Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession
W L'INFORMAZIONE ABBASSO L'IGNORANZA QUANDO IL SAPERE DIVENTA L'UNICA FONTE DI REALIZZAZIONE PER L'ESSERE UMANO
Commenti
L'odio non porta la pace, non la porterà mai.
Un abbraccio
Daniele
Beh...non so voi,ma, io ormai.. ho solo voglia di "menar le mani"....
Quello che accade mi è intollerabile e mi è ancora più intollerabile l'equidistanza...
ma,che devono fare ancora i palestinesi? cosa hanno ancora da dimostrare?
Sono privati di tutto ,compresa la dignità.Cosa fareste voi? sventolereste allegramente bandiera bianca?
Natalibera: se fossi al suo posto vedendo morire magari un mio caro, farei fatica ad alzare bandiera bianca. Resistere per riappropriarmi di ciò che mi spetta: una terra strappata ai suoi legittimi proprietari.
In questa situazione non si può essere equidistanti...
Israele ormai c'è e non si può più mettere in discussione il suo diritto di esistere, ma bisognerebbe ricordare come e perchè è nato e, soprattutto, dare al popolo palestinese lo stesso diritto...
Al di là del pappone preconfenzionato dal sig. Claudio Pagliara e colleghi, la storia dimostra che la colpa non è equidistribuita.
L'odio da quelle terre non è impossibile da sradicare, come dice punzy. Prima del 48, Palestinesi ed Ebrei convivevano fianco a fianco, lo avevano fatto per molti secoli e potevano farlo per molti altri.
L'odio semina odio.
Ma bisogna accusare i primi responsabili di questa politica. E chi continua a farlo tutt'ora, attribuendo i giusti pesi e le giuste misure.
400 morti, pardon, 423, contro 4.
Non è la stessa cosa.
E così come ne siamo consapevoli noi, lo sono anche Olmert e la sua ministra.
Che indifferenti strangolano la popolazione di Gaza.
Sub