Girando in Internet trovo questo articolo:
La Russa: «I soldati italiani combattono da un anno: Prodi e i ...
Bertolt Brecht
Quando chi sta in alto parla di pace, la gente comune sa che ci sarà la guerra. Quando chi sta in alto maledice la guerra, le cartoline precetto sono già state compilate.
Si considera la guerra un male da evitare, certo, ma si è ben lontani da considerarla un male assoluto: alla prima occasione, foderata di begli ideali, scendere in battaglia ridiventa velocemente un'opzione realizzabile. La si sceglie, a volte, perfino con una certa fierezza. Una reale, profetica e coraggiosa ambizione alla pace io la vedo soltanto nel lavoro paziente e nascosto di milioni di artigiani che ogni giorno lavorano per suscitare un'altra bellezza e il chiarore di luci limpide che non uccidono. (Alessandro Baricco)
E' vero, sono solo aforismi che trovano il tempo che trovano. Certo è facile ora piangere, edulcorare responsabilità sotto l'egida di un bene comune, un bisogno necessario.
In un discorso fra amici, quelli dove si mette in discussione vita, amori, credenze e sofferenze sono arrivato alla facile conclusione che il mondo in cui viviamo è maledettamente triste. Si muore in mare cercando speranza, si muore al lavoro per una qualche forma di dignità, si muore di fame e sete, si muore in terre lontane, si muore...troppe volte.
Resta il dolore, che il giusto prova per quel male che qualcuno ha introdotto nella realtà, che ormai esiste, indelebile... e quindi già parte di una Storia intrisa di eccessiva crudeltà. Perchè per troppe volte, riusciamo a trovare un significato anche allo sbattere la testa contro il muro.
La Russa: «I soldati italiani combattono da un anno: Prodi e i ...
Bertolt Brecht
Quando chi sta in alto parla di pace, la gente comune sa che ci sarà la guerra. Quando chi sta in alto maledice la guerra, le cartoline precetto sono già state compilate.
Si considera la guerra un male da evitare, certo, ma si è ben lontani da considerarla un male assoluto: alla prima occasione, foderata di begli ideali, scendere in battaglia ridiventa velocemente un'opzione realizzabile. La si sceglie, a volte, perfino con una certa fierezza. Una reale, profetica e coraggiosa ambizione alla pace io la vedo soltanto nel lavoro paziente e nascosto di milioni di artigiani che ogni giorno lavorano per suscitare un'altra bellezza e il chiarore di luci limpide che non uccidono. (Alessandro Baricco)
E' vero, sono solo aforismi che trovano il tempo che trovano. Certo è facile ora piangere, edulcorare responsabilità sotto l'egida di un bene comune, un bisogno necessario.
In un discorso fra amici, quelli dove si mette in discussione vita, amori, credenze e sofferenze sono arrivato alla facile conclusione che il mondo in cui viviamo è maledettamente triste. Si muore in mare cercando speranza, si muore al lavoro per una qualche forma di dignità, si muore di fame e sete, si muore in terre lontane, si muore...troppe volte.
Resta il dolore, che il giusto prova per quel male che qualcuno ha introdotto nella realtà, che ormai esiste, indelebile... e quindi già parte di una Storia intrisa di eccessiva crudeltà. Perchè per troppe volte, riusciamo a trovare un significato anche allo sbattere la testa contro il muro.
Commenti
Turigliatto e Rossi al Senato per un periodo della nostra storia politica erano diventati il "male assoluto" per tutti quanti, soprattutto per gli elettori di centrosinistra.
Oggi tutti fanno a gara a richiedere il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. E a chiederlo sono gli stessi che 2 mesi fa votavano compatti, all'unanimità, per il suo rifinanziamento...
In questo frangente disprezzo più persone come Di Pietro e Bossi che uomini senza scrupoli collaudati come La Russa.
Adesso piangono, solo perchè capiscono che botta può essere questa situazione per il consenso interno.