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AFGHANISTAN

Fate in modo di fare pressioni al vostro governo, perchè diverga dalla politica estera statunitense.
Fate in modo che in Afghanistan, vengano appoggiate le organizzazioni umanitarie che si battono per i diritti umani e non i signori della guerra.
Malalai Joya
Ho aperto l' articolo con questi appelli di Malalai Joya, ex deputata afgana, estromessa dal parlamento per aver denunciato i signori della guerra. Ho avuto la fortuna di incontare questa donna, in un convegno al quale partecipava anche Vittorio Agnoletto, e devo dire, che è stata una grande emozione. Ora con questi appelli, è facile intuire quale sia stata l' utilità della missione nato chiamata da lei, sempre con il termine di occupazione. Ma vi snocciolo alcuni dati di delegazioni dell' Onu:
Kabul: su 50.000 donne circa, il 65% di loro pensa, che l'unica alternativa dopo essere rimasta vedova sia il suicidio.
L' 85% delle donne è vittima di abusi e violenze.
18 milioni di afgani su una popolazione di circa 30, vive con meno di 2 dollari al giorno ed è costretta, dall' estrema povertà, a mangiare erba o vendere i figli per vivere.
90% dell' oppio proviene dall' Afghanistan.
Il parlamento ha votato un ' amnistia, per proteggere quei ministri e parlamentari, colpevoli di crimini contro i diritti umani.
L' 80% del territorio afgano è fuori controllo. Il governo Karzai, non controlla neppure tutta la città di Kabul.
Bene... cosa abbiamo esportato in Afghanistan? La corruzione. Purtroppo la situazione come denunciano i dati è drammatica. Le donne sono ancora sottomesse al punto, da non poter uscire senza un uomo, costrette a matrimoni forzati con uomini tanto più anziani e subire continue violenze lesive per la propria dignità. Ha raccontato di 2 ragazzine di 8 e 14 anni, violentate da 3 uomini e non vado oltre. Gli attacchi suicidi da una media di tre al mese, sono passati 3 a settimana. Pe quanto riguarda la coltivazione di oppio, ha denunciato alcuni membri del parlamento che traggono vantaggio dal narcotraffico. In tutto questo miasma, delegati del governo appoggiato dalle nazioni occidentali, sono artefici di crimini contro l' umanità e, gli aiuti umanitari stanziati per la ricostruzione, nella maggior parte, finiscono nelle mani di persone corrotte. Per il popolo afgano, tutti i soldati nel loro territorio, indipendentemente dalla nazionalità, sono considerati americani. Devo dire, che alla fine dell' assemblea la sensazione che mi provocava un brivido sulla schiena era una gran rabbia . Rabbia per tutta questa ipocrisia che ci circonda. Rabbia, per questi nostri governi, che appoggiano indiscriminatamente una politica di morte e terrore. Termino con un appello. Non pensate che queste cose siano così lontane da noi. Perchè ingiustizia genera ingiustizia. Fino a quando, saranno violati anche i diritti di un solo essere umano, nessuno di noi sarà al sicuro.

Commenti

Damiano Aliprandi ha detto…
Grandissima l'ultima tua frase e spero che abbia colpito nel segno. Non esiste la guerra giusta e vediamo i risultati. Il termine "occupazione" è il più appropriato, e quanto mi duole pensare che quella pseudo sinistra aveva votato il rifinanziamento delle nostre truppe!
Una vergogna vedere che una grande donna come Malalai Joya sia stata estromessa perchè aveva fatto delle giuste denunce. Sarebbe questa la democrazia che abbiamo imposto?


Facciamo la guerra, impoveriamo ancor di più quel paese, le donne subiscono violenze in continuazione. Ci indignamo, e se poi una di loro viene qua per scappare dalle atrocità., noi non le accogliamo. le consideriamo clandestine, le arrestiamo e le rispediamo all'inferno!
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Incarcerato; grazie per aver colto il messaggio che volevo mandare. Da una parte diamo premi per la pace, e dall' altra fomentiamo morte e terrore.
Silvia ha detto…
L'errore iniziale è credere di poter esportare la "democrazia" con "guerre giuste"! Questi pensano che per "portare la democrazia" basta: buttare due bombe, cacciare via (??!) i cattivi, piazzare un "governo democratico" (??!)... e poi è tutta vita! Invece, non capiscono che il vero caos ha avvio DOPO aver buttato le bombe e aver cacciato i cattivi; che il rischio di creare, in seguito, un regime (cosiddetto democratico) corrotto e peggiore di quello precedente è più di un rischio... Ma l'ipocrisia/cecità occidentale porta a farci convincere che con l'intervento armato i problemi in Afghanistan siano, pouf!, spariti all'improvviso! La violenza/sopraffazione/umiliazione quotidiana delle donne è una delle piaghe peggiori del nostro tempo cui non troviamo modo di porre un termine. I dati che riporti sono TERRIBILI e ahimè ben noti... ma chi ha coraggio di denunciare, come ben sappiamo, vene zittito! E la maggioranza della popolazione mondiale non sa, non vuole sapere... o preferisce voltare lo sguardo e fingere d'ignorare. Questa è la nostra vergogna!"...il 65% di loro pensa, che l'unica alternativa dopo essere rimasta vedova sia il suicidio..." chi è dotato di sensibilità e buonsenso si rende conto dell'enormità di questo dato di fatto? Pensare che sia possibile (e addirittura ovvio) questo sistema, vuol dire ammettere che come genere umano abbiamo fallito se accettiamo questa cosa... e in quanto genere umano fallito, beh, meritiamo di scomparire! "L' 80% del territorio afgano è fuori controllo", certo! Ma questo viene negato da coloro che si riempiono la bocca delle loro fatiche per ristabilire l'ordine laggiù e sono loro che hanno il potere! E noi ne siamo i complici! "Per quanto riguarda la coltivazione di oppio, ha denunciato alcuni membri del parlamento che traggono vantaggio dal narcotraffico. In tutto questo miasma, delegati del governo appoggiato dalle nazioni occidentali, sono artefici di crimini contro l' umanità e, gli aiuti umanitari stanziati per la ricostruzione, nella maggior parte, finiscono nelle mani di persone corrotte..." appunto! Ma chi le dice queste cose? Chi getta luce su questa vergogna?

Hai scritto una cosa bellissima, vero: "Fino a quando, saranno violati anche i diritti di un solo essere umano, nessuno di noi sarà al sicuro."; aggiungerei ulteriormente: "Fino a quando i diritti di un solo essere umano saranno violati, tutti noi - in quanto esseri umani - avremo fallito, non potremo essere fieri di noi stessi e definirci "civilizzati"...

***

Grazie per il link al post sulla violenza contro le donne: hai fatto un grande servizio alla causa di ognuna di noi! E' importante sensibilizzare le persone, tutte, su questa aberrazione.

Ciao! ;-)
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Silvia, forse non è un errore involontario, ma una specifica volontà. L' anno scorso durante una rappresentazione riguardo il Darfur ho sentito dire da Gino Strada queste parole: "Tutte le guerre, vengono fatte per espropriare ad un territorio qualcosa. E mai, solo per il suo bene." Infatti, non vedo come si possa fare del bene con le bombe.
Per il link non c'è bisogno di ringraziare. Si chiama solidarietà per una giusta causa. Anche se al giorno d' oggi, la parola solidarietà rischia purtroppo la stessa fine dei Panda.
il Russo ha detto…
Ma se ripenso a quegli imbecilli che nel 2002 dicevano che l'Afghanistan era liberato, le donne avevano buttato i burka e la civiltà occidentale (superiore per qualcuno) aveva risolto tutti i problemi...
Silvia ha detto…
Ahhh, sì, hai ragione (e ha ragione, naturalmente,anche Gino Strada): credere di portare la democrazia con le bombe non è affatto un errore involontario, ma volontarissimo!! Un "errore" di cui sono ben consapevoli! "Tutte le guerre, vengono fatte per espropriare ad un territorio qualcosa. E mai, solo per il suo bene." già questo è lampante, ovvio! Il problema è che la MAGGIOR parte della gente non ha PERCEZIONE di questo! La maggior parte delle persone troppo facilmente manipolate dalla televisone, dalle chiecchiere dei politicanti, dalle facce di plastica di chi ci governa pensano realmente che una guerra possa essere "giusta" per portare democrazia laddove manca! La maggior parte della popolazione mondiale è sottoposta ad una sorta di lavaggio del cervello mediatico che porta a far credere a quello che ci viene propinato dall'alto, senza farci domande, nemmeno una! Questo è il nostro fallimento, ahimè!

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