Caro Paolo, innanzitutto scusa se ti do del tu. Lo so, sono matto a scrivere ad una persona che non c'è più, ma sappi, che sei una delle poche figure che mi rende ancora orgoglioso di essere italiano. Pensa... nonostante tu sia dell'opposta corrente politica, ti scrivo per chiederti aiuto, perchè tu possa indicarmi una strada che permetta di risvegliare questo popolo caduto nella più profonda immoralità. Si...perchè ormai non è più solo questione di destra o sinistra, qui c'è in ballo la tenuta della democrazia, il rispetto delle istituzioni sempre più latitante in chi le rappresenta e un popolo che ha fatto dell'indifferenza e dell'egoismo il suo cavallo di battaglia. Sai qual è l'ultimo provvedimento del governo? Rendere immuni alla legge le prime quattro cariche dello stato. Ti rendi conto? Pensando a questo, i tempi delle tue lezioni contro la mafia sono lontani anni luce; quando dicevi che non importa se la magistratura accerti o meno il reato, chi rappresenta incarichi pubblici deve essere al di sopra di ogni sospetto. Ricordi? Adesso ci ritroviamo addirittura un premier con 7 reati prescritti, senatori a vita assolti per prescrizione, e l'immunità parlamentare per le cariche più rappresentative. Ma io allora mi chiedo: " Chi te lo ha fatto a fare di donare la tua vita per uno Stato che non vuole cambiare? Chi?" Ricordo dopo la tua morte quel bel striscione sul quale c'era scritto: le tue idee camminano sulle nostre gambe. Le gambe di chi? A distanza di 16 anni dalla tua morte, la mafia è ancora la prima azienda in Italia per fatturato . Oggi leggevo addirittura un articolo, in cui si diceva che solo la Colombia e il Messico sono paragonabili a noi per collisione Stato mafia. Lo so, forse ti scrivo così solo perchè lo sconforto è tanto, perchè sembra non esserci via di uscita ma in realtà ho una profonda ammirazione per il tuo senso di giustizia e il tuo saper essere uomo di stato. Quello che mi dispiace però, è vedere quanto queste persone non meritino quel gesto, quanto ci siamo ridotti a fare schifo. Ora ti lascio ma concludo dicendoti, perchè è una cosa che mi sta molto a cuore essendo il problema principale, che resteresti molto deluso soprattutto dalle persone che compongono l'attuale società. Una società dove l'egoismo, il non rispetto altrui e il disinteresse al bene comune sono ormai all'ordine del giorno.
Quanto ci mancano le persone come te?!
Ciao Paolo. Ciao Giovanni
No Rosaria, non posso perdonare chi, lentamente ma inesorabilmente, sta distruggendo lo Stato in cui vivo.
Commenti
OT: sì, il blog da linkare, se vuoi, è quello dove sei approdato. :)
Io ti linko subito.
E' vero, abbiamo realmente così bisogno di loro. Il vuoto c'è ed è palpabile... eppure i loro valori sanno rimpire quel vuoto, specie grazie a chi ha preso la loro eredità.
Io ricordo assieme a te.
Elena: Grazie a te per essere passata. ti linko subito. Grazie ancora
Il Russo: no, perdonare è impossibile.
gap: Grazie di cuore. Speriamo e facciamo il possibile,per riuscire a cambiare le cose. Anche tu in ogni caso sei prezioso.
Silvia: il nostro compito è unire tutti coloro che non riescono più a vivere in questo sistema. La sua mancanza è tanta, ma dobbiamo essere noi ad impossessarci del nostro futuro. Solo uniti possiamo riuscirci. Grazie per le tue parole.
Gabry: Lo so, ma non possiamo fare altro che provare a lottare. Tanto, in ogni caso ne pagheremo le conseguenze... Pinochet avrebbe meritato certo un' altra sorte. Grazie per le tue parole gabry. Ciao
Un abbraccio!
Dal libro "Lettere dei condannati a morte della resistenza italiana"
(una a caso)
Regina Coeli, 16 gennaio 1944
Cara adorata madre,
non avrei mai creduto di darti tanto dolore, ma il destino ha voluto così, quindi ti chiedo perdono a te come pure ai miei cari fratelli, sorelle e amici. Mamma cara, tu sola mi comprendi e sostieni questo terribile momento e non mi resta che dirti addio e farti auguri per una vita migliore della mia. Auguro pure che la nuova Italia sia più forte, degna e libera per le nuove generazioni. Mi sento veramente un italiano, contento di andare alla morte invocando la tua benedizione.Ti bacio e vi bacio tutti il vostro
Romolo
P.S. L'orologio l'ho consegnato al reverendo padre che te lo darà personalmente, parlandoti ancora di me. Per il portafoglio contenente L.2200, si trova sempre a Via Tasso presso il comando, dove andrai a ritirarlo.
Ecco, per tutta questa infinita fila di morti, nel loro nome, lottiamo ancora.
Luz
Io non dimentico. Io non faccio finta di non vedere. Anch'io non perdono...