Passa ai contenuti principali

A CHI STRINGIAMO LA MANO?




Ieri sera navigando in internet, sono finito nel sito di Nouriel Roubini. Roubini è stato il primo economista americano, ancora nel 2006, ad avvertire le istituzioni finanziarie che la bolla immobiliare non sarebbe duranta in eterno e al suo scoppio, avrebbe potuto creare una crisi di sistema. E' stato anche il primo ad identificare le perdite nell'arco del miliardo di dollari cifra, poi confermata anche dal fondo monetario internazionale. Guardando nel sito, noto che tra le sue notizie lancia l'allarme per un possibile attacco da parte di Israele, a impianti nucleari iraniani prima della fine dell'aministazione Bush. in questo scritto, racconta del suo incontro con Joschka Fischer, ex ministro degli Affari esteri della Germania, il quale dopo essere stato in Israele per la ricorrenza del 60esimo anniversario spiega, secondo Roubini in modo attendibile, i fattori che porterebbero Israele ad attaccare impianti nucleari iraniani.
In questo suo breve articolo, si limita a cercare le possibili conseguenze che l'eventuale opzione, se venisse confermata, causerebbe in termini di stabilità geopolitiche ed economiche mondiali.

In primo luogo, prima ancora che l'Iran riesca a reagire all'attacco bloccando le esportazioni dal golfo, il petrolio raggiungerebbe velocemente i 200 dollari al barile.
Secondo, l'Iran potrebbe agire militarmente a tale azione ( che sarebbe stata fatta con il tacito consenso degli Stati Uniti, anche contribuendo con supporti logistici) liberando i suoi sostenitori in Iraq contro le truppe statunitensi. Tutto ciò porterebbe al diretto intervento americano.
Terzo, l'Iran potrebbe liberare i suoi sostenitori in Libano e Gaza (Hezbollah e Hamas) in un confronto militare con Israele. Questo scenario comporterebbe una più ampia guerra in Medio Oriente.
Quarto, il governo iraniano ridurrebbe le esportazioni di petrolio, anche con un possibile embargo, la cui conseguenza sarebbe portare il prezzo oltre i 200 dollari al barile, causando il definitivo collasso delle economie a livello planetario.
Quinto una eventuale azione causerebbe ancora più risentimento nei confronti dell'occidente, con la possibilità che si instaurino regimi anti-occidentali.
Sesto, l'amministrazione Bush, bloccata dal rapporto dell'intelligence, che ribadisce l'innocuità del programma iraniano, potrebbe colpire via Israele. Anche in chiave elezioni sarebbe utile. Infatti, con la sicurezza nazionale messa in forte pericolo, i Repubblicani , ricevendo anche il consenso israeliano, avrebbero più possibilità di vincere.
Non è certo che tale scenario si realizzi, ma se accadesse, vorrebbe dire una grave recessione mondiale, e l'aumento di instabilità geopolitica.
Certo, e questo lo aggiungo io, che questa evoluzione sarebbe meritata da questo occidente sempre più ipocrita. Mi dispiace solo, perchè tutto ciò, provocherebbe la morte di persone innocenti.

Commenti

il Russo ha detto…
Lo scenario è apocalittico ma più che logico, l'unica é sperare che Israele non sia accecata da delirio di onnipotenza tale da iniziare una guerra che metterebbe seriamente in pericolo la sua stessa esistenza, poche balle!
luce ha detto…
Ogni giorno facciamo un piccolo passo avanti verso l'autodistruzione, si prospettano scene apocalittiche di ogni tipo se ci fermiamo a riflettere capiamo che saremo noi stessi gli artefici dell'apocalisse.
Gabryella Costa Fdd ha detto…
sono sgomenta,ho letto con calma e riletto,poi mi sono andata a leggere alcuni passi di un libro che spesso ri-controllo.Uno strano libro ,particolare, a cui pochi credono perchè parla di questi scenari ma visti con altri occhi e altre menti.Puo' fare il paio con la serie dei libri gnostici,ma tantè non è da oggi che si descrivono simili scenari e le zone di guerra sono sempre quelle Medio Orientali che coinvolgeranno la popolazione modiale in una guerra nucleare.Lo so che pare strano,un tempo si diceva "Il presidente schiaccia un bottone e tutto finisce in un bagliore nucleare"Non è propio cosi,ma di certo sembra di parlare di fantapolitica , al contrario è un qualcosa che ben presto potrebbe avverarsi.Il presidente Iraniano anche alla Fao(roma)non ha smesso i suoi editti ,non è simpaticissimo,ce l'ha con troppa gente che a lui non garba ma di sicuro Israele pur avendo il diritto ad esistere ed ad esserci non puo' continuare a farlo sulla pelle dei palestinesi.Molti di noi guardano questo problema di convivenza come ad un qualcosa nato dopo la II° GUERRA MONDIALE.ma non è cosi,l'odio fra questi popoli si perde nella notte dei tempi,e anche se per qualche secolo c'e stato un certo clima di pace,l'odio è atavico per poter avere facile dismissione,al contrario penso che le cose peggioreranno ben presto,come scrivi e descrivi.
saluti Gabrybabelle
Fiordaliso ha detto…
La questione mediorientale per me rimane sempre troppo oscura e preoccupante. La cosa sicura è che ci sono poteri che io non capisco e non capirò mai.
Tante persone innocenti continuano a morire per il petrolio e il potere economico di pochi... so solo questo.
Fiordaliso ha detto…
Marco? Posso chiamarti così?
Comunque volevo dirti che ti ho inserito tra i link dei miei amici. Sono ancora pochi perchè è poco che ho iniziato e poi che sono molto esigente!!
Se hai qualcosa in contrario dimmelo!
Ferro e Seta ha detto…
So che quello che hai scritto potrebbe avverarsi, ma da neo papà mi si è stretto il cuore. E il brutto è che non vedo come il singolo possa provare a far qualcosa.
Damiano Aliprandi ha detto…
Io credo che questo non avverrà, non in maniera apocalittica come prospetta questo studioso. Non vi preoccupate che non ci sarà nessuna autodistruzione, non sono così stolti da farlo. Ci sarà semplicemente una guerra silenziosa come sta avvenendo per la Palestina, come sta avvenendo in tutto i paesi del terzo mondo. La globalizzazione economica utilizza diverse bombe, ci sono quelle che esplodono provocando morti all'istante e ci sono le bombe "finanziarie",le più silenziose, e che sono le ricette economiche date dalla Banca Mondiale o dal WTO.

Non credo che Israele attacchi direttamente l'Iran, vediamo come andranno le elezioni in America perchè non penso che Bush si stia preparando per una guerra, secondo me non avrebbe i consensi.
Ovviamente io lo spero, ma mi potrei sbagliare.
Invece io vedo con preoccupazione il Sud America e in particolare il Venezuela, gli USA non vedono di buon occhio questa nazione con Chavez che ha nazionalizzato il petrolio, quello che una volta era in mano alle multinazionali americane...
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Innanzitutto un grazie a tutti voi per aver arricchito il post con i vostri commenti.

Premetto che mi sono limitato a riportare la notizia come era scritta nel sito. Per come la penso io, mi sento più vicino alle posizioni di incarcerato anche se ci troviamo in mano a dei pazzi. Un esempio: stanno studiando come poter sfruttare le riserve di petrolio nell'Artico anche grazie allo scioglimento dei ghiacciai. Quindi figuratevi cosa interessa loro il riscaldamento globale?! La questione Iran è l'ennesima ipocrisia di questo occidente in quanto Bush, in rappresentanza di uno stato che non ha nemmeno ratificato il trattato di non proliferazione nucleare, offre all'India il suo appoggio, e poi lo vieta al governo iraniano. Anch'io mi incazzerei! Il solito due pesi e due misure. Anche perchè i rapporti dell'intelligence lo definiscono innocuo. Detto questo, non sono in grado di dire se lo scenario si realizzerà. FORTUNATAMENTE l'amministrazione americana, oltre essere nel pieno di una crisi economica paragonabile al '29, non gode nemmeno del consenso dei loro cittadini. Anche se per questo basterebbero 5 o 6 mesi di imbambolamento mediatico demonizzando l'Iran come il nemico della civiltà (avanzata?). Forse si limiteranno alle solite sanzioni, e come dice bene incarcerato, useranno come bombe questi trattati economici criminali. Basti pensare che negli anni novanta, grazie alle sanzioni contro l'Iraq, sono morti 500 mila bambini.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Il Russo, mi unisco alla speranza.

Luce, io farò di tutto per non essere l'artefice di tutto ciò.

Gabrybabelle, grazie per la visita e il tuo commento. Penso che, proprio perchè l'odio fra le diverse fazioni è atavico, serve un pò più di coerenza per combatterlo.

Fiordaliso, sono io a ringraziare te per avermi dato l'onore di diventare tuo amico. Chiamami come vuoi non c'è problema, Marco o Alessandro, perchè siamo in due amici a gestire il blog. Due grandi amici che condividendo valori e idee, hanno deciso di fare nel loro piccolo qualcosa.

Ferro e seta, tanto in bocca al lupo per essere diventato neo papà. Noi possiamo fare poco ma anche tanto. Serve fare tanta informazione, ma soprattutto avere uno stile di vita che non favorisca l'espandersi di questo sistema paragonabile a un cancro.

Incarcerato, purtroppo in Venezuela già nel 2002 hanno tentato, per fortuna inutilmente, un golpe. La situazione è difficile anche in Bolivia. Speriamo che il referendum del 10 Agosto se non sbaglio, dia ragione a Morales.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

PER NON ESSERE SOLO CONTRO

Allora, qualcuno è entrato nel blog, commentando, per dire che non basta essere contro ma serve fare proposte concrete per uscire dalla sola utopia. Premesso che per me, difronte ad uno scempio ambientale o altre sciocchezze, passa in secondo piano il colore politico che si rende responsabile di ciò: se è necessario, sempre che esista, vado anche contro la volontà di Dio. Ribadisco ancora una volta, che per troppe volte si ascrive come utopia qualcosa che non si ha il coraggio o la capacità di raggiungere, anche per calmare la propria coscienza. Ma siccome credo che, la vera innovazione non venga dal leccaculismo odierno, faccio le mie proposte per non dimostrarmi sempre e solo contro. Sono nell'utopia, ma utopia non è sinonimo di sbagliato: forse semplicemente siamo noi a non esserne all'altezza. La prima proposta è l'uscita incondizionata da questo modello di sviluppo che fa dell'accumulo infinito di denaro e oggetti, la sua religione portante. E' impensabile pote

Progetto veramente interessante

Volevo portare alla luce un progetto molto interessante creato da un gruppo di ragazzi tosti e che secondo noi meritava di essere visto. Si chiama DEVIANCE PROJECT. Qui sotto uno dei tanti video ma che vi farà riflettere sul loro scopo…….. Buona visione.