Oggi è domenica e non ho voglia di parlare delle solite cose brutte. Posterò una canzone che ho sempre ascoltato, fin da piccolo, perchè mi da speranza e voglia di reagire a tutto il male ed egoismo che ci circonda.
Siamo il Mondo
Arriva un momento in cui abbiamo bisogno di una chiamata,
quando il mondo deve tornare unito
C’è gente che muore
ed è tempo di aiutare la vita, il più grande regalo del mondo.
Non possiamo andare avanti fingendo di giorno in giorno
che qualcuno, da qualche parte, presto cambi le cose.
Tutti noi siamo parte della grande famiglia di Dio
e, lo sai, in verità l’amore e tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
quindi cominciamo a donare.
E’ una scelta che stiamo facendo,
stiamo salvando le nostre stesse vite,
davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io
Manda loro il tuo cuore
così sapranno che qualcuno vuol loro bene
e le loro vite saranno più forti e libere.
Come Dio ci mostrò, mutando la pietra in pane,
così tutti noi dovremmo dare una mano soccorritrice.
Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
quindi cominciamo a donare.
E’ una scelta che stiamo facendo,
stiamo salvando le nostre stesse vite,
davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io
Quando sei triste e stanco, sembra non ci sia alcuna speranza,
ma, se tu hai fiducia, non possiamo essere sconfitti.
Rendiamoci conto che le cose potranno cambiare solo
quando saremo uniti come una cosa sola.
Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
quindi cominciamo a donare.
E’ una scelta che stiamo facendo,
stiamo salvando le nostre stesse vite,
davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io
Noi siamo il mondo noi siamo la vita. Il mondo non è delle multinazionali, delle banche, dei vari politici sempre più lontani dai bisogni della gente, ma nostro. Dell'italiano che ogni mattina si alza e va a guadagnarsi un pezzo di pane, dell'americano che si vede pignorata la casa, dell'iracheno che vede ogni giorno qualcuno morire per attentati, del filippino che non ha più i soldi per comprare il riso, del sudanese che fa 3 Km per raggiungere un pozzo d'acqua, ecco di chi è il mondo. Arriva il giorno in cui dobbiamo rispondere alla chiamata, iniziando ad assumerci le nostre responsabilità e smettendola di delegare la nostra vita ad altri, per diventare uomini e donne con in mano il nostro futuro. Non dite che è utopia, le cose possono cambiare, lo hanno dimostrato 1 milione di irlandesi tenendo in scacco l'intera Europa delle banche e delle multinazionali. Basta non continuare a credere che qualcuno debba risolvere le cose per noi, basta non avere paura del mondo come invece accade ormai troppo spesso. Il voto delle ultime politiche ne è la dimostrazione, un consenso dato a partiti dalle forti radici locali, caratterizzati da una chiusura a riccio nei confronti del diverso e da tutto ciò che esula dal contesto geografico. Io dico: "Cosa conta tutto ciò quando il tuo ministro dell'economia è a Tokyo per un vertice G8?" Niente, perchè per quanto tu possa averne timore prima o poi il mondo con i suoi problemi, in un modo o nell'altro, arriva, cogliendoci così sempre impreparati. Arriva con il volto dei disperati in cerca delle nostre briciole, con la crisi dei mutui, con il caro petrolio, la crisi alimentare, il riscaldamento globale e ne saremo travolti con o senza paura. Apriamoci al mondo, abituiamoci a sentire come nostri i problemi di chi vive anche a migliaia di Km da noi, ad assumerci le nostre responsabilità come cittadini italiani, ma anche di un mondo sempre più bisognoso di prese di coscienza. Mai come ora l'umanità ha bisogno anche di noi, della nostra voglia di giustizia e libertà.
Commenti
Grazie a te del complimento.