Con questo post, intendiamo rendere omaggio a Nicola Tommasoli il ragazzo MASSACRATO da 5 giovani neofascisti. Questo episodio, oltre che gettare ogni persona degna di essere chiamata in questo modo, nello sconforto, genera nell' animo un profondo risentimento! Morire a 29 anni per una sigaretta. Tutto questo è accaduto a Verona, la città dei giusti, dei lavoratori. La città di quelle persone, che dall' alto della sua ridicola cultura e superiorità, si sentono in diritto di fare ronde contro il diverso, la città ben integreta in quel Veneto che Galan definisce con uno spot non come Napoli ... Adesso ci sarebbe da fare uno spot all' estero di questo tipo: Non andate in vacanza a Verona, possibili aggressioni da gruppi neofascisti! Vergogna!!!! Vergogna!!! Vergogna!!! E poi smettiamola perpiacere di dire che questo tipo di delinquenti provengono da famiglie per bene. Famiglie che allevano questi, non so come definirli, mostri, sono incapaci di educare. Avere i soldi o una posizione agiata nella società, non vuol dire essere in grado di insegnare i veri valori, e questo a mio avviso ne è un esempio. Inoltre, mi sento anche in dovere di ringraziare quei politici, che ad ogni uscita disseminano odio di qualsiasi tipo, contribuendo, ad instaurare una società sempre più razzista e intollerante. Per ultimo voglio dire, che mi vergogno di essere italiano. Ma soprattutto ritengo aberrante vivere in una pianura padana, che tollera ancora queste vicende. A tutti quelli che definiscono il Nord ricco voglio fare una domanda. E' questa la ricchezza che abbiamo raggiunto? Se per ricchezza si intende questo tipo di società, siamo ben lontani dal mondo civile.
Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession
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