Le rivoluzioni nascono dal basso, vero. Però, al di fuori di facili proclami populisti, non ci può essere nessun cambiamento senza cultura, e conseguente comprensione e presa di coscienza della realtà. Tutto il resto, porta a chiusure campaniliste, che non risolvono il problema, diventando esse stesse braccio operante del potere costituito. Tutto il resto... porta a movimenti come direbbe Calvino, dai furori anonimi che non cambiano la Storia, perchè fondati sugli stessi valori che quest'ultima hanno corrotto.
Questo video, racchiude tutta l'involuzione culturale. Il paradosso, è avere ministri della Repubblica dati da un partito, che non si riconoscese nemmeno nell' unità nazionale.
Questo video, racchiude tutta l'involuzione culturale. Il paradosso, è avere ministri della Repubblica dati da un partito, che non si riconoscese nemmeno nell' unità nazionale.
Commenti
ahem, anch'io mi risparmio Borghezio..
Certo , dal basso le rivoluzioni possono essere guidate, nel senso che arrivati alla consapevolezza del disagio e ascquisita la necessaria forza e volontàdi cambiare, come dive Vincenzo, ci deve essere un gruppo elitario che orienti il da farsi.
Io, rispetto a te sono più ottimista: ci sono delle menti umane e sensibili, oltre che brillanti e razionali che potrebbero fare qualcosama secondo me manca solo un solo elemento: l'altruismo, perchè le rivoluzioni si fanno per migliorare gli altri e non noi stessi singolarmente.
Io tengo all Italia e proverò a cambiarla e ad insegnare ai miei bambini che c'è di meglio da fare e si può fare.
Un abbraccio affettuoso consueto