E così ritorno a scrivere con lo stato d'animo abbastanza barcollante. Si oscilla fra una frenesia inconcludente e l'abulia paralizzante. E' un periodo particolare, in cui ti capita di prendere in mano un libro per capire dopo un'ora, che stai leggendo sempre le tre stesse righe. Oppure ti ritrovi coricato sul letto a fissare immobile come un cadavere il soffitto, o affacciato alla finestra con lo sguardo perso su una strada completamente deserta, che proprio come te non ha nulla da dire. Per un po', ho balenato l'idea di chiudere con tutto: il blog, la politica e le varie incazzature utili solo a logorare il mio già eccessivamente sollecitato fegato. Non perchè non ci creda per carità, ma nella vita purtroppo vieni travolto da cose alle quali ti senti veramente impotente, e che sono immensamente più importanti di tutto il resto. Per ora è una navigazione a vista: provo a resistere traendo la forza proprio da quella situazione che fa barcollare ogni mia certezza. E poi, il ruolo della vittima non mi piace.
In questi giorni, ho subito l'intervento al ginocchio. Durante le notti insonni all'ospedale, per fortuna sono state solo due, mentre vedevo trascorrere le ore pregando arrivasse l'alba ho ripensato a tante cose: al mio impegno politico, alla decadenza morale del paese e a cosa voglia dire essere di sinistra o più comunista. Spesse volte mi soffermo su questa cosa: il significato di essere comunista. Vedendo la situazione che mi circonda, a volte sembra che etichettarsi sostituisca la vera natura dell'essere. A forza di autodefinirsi di sinistra, si corre il rischio di diventare qualcosa d'altro senza accorgersene. E' fondamentale questo, perchè prima di pensare a Berlusconi, dobbiamo estirpare il Berlusconi che è presente in ognuno di noi. E' inutile, non penso di far parte di una crociata del bene contro il male: anche in chi si definisce sinistrorso, è sempre necessaria una sana autocritica con un po' di umiltà, e meno presunzione di conseguenza.
Ho anche biasimato però, una classe dirigente che con il suo comportamento, ha tradito tutte le persone che credevano in un cambiamento.
Poi ho pensato con un filo di speranza che le cose cambiano: siamo dinanzi ad una crisi economica strutturale e non ciclica, che rimette in discussione tutto e può porre le condizioni per uscire da questo sistema fondato sulla dittatura finanziaria. Bisogna crederci, senza aver paura del futuro.
Mentre scrivo poi, esce la notizia che la Consulta boccia il "Lodo Alfano".
Il mio grazie qui, non va all'Italia degenerata di oggi, ma a quei padri della Repubblica che con la stesura di quel testo chiamato Costituzione, fantascientifico ancora oggi , hanno permesso il risultato di oggi.
Per loro, per l'esempio di rispetto dei valori repubblicani e democratici di quelle persone, oggi è un dovere andare avanti e crederci.
Le cose possono cambiare, e la Storia non è finita.
In questi giorni, ho subito l'intervento al ginocchio. Durante le notti insonni all'ospedale, per fortuna sono state solo due, mentre vedevo trascorrere le ore pregando arrivasse l'alba ho ripensato a tante cose: al mio impegno politico, alla decadenza morale del paese e a cosa voglia dire essere di sinistra o più comunista. Spesse volte mi soffermo su questa cosa: il significato di essere comunista. Vedendo la situazione che mi circonda, a volte sembra che etichettarsi sostituisca la vera natura dell'essere. A forza di autodefinirsi di sinistra, si corre il rischio di diventare qualcosa d'altro senza accorgersene. E' fondamentale questo, perchè prima di pensare a Berlusconi, dobbiamo estirpare il Berlusconi che è presente in ognuno di noi. E' inutile, non penso di far parte di una crociata del bene contro il male: anche in chi si definisce sinistrorso, è sempre necessaria una sana autocritica con un po' di umiltà, e meno presunzione di conseguenza.
Ho anche biasimato però, una classe dirigente che con il suo comportamento, ha tradito tutte le persone che credevano in un cambiamento.
Poi ho pensato con un filo di speranza che le cose cambiano: siamo dinanzi ad una crisi economica strutturale e non ciclica, che rimette in discussione tutto e può porre le condizioni per uscire da questo sistema fondato sulla dittatura finanziaria. Bisogna crederci, senza aver paura del futuro.
Mentre scrivo poi, esce la notizia che la Consulta boccia il "Lodo Alfano".
Il mio grazie qui, non va all'Italia degenerata di oggi, ma a quei padri della Repubblica che con la stesura di quel testo chiamato Costituzione, fantascientifico ancora oggi , hanno permesso il risultato di oggi.
Per loro, per l'esempio di rispetto dei valori repubblicani e democratici di quelle persone, oggi è un dovere andare avanti e crederci.
Le cose possono cambiare, e la Storia non è finita.
Commenti
Resistere sempre e comunque.
La consulta ha fatto la cosa giusta, ed è stata immediatamente tacciata di "sentenza politica" me ntre la realtà è per fortuna ben altra, e cioè è stato fatto riferimento alla Costituzione.
PUNTO !
Ciao, buona serata e auguri di pronto ristabilimento!
E poi...la rabbia che ho dentro per il suo essere così spregevole con le donne,con le persone,mi spinge si a resistere....quasi ad ogni costo.
un bacio