E sono ancora qui, difronte alla tastiera, con la voglia di scrivere, di esprimere tutto il mio dissenso. Già questo, visto la situazione, è un successo: quanto è difficile resistere a quella tentazione di lasciarsi andare! Poi però ti rendi conto che per quanto ti sforzi, i tuoi occhi vedono e la testa ragiona o almeno sembra ragionare: quante volte in preda allo sconforto, mi dico che forse sarebbe meglio il contrario! Ma è così, non riesco ad essere come loro, non ci riesco proprio. La mattina mi alzo, e provo a ripetermi che in fondo questo sistema non mi fa mancare niente: tre pasti al giorno, una macchina seppur vecchia e una casa della quale di mio ho solo l'intestazione visto che è della banca ( e dopo i vari economisti o politicanti mi devono venire a dire perchè sventolano, giubilanti, dati come quello che sembra testimoniare che l'80% degli italiani ha ormai una abitazione di proprietà. Se andassimo a spulciare il dato, secondo me una buonissima percentuale è in comproprietà: intestatario/banca). E non vedo cosa ci sia di così positivo, quando la maggior parte di noi, deve lavorare 20 o 30 anni per avere un' abitazione. Devo lavorare 20 anni, per avere ciò che, in quanto essere umano, mi spetterebbe di diritto. Anche ad un cane ( con tutto il rispetto per gli animali) diamo la cuccia, e non mi sembra gli venga data dopo vent'anni di lavoro. Io lavoro vent'anni, e mi fregano pure i soldi degli interessi! Pazienza pagare gli interessi su una macchina presa a rate, ma sulla casa proprio mi sembra un tantino ingiusto. Della macchina posso anche farne a meno, della casa no! Ma mi alzo la mattina, e voglio autoconvincermi che non mi manca proprio niente: meglio di così! Ho tutto: un lavoro, una donna e se voglio qualche soldino per andare a divertirmi (visto i tempi anche questa è una fortuna). Ma allora cosa mi manca? Perchè quando ti lamenti di qualcosa che non va, trovi sempre il solito beota che ti dice: ma cosa ti manca, non ti manca niente! Mi manca un mondo giusto, e se non è giusto, che almeno si provi a migliorarlo. Mi manca un mondo, dove non ci si debba sgozzare per raccogliere le briciole che ti vengono lasciate tanto per tenerti calmo e farti credere, che tutti possono farcela in fondo. Mi manca un mondo, dove il lavoro non sia ricatto o costrizione, ma solo un modo per contribuire allo sviluppo della società: perchè non posso credere che da alcune parti ci sia gente in cassa integrazione, quando in altre fanno straordinari. Mi manca un mondo, dove non ci sia nessuno che faccia i miliardi con la mia schiena: perchè per quanto ci riempiano la testa di assurdità, tutti abbiamo bisogno di tutti: mi piacerebbe vedere un imprenditore solo cosa fa. Mi manca un mondo, dove non possa esistere nessun uomo in grado di ricattare interi Stati. Mi manca un mondo, dove la tecnologia sia usata veramente per migliorare le condizioni lavorative, e non per aumentare la produttività con meno personale. E mi manca un mondo, dove si misuri il valore della persona non da quanti soldi possiede, ma da quanto attraverso il suo operato riesce a rendere il mondo un posto migliore. Perchè tutti ci parlano di ambizione, competitività, ma ci rendiamo conto della desolazione umana che questo provoca? Dopo decenni di politiche economiche liberiste basate sull'ambizione e la competitività, stiamo forse tutti meglio? Abbiamo forse una vita più sicura, rapporti umani più soddisfacenti e un lavoro che riesca a garantirci dignità? Abbiamo eliminato la fame nel mondo? La povertà? Le guerre? Lavoriamo forse meno, per dedicare più tempo agli affetti? niente di tutto questo purtroppo. Ma cosa ti manca, mi chiedono. Sveglia ragazzi, sveglia: essere adulti non vuol dire solo portare taglia XL e numero 45 di scarpe.
Nelle prossime edizioni dei libri di storia da allocare nelle scuole pubbliche (se esisteranno ancora) queste generazioni verranno ricordate come un popolo democratico senza alcun tipo di problema che garantiva prosperità alle successive discendenze dove la libertà era sovrana. Nel mondo attuale però le cose stanno in maniera completamente diversa ma, grazie ad un giornalismo pro potere e di bassissimo livello, una politica subordinata agli alti poteri finanziari e soprattutto ad un popolo inerme ed ignorante, la situazione che ne esce è di assoluto controllo e normalità. Vorrei analizzare alcuni punti salienti ma in maniera superficiale solo per provare a rendere il quadro generale comprensibile a tutti. · Attualmente sono in corso molte guerre per l’acquisizione di materie prime importanti ma anche territoriali per poter gestire meglio azioni militari contro qualche paese o nazione. · ...
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Abbiamo però qualcosa che lorsignori si sognano: la voglia di lottare.
Continuiamo imperterriti a fare il nostro dovere.