Passa ai contenuti principali

25 APRILE

Questa di Italo Calvino a mio avviso, è una delle più belle canzoni sulla resistenza. Avrei potuto mettere Bella Ciao, ma penso che sia giusto conoscere tutto il repertorio che rievoca la resistenza. Ricordando questo momento , che ha cambiato profondamente la nostra storia, voglio esortare tutti gli italiani, ad impegnarsi per portare avanti quegli ideali di giustizia che la resistenza rappresentava. Penso che sia ipocrita e deplorevole, andare a commemorare i morti per la libertà davanti a un monumento, se poi si contribuisce a creare una società che non merita quei sacrifici!

Commenti

Anonimo ha detto…
E' molto bella, hai ragione. Anche io ho preferito non mettere la solita bella ciao. Grazie per gli auguri, compagno. Ricambio.... Sono tempi duri per noi questi, ci vuole sostegno.... grazie del tuo
Anonimo ha detto…
La Resistenza parte prima di tutto da noi stessi.
E' una modalità di pensiero, un modo di vivere che deve portarci a riflettere su ogni piccola cosa, a sottoporla a una critica hegeliana e profonda che ne evidenzi le caratteriste basilari.

Tutto questo non può e non potrà mai andare d'accordo con il pensiero unico oggi dominante e con la concorrente liberalizzazione del pensiero e dell'etica morale.

Ora e sempre,
Resistenza.

Sub
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Grazie Tuya per il tuo sostegno in questo momento dove serve ricostruire.Sub, sono d'accordo con la tua analisi. Mettersi in discussione, mai dare nulla per scontato, e cercare, di arrivare il più vicino possibile alla verità tramite un confronto sincero e leale di opinioni.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession...

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten...

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int...