Domani come tutti sapete è la Festa dei lavoratori . L' origine di questa festa, risale al 1882 anno in cui a New York, si tenne una manifestazione di cavalieri del lavoro i quali 2 anni dopo, riuscirono ad ottenere che avesse cadenza annuale. La scelta definitiva della data invece, risale al 1886 quando a Chicago, nei primi giorni di Maggio, ci fu la rivolta di Haymarket. Questo evento portò ad una repressione da parte della polizia causando parecchie vittime. Dopo questo episodio, l' allora presidente Grover Cleveland ritenne che il primo maggio potesse essere un momento per ricordare quella circostanza. In Europa la festività fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. Con questa breve parentesi, ho inteso ricordare alcuni dei sacrifici che ci consentono di festeggiare questa ricorrenza. Tanto per rinfrescare la memoria di chi, al giorno d' oggi, crede che tutto sia dovuto dando poco valore ad una festa che è il simbolo delle conquiste operaie. Conquiste che purtroppo, stiamo mano a mano perdendo, a causa della crescente indifferenza e dell' accecante individualismo.
Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession...
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e complimenti per aver messo nel blog la canzone dei nomadi Contro! la mia preferita!