Ieri l'Unità riportava questa frase nel trafiletto rosso:
La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri, per impedir loro di lasciarci.
John F. Kennedy, Berlino 26 giugno 1963
E' vero, un muro non è mai stato fatto, ma programmare e finanziare golpe, distruggere sul nascere nel mondo ogni alternativa a questo sistema, attuare politiche economiche per strozzare i paesi più poveri e controllare a livello politico i vari Stati, è stato fatto.
Il muro era sbagliato, ed è giusto criticarlo, ma credo occorra una coerenza intellettuale che porti a criticare anche quei muri che la società, pur non vedendoli materialmente, ha costruito.
Ci sono state barriere, che seppur invisibili, gridavano e gridano la stessa vendetta.
La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri, per impedir loro di lasciarci.
John F. Kennedy, Berlino 26 giugno 1963
E' vero, un muro non è mai stato fatto, ma programmare e finanziare golpe, distruggere sul nascere nel mondo ogni alternativa a questo sistema, attuare politiche economiche per strozzare i paesi più poveri e controllare a livello politico i vari Stati, è stato fatto.
Il muro era sbagliato, ed è giusto criticarlo, ma credo occorra una coerenza intellettuale che porti a criticare anche quei muri che la società, pur non vedendoli materialmente, ha costruito.
Ci sono state barriere, che seppur invisibili, gridavano e gridano la stessa vendetta.
Commenti
Un abbraccio oltre il muro
Gli americani sono estranei ai muri... già... magari Kennedy non poteva saperlo all'epoca (ma poteva sospettarlo visto l'opportunismo tipico della sua nazione), ma di muri ne hanno eretti, eccome...
Ho la sensazione che i muri "invisibili" siano i peggiori... difficili da abbattere...
Las fallita invasione di cuba della Baia dei Porci è stata sua. Anche sul Vietnam alcune responsabilità sono sue.
Sarebbe ora di finirlòa di santificare JFK. Occorre porre in risalto anche i suoi errori.
Non è possibile che tutti i morti, per causa violenta o meno, diventino santi e, quindi, non criticabili.
Un fraterno abraccio
sicuramente Kennedy ha le sue colpe e non va santificato (in fin dei conti pare abbia vinto le elezioni truccandole), ma se davvero la CIA l'ha fatto fuori ritengo che avrebbe fatto meno peggio di quelli che lo hanno seguito
poi era un politico e il presidente degli USA, e come dice Fabrizio de André "non ci sono poteri buoni"
Ci siamo preoccupati di tirare giù un muro vergognoso che impediva il libero spostamento e la libera contaminazione tra culture per quasi mezzo secolo.
Le altre decine e decine di muri ancora in vigore o innalzati negli ultimi tempi fanno molto meno scandalo.
I respingimenti in acque internazionali, le divisioni tra Israele e Palestina, le reti al confine tra Stati Uniti e Messico, i soldati pakistani ed indiani viso a viso nel Kashmir, per non parlare delle meno visibili barriere sociali, sono muri accettabili, comprensibili, o, ancora peggio, indiscutibili.
Un giorno saremo chiamati a rispondere di questi nostri crimini verso l'umanità allo stesso modo in cui in passato sono stati chiamati la DDR, l'Unione Sovietica e la Stasi.
Oggi viviamo questa condizione di esclusione, divisione ed emarginazione con serenità, con normalità. Le stesse sensazioni respirate da chi, a suo tempo, viveva quotidianamente la propria vita di fianco a quel muro sovrastato dal filo spinato.
"Un giorno saremo chiamati a rispondere di questi nostri crimini verso l'umanità"
Magari, Alex, magari...