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IL RUMORE SORDIDO

Ricevo dalla newsletter di LATINO AMERICA il seguente articolo, che ritengo importante per l'imminente futuro.

DDL sicurezza: abrogata la norma che proteggeva il cittadino dagli abusi di un pubblico ufficiale

Con l'approvazione del pacchetto sicurezza Ddl 733 B, la maggioranza che sostiene il Governo Berlusconi, ha volutamente cancellato una norma che garantiva al cittadino di tutelarsi nei casi di sopruso perpetrato da autorità pubbliche. E’ stato abrogato infatti l’art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 14 settembre 1944 che prevedeva che i cittadini sono esenti da sanzioni «quando il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio o pubblico impiegato» abbia causato la reazione dei cittadini «eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni». L’art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288 disponeva, infatti, che non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 337 e all’articolo 339, comma 2, codice penale quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio ovvero il pubblico impiegato abbia dato causa al reato preveduto nell’articolo 337 c.p. eccedendo con atti arbitrari i limiti delle proprie attribuzioni. Quindi se un cittadino si troverà a protestare perché lotta per il proprio posto di lavoro o per rivendicare diritti cancellati e le forze di polizia caricheranno a colpi di manganellate, l’eventuale reazione di un cittadino inerme che vorrà soltanto difendersi da un eventuale aggressione immotivata da parte delle forze dell’ordine, darà luogo inevitabilmente all’arresto e non potrà denunciare di essere stato vittima di un sopruso.
Insomma più manganellate per tutti! Nel codice penale, infatti, alcuni articoli puniscono la resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale con pene che possono arrivare fino a 5 anni di carcere. Grazie all’articolo 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 14 settembre 1944 il cittadino poteva denunciare l’eventuale sopruso che aveva subito. Una norma tutt’altro che desueta, e anzi applicata spessissimo come ad esempio dalla Corte di Cassazione nel 2005 per ritenere arbitrario il fermo per accertamenti e l’ammanettamento di una persona nfondatamente sospettata d’essersi sottratta alla sorveglianza speciale, poi l’ha di nuovo applicata nel 2006, quindi l’ha trattata nel 2008, senza contare che anche la Corte Costituzionale l’ha esaminata ancora nel 2007 nell’ordinanza numero 36.
Un “piccolo dettaglio” che i principali media si sono dimenticati di citare.

Fonte: Italian Spot, 14 settembre 2009-09-15

Commenti

luce ha detto…
Caro Marco,lo sai che 'sta cosa mi fa venire i brividi?
Vabbè, allora bisogna escogitare il modo di aggirare la legge e far diventare quelle manganellate una fiamma di ritorno..
Pensiamoci su, in Italia si possono fare i giochi di prestigio, basta solo un pò di allenamento.
Un abbraccio affettuoso
Gianna ha detto…
Marco bisogna pubblicizzare al massimo questa notizia!!
il Russo ha detto…
Non stiamo mica a parlare di regime da mò a caso d'altronde...
Ne avevo già sentito parlare, ora ne ho conferma.

Ah, conosco un celerino, brav'uomo... che ha detto che tra i celerini ci sono delle teste di c... incredibili. Poi non stupiamoci se hanno il manganello facile.
natalibera ha detto…
Il regime è instaurato !..E noi come rispondiamo? continuiamo a fare le scissioni delle scissioni delle scissioni ......diventiamo sempre più micro e finiamo come topolini, schiacciati dall'elefante......
Franca ha detto…
La nostra è una democrazia sempre più solo apparente...
Leonardo ha detto…
"Quindi se un cittadino si troverà a protestare perché lotta per il proprio posto di lavoro o per rivendicare diritti cancellati e le forze di polizia caricheranno a colpi di manganellate, l’eventuale reazione di un cittadino inerme che vorrà soltanto difendersi da un eventuale aggressione immotivata da parte delle forze dell’ordine"...

Basterebbe questo, no?
Mi ritorna in mente ciò cheavvenne a Genova, alla caserma Diaz...
Toyo Perplesso ha detto…
Argh! Null'altro da aggiungere.

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