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CRIMINI DOMESTICI

Navigando in internet, ho trovato questo splendido video inchiesta riguardo i crimini domestici. E' un po' lungo, lo ammetto, ma credo che chiunque abbia a cuore la formazione di una società migliore, dove l'uguaglianza fra i sessi non sia utopia, abbia necessità di guardarlo. Analizzare le psicosi all'interno della prima forma di società vicina a noi, cioè la famiglia, può voler dire fare un passo in avanti nel risolvere le questioni che riguardano la società tutta.
Gioca con tuo figlio.
Passa il tempo con lui.
Fai che diventi un uomo.
Ma insegnagli subito una cosa:
Che ogni violenza contro le donne è sbagliata.



Ho sempre creduto che farsi una famiglia voglia dire avere la volontà di intraprendere un cammino, che porti alla realizzazione di un progetto comune. Troppe volte invece, la famiglia è conformismo, la paura di restare soli, il considerare punto di arrivo ciò che al contrario è un punto di partenza.

Commenti

Anonimo ha detto…
Anche da noi manca questa sensibilizzazione e mancano anche leggi adeguate per tutelare le donne e punire coloro che si macchiano di tali efferati crimini. Salvo che non si tratti di omicidio o gravi lesioni.

Ma i crimini domestici sono tanti, e non si limitano ai casi più clamorosi.

Tanti casi di violenza fisica e psicologica quotidiana passano in cavalleria perchè le donne hanno paura di non aver strumenti giuridici idonei per proteggersi dai loro aguzzini.

E su questo c'è poco da riflettere, ci sarebbe, caro Parlamento, da agire.

Ciao Marco
Daniele
Anonimo ha detto…
La maggior parte dei crimini e degli abusi avvene fra le mura domestiche e non vengono denunciati ... una vera piaga sociale ...
Gatta bastarda ha detto…
c'è un premio che ti aspetta nel mio blog
Darkrose ha detto…
Purtroppo la violenza sulle donne è una cosa troppo sviluppata, sopratutto in ambienti famigliari con problemi, fino ad ieri magari si pensava che fosse frutto solo in famiglie che vivono ai margini della società, magari ancora oggi e cosi, al sud la violenza sulle donne è molto piu sviluppata che al nord, e questo per una questione di sottocultura...dobbiamo pensare che in delle zone del sud, ancora le donne vivono una situazione non bella, cioè la differenza tra uomo e donna purtroppo è ancora marcata.
Io ho visto delle mie amiche che non hanno potuto continuare i propri studi solo perchè erano donne, e non ti parlo dell'eta della pietra, ma ti parlo del 2000.
Quindi la donna oggi non è solo sottomessa dal punto di vista lavorativo, ma è abbastanza sottomessa ancora dal punto di vista culturale.
Oggi io penso alle donne dell'oriente che vivono in delle situazioni non buone e poi penso alle donne anche del sud Italia, pensando che è una vergogna che in dei paesi occidentali ancora la donna non sia pari all'uomo e che anzi viene magari giornalmente sottomessa a violenze continue.
La donna deve essere maggiormente tutelata, e per questo come già ti ho detto in un post precedente, ci deve essere la politica ad intervenire.
Il caso della povera ragazza Musulmana uccisa dai suoi famigliari perche voleva "vivere essere una donna" occidentale ha scosso le coscienze di molti, e fortunatamente allora c'è stata l'Onorevole Santanche...che dimmi quello che vuoi, ma si e battuta moltissimo, rischiando anche la sua di pelle, infatti se non ricordo male andava in giro con la scorta. Quindi ci vorrebbero di piu politici che facciano una battaglia così.
Poi i bambini, oggi quanti bambini sono anche sotto abusi da parte dei famigliari stessi.
In Italia per questi piccoli ancora si fa poco secondo me, Quanti bambini oggi vengono anche uccisi appena nati...per questo io penso che lo stato dovrebbe dare piu assistenza alle donne e alle coppie in difficoltà, e io questo fino ad adesso non l'ho visto mai.
Altro problema mediatico, i figli che uccidono i genitori, come il caso di Erika ed Omar...ci dovrebbe essere un maggiore interesse dei genitori verso quello che fanno i figli o chi frequentano, indipendentemente dell'età.
Molti genitori non conoscono i figli, perche i genitori pensano che magari sono in grado di fare bene da soli, ma non è vero, un figlio va seguito fino a tutto l'arco della propia adolescenza, quanti giovani sono cresciuti bene e poi si sono rovinati, commettendo appunto crimini famigliari.
insomma ci vuoe un impegno da parte di tutti, dallo stato alle famiglie ,che devono essere sempre sostenute da istituzioni o organizazzioni/associazioni.
il Russo ha detto…
Lascia perdere ciò che è oramai diventata la famiglia "tradizionale", un guscio vuoto e conformista dove spessissimo ci si arriva immaturi (nonostante l'età spesso avanzata dei matrimoni), frustrati, impreparati alle più banali difficoltà e insoddisfatti dopo breve tempo, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti (fuorchè del vaticano...).
il monticiano ha detto…
Sai cosa mi fatto riflettere di più
oltre ai fatti orribili di cui ha parlato Roberto Reale nel video inchiesta web di scenari? La percentuale di delitti famigliari nel nord, la più alta, al sud media e al centro, la più bassa. Devo pensare allora che tali delitti avvengono appunto nei luoghi dove c'è più benessere economico. Io che vivo a Roma dove sono nato ho avuto fortuna perchè faccio parte del ceto a basso reddito? No, ho cercato solo di insegnare al mio unico figlio, oggi 50enne, come si deve agire in una famiglia che ha come scopo principale quello di essere appunto una vera FAMIGLIA. Oggi a 78 anni io e a 80 sua madre siamo trattati da lui come suoi figli in aggiunta alle due che lui ha già. Questa è la vera fortuna.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Il monticiano: io credo che le violenze avvengano principalmente al nord, perchè lo stile di vita è più alienato e dunque fragile. I ritmi di vita come quelli di lavoro, sono elevati e disumani a tal punto da non permettere di pensare.
In questa frenesia, si perdere lucidità cadendo nell'errore sempre e comunque ingiustificabile.
wd? ha detto…
cos'è tradizionale?
saluti
wd?
http://wannadestroyeunnomepiuttostostupido.wordpress.com/
Damiano Aliprandi ha detto…
"Troppe volte invece, la famiglia è conformismo, la paura di restare soli, il considerare punto di arrivo ciò che al contrario è un punto di partenza."

Verissimo!!
natalibera ha detto…
Totalmente daccordo con quello che scivi ....un po meno daccordo con alcuni commenti che denotano ,a mio avviso,scarsa conoscenza del problema.

Attribuire il problema banalmente al Sud o ad altre presunte sottoculture o classi meno abbienti..non solo è non vero(Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemica, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. E il rischio maggiore sono i familiari, mariti e padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio.),ma rischia di favorire il perdurare del problema....
Alessandro Tauro ha detto…
Purtroppo credo che nella gran parte delle famiglie italiane, concetti fondamentali come questi non riescono ancora a trovare asilo.
E spesso anche nelle famiglie più "moderne" e sensibili su questo genere di temi, il concetto del rispetto verso la figura della donna viene comunque concepito dall'alto verso il basso.

Bisognerebbe che tutti si abituassero a concepire il rispetto della diversità. Se si comprendesse, una volta per tutte, che diversità e uguaglianza possono e devo coesistere, si risolverebbero i più grandi problemi culturali del nostro paese: il rispetto per lo straniero, per la donna, per l'anziano, per il giovane e per tante altre categorie troppo spesso relegate ai margini della società.
Anonimo ha detto…
La ringrazio per Blog intiresny

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