ad agire con maggior protervia nel difendere e rivendiacare diritti.
Io ci provo, seguirò l'evolversi della situazione, ma penso che farò la tessera.
Cosa facciamo per contrastare questo? Perchè limitarsi alla sola critica, può essere salutare a livello di sfogo, ma non cambia le cose.
Ieri a Mantova, ho partercipato ad un incontro che aveva come ordine del giorno principale l'unità dei sindacati di base che fanno capo alle sigle: CUB, SdL, RdB e a cui partecipa anche la Snater.
L'obiettivo è unirsi, per incidere maggiormente formando in questo modo un sindacato di classe che possa farsi carico dei problemi dei giorni nostri. Oltre a tutto ciò, perchè diciamo che l'unione del sindacato dovrebbe essere considerato un obiettivo minimo, si vuole cercare di essere una spinta che possa spronare la CGIL ad uscire da una visione concertativa, dimostratasi in questi anni utile solo alle logiche del mercato. Sia ben chiaro: non penso si possa sostituire la CGIL, ma credo che un numero maggiore di iscritti a questo sindacato, possa essere una spinta da sinistra e un incentivo anche per il più grande sindacato italiano, ad agire con maggior protervia nel difendere e rivendiacare diritti.
Io ci provo, seguirò l'evolversi della situazione, ma penso che farò la tessera.
Commenti