Quasi 7 milioni gli stupri di cui 74mila nel 2006.
Il 6,6% sotto i 16 anni
Oltre il 90% non denuncia i soprusi. Pollastrini: "E' un dramma rimosso"
Tre donne su 10 hanno subito violenza Indagine Istat: più di 14 milioni le vittime
Il 36,9% ha subito violenza psicologica da parte del partner
Molto frequenti anche i comportamenti persecutori
Tre donne su 10 hanno subito violenza
Indagine Istat: più di 14 milioni le vittime " ROMA - Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni. Inquieta il quadro che emerge dalla prima indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne realizzata dall'Istat, su commissione del Ministero dei diritti e delle pari opportunità. L'indagine, presentata oggi a Palazzo Chigi dal ministro Barbara Pollastrini, è stata realizzata su un campione di donne di età compresa fra i 16 e i 70 anni. Dai dati raccolti emerge che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia). Un milione e centomila hanno subito 'stalking', cioè comportamenti persecutori. Solo negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%). Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner. Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche. Questi però spesso non vengono percepiti come tali. Solo il 18,2% è consapevole che quello che ha subito è un reato, mentre il 44% lo giudica semplicemente 'qualcosa di sbagliato' e ben il 36% solo 'qualcosa che è accadutò.
Tra tutte le violenze fisiche rilevate è frequente l'essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati (56,7%), l'essere minacciata di essere colpita (85,2%), schiaffeggiata, presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%). Tra la violenza sessuale, la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%), il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%). La violenza psicologica è stata subita da 7.134.000 donne, il 43,2% con partner attuale. Di queste, 3.477.000 l'hanno subita spesso o sempre (21,1%). Questo tipo di violenza si esprime con l'isolamento o il tentativo isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%), le intimidazioni (7,8%). "I dati confermano che nella fascia di età 16-50 anni, le donne muoiono più per violenza che per malattia o incidenti stradali. La violenza sulle donne è un dramma rimosso", ha commentato il ministro dei diritti e delle pari opportunità, Barbara Pollastrini, chiedendo al parlamento di "discutere in tempi rapidi" la proposta di legge del governo sulla violenza alle donne che, fra l'altro, affronta il tema delle minacce continuative e persecutorie. "Siamo aperti al dialogo per migliorare il testo - ha precisato la Pollastrini sottolineando la gravità del fenomeno sulla base dei risultati dell'indagine - ma di questa legge c'è bisogno". Oggi è stato presentato anche uno spot tv nell'ambito della Campagna antiviolenza del ministero. Lo slogan, "La violenza sulle donne non ha più scuse", invita a chiamare il numero verde 1522 per chi è soggetto o testimone di violenza. Protagonista dello spot una giovane donna con un viso livido che giustifica questo incidente a causa del lancio di un tappo di spumante.
Fonte Repubblica
Una società così, non me ne frega niente di che colore politico sia: fa pietà!
Donna si impicca dopo violenza
Torino,suicidio dopo sei anni da stupro
Erano trascorsi sei anni da quel giorno in cui aveva subito una violenza sessuale. Ma non aveva mai dimenticato quell'incubo. Così, Valentina, 29 anni, si è impiccata al soppalco del monolocale, a Torino, in cui viveva da tre mesi. A scoprire il corpo sono stati i genitori che erano andati a trovarla, non sentendola da qualche giorno. La giovane, che si stava per laureare, era stata stuprata in centro a Milano. La madre: "E' morta due volte"La giovane non ha lasciato alcun biglietto di addio. Ma i genitori hanno subito capito tutto. La ragazza si stava laureando in neuropsichiatria e sembrava che gli studi le avessero occupato i pensieri ed in parte rimosso l'incubo di sei anni prima. Ma la depressione, negli ultimi tempi, l'aveva rimessa a terra. Valentina non riusciva a dimenticare quella notte in cui venne stuprata da tre balordi nel quartiere Brera. Era assieme ad un ragazzo: fecero violenza anche su di lui. Non servirono né gli arresti né le condanne di quei tre per riportare Valentina alla serenità. Tutto era finito quella notte, nonostante gli sforzi per gli studi, nonostante la speranza di uscirne, di ripartire. I vicini di casa e i commercianti della zona si dicono increduli. Sembrava una ragazza serena, come tante. Ma dietro l'apparente calma si celava l'inferno. "Mia figlia è morta due volte""Ho visto morire mia figlia due volte: la prima, quando hanno abusato di lei, quella maledetta sera di giugno di sei anni fa. La seconda stamattina quando si è tolta la vita perche' neanche la psicoterapia l'aveva salvata dal senso di vuoto per non avere più un'anima e un corpo suo". Lo ha dichiarato in un colloquio con il quotidiano La Stampa Bruna, madre di Valentina. "E' giusto che la gente sappia cosa vuol dire aver subito una violenza sessuale - continua la madre di Valentina - perché non sono solo lacrime e botte, quello purtroppo è solo l'inizio. Poi c'è tutto il resto, che è ancora peggio. Per Valentina, ma anche per noi che le vogliamo bene, è stata una tortura. 'Mamma, sai cos'é che mi sconvolge di più?', mi domandava. 'E' che quelli non mi hanno neanche chiesto scusa, non sembrano pentiti' ". "Pensi che ai suoi aguzzini non augurava neppure il carcere - conclude Bruna - perché, mi diceva mia figlia, 'la prigione non li aiuterà a rendersi conto della brutalità che hanno commesso. Hanno bisogno di un percorso interiore per rendersi conto del male che mi hanno fatto'".
Fonte TGCOM
'Mamma, sai cos'é che mi sconvolge di più?', mi domandava. 'E' che quelli non mi hanno neanche chiesto scusa, non sembrano pentiti' ". "Pensi che ai suoi aguzzini non augurava neppure il carcere - conclude Bruna - perché, mi diceva mia figlia, 'la prigione non li aiuterà a rendersi conto della brutalità che hanno commesso.
Scusa per questa società creata da maschi: per il profitto predicano la proprietà privata, e poi ti hanno rubato l'anima.
Austria, reclusa in cantina 24 anni
Violentata dal padre, ha avuto 7 figli
La casa ad Amstetten dove la donna è rimasta segretata 24 anni
VIENNA - Ritorna alla luce dopo un sequestro lungo 24 anni. Nel 1984 suo padre l'aveva segregata nella cantina di casa ad Amstetten, in Austria, a 120 chilometri da Vienna. Da allora, nessuno aveva saputo più nulla di lei, della sua reclusione, delle violenze sessuali cui veniva sottoposta, dei bambini nati dalla relazione incestuosa. L'orrore è emerso quasi per caso, dopo il ricovero in ospedale di una delle ragazze nate durante il sequestro. Arrestato il padre-nonno, oggi 73enne. Sua figlia, che ha compiuto 42 anni, e i sei nipoti, sono stati affidati a una equipe di psicologi.
Fonte Repubblica
Questo è un padre? Cosa c'entra l'etnia, la nazionalità, la religione in tutto questo?
"...Ma ho scoperto con il tempo
E diventando un po' più dura
Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
Quando è solo ha più paura..."
Mia Martini
Quanto hai ragione: la maggior parte è forte con i deboli... e cala i pantaloni con i forti.
Voglio dire a chi non è in grado di indignarsi nemmeno difronte a questo tipo di cose, strumentalizzandole a fini politici, che queste vicende imporrebbero almeno il silenzio, l' intelligenza nell'ammettere che se la società fa così pena, è principalmente colpa dell'uomo inteso come maschio.
PER CHI NON VUOLE VEDERE, PER CHI NON SA CHIEDERE SCUSA, PER CHI CREDE CHE ESSERE UOMO, SIGNIFICHI POTER POSSEDERE TUTTO.
SAPPIATE CHE L'UOMO E' UN'ALTRA COSA.
Il 6,6% sotto i 16 anni
Oltre il 90% non denuncia i soprusi. Pollastrini: "E' un dramma rimosso"
Tre donne su 10 hanno subito violenza Indagine Istat: più di 14 milioni le vittime
Il 36,9% ha subito violenza psicologica da parte del partner
Molto frequenti anche i comportamenti persecutori
Tre donne su 10 hanno subito violenza
Indagine Istat: più di 14 milioni le vittime " ROMA - Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni. Inquieta il quadro che emerge dalla prima indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne realizzata dall'Istat, su commissione del Ministero dei diritti e delle pari opportunità. L'indagine, presentata oggi a Palazzo Chigi dal ministro Barbara Pollastrini, è stata realizzata su un campione di donne di età compresa fra i 16 e i 70 anni. Dai dati raccolti emerge che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia). Un milione e centomila hanno subito 'stalking', cioè comportamenti persecutori. Solo negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%). Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner. Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche. Questi però spesso non vengono percepiti come tali. Solo il 18,2% è consapevole che quello che ha subito è un reato, mentre il 44% lo giudica semplicemente 'qualcosa di sbagliato' e ben il 36% solo 'qualcosa che è accadutò.
Tra tutte le violenze fisiche rilevate è frequente l'essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati (56,7%), l'essere minacciata di essere colpita (85,2%), schiaffeggiata, presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%). Tra la violenza sessuale, la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%), il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%). La violenza psicologica è stata subita da 7.134.000 donne, il 43,2% con partner attuale. Di queste, 3.477.000 l'hanno subita spesso o sempre (21,1%). Questo tipo di violenza si esprime con l'isolamento o il tentativo isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%), le intimidazioni (7,8%). "I dati confermano che nella fascia di età 16-50 anni, le donne muoiono più per violenza che per malattia o incidenti stradali. La violenza sulle donne è un dramma rimosso", ha commentato il ministro dei diritti e delle pari opportunità, Barbara Pollastrini, chiedendo al parlamento di "discutere in tempi rapidi" la proposta di legge del governo sulla violenza alle donne che, fra l'altro, affronta il tema delle minacce continuative e persecutorie. "Siamo aperti al dialogo per migliorare il testo - ha precisato la Pollastrini sottolineando la gravità del fenomeno sulla base dei risultati dell'indagine - ma di questa legge c'è bisogno". Oggi è stato presentato anche uno spot tv nell'ambito della Campagna antiviolenza del ministero. Lo slogan, "La violenza sulle donne non ha più scuse", invita a chiamare il numero verde 1522 per chi è soggetto o testimone di violenza. Protagonista dello spot una giovane donna con un viso livido che giustifica questo incidente a causa del lancio di un tappo di spumante.
Fonte Repubblica
Una società così, non me ne frega niente di che colore politico sia: fa pietà!
Donna si impicca dopo violenza
Torino,suicidio dopo sei anni da stupro
Erano trascorsi sei anni da quel giorno in cui aveva subito una violenza sessuale. Ma non aveva mai dimenticato quell'incubo. Così, Valentina, 29 anni, si è impiccata al soppalco del monolocale, a Torino, in cui viveva da tre mesi. A scoprire il corpo sono stati i genitori che erano andati a trovarla, non sentendola da qualche giorno. La giovane, che si stava per laureare, era stata stuprata in centro a Milano. La madre: "E' morta due volte"La giovane non ha lasciato alcun biglietto di addio. Ma i genitori hanno subito capito tutto. La ragazza si stava laureando in neuropsichiatria e sembrava che gli studi le avessero occupato i pensieri ed in parte rimosso l'incubo di sei anni prima. Ma la depressione, negli ultimi tempi, l'aveva rimessa a terra. Valentina non riusciva a dimenticare quella notte in cui venne stuprata da tre balordi nel quartiere Brera. Era assieme ad un ragazzo: fecero violenza anche su di lui. Non servirono né gli arresti né le condanne di quei tre per riportare Valentina alla serenità. Tutto era finito quella notte, nonostante gli sforzi per gli studi, nonostante la speranza di uscirne, di ripartire. I vicini di casa e i commercianti della zona si dicono increduli. Sembrava una ragazza serena, come tante. Ma dietro l'apparente calma si celava l'inferno. "Mia figlia è morta due volte""Ho visto morire mia figlia due volte: la prima, quando hanno abusato di lei, quella maledetta sera di giugno di sei anni fa. La seconda stamattina quando si è tolta la vita perche' neanche la psicoterapia l'aveva salvata dal senso di vuoto per non avere più un'anima e un corpo suo". Lo ha dichiarato in un colloquio con il quotidiano La Stampa Bruna, madre di Valentina. "E' giusto che la gente sappia cosa vuol dire aver subito una violenza sessuale - continua la madre di Valentina - perché non sono solo lacrime e botte, quello purtroppo è solo l'inizio. Poi c'è tutto il resto, che è ancora peggio. Per Valentina, ma anche per noi che le vogliamo bene, è stata una tortura. 'Mamma, sai cos'é che mi sconvolge di più?', mi domandava. 'E' che quelli non mi hanno neanche chiesto scusa, non sembrano pentiti' ". "Pensi che ai suoi aguzzini non augurava neppure il carcere - conclude Bruna - perché, mi diceva mia figlia, 'la prigione non li aiuterà a rendersi conto della brutalità che hanno commesso. Hanno bisogno di un percorso interiore per rendersi conto del male che mi hanno fatto'".
Fonte TGCOM
'Mamma, sai cos'é che mi sconvolge di più?', mi domandava. 'E' che quelli non mi hanno neanche chiesto scusa, non sembrano pentiti' ". "Pensi che ai suoi aguzzini non augurava neppure il carcere - conclude Bruna - perché, mi diceva mia figlia, 'la prigione non li aiuterà a rendersi conto della brutalità che hanno commesso.
Scusa per questa società creata da maschi: per il profitto predicano la proprietà privata, e poi ti hanno rubato l'anima.
Austria, reclusa in cantina 24 anni
Violentata dal padre, ha avuto 7 figli
La casa ad Amstetten dove la donna è rimasta segretata 24 anni
VIENNA - Ritorna alla luce dopo un sequestro lungo 24 anni. Nel 1984 suo padre l'aveva segregata nella cantina di casa ad Amstetten, in Austria, a 120 chilometri da Vienna. Da allora, nessuno aveva saputo più nulla di lei, della sua reclusione, delle violenze sessuali cui veniva sottoposta, dei bambini nati dalla relazione incestuosa. L'orrore è emerso quasi per caso, dopo il ricovero in ospedale di una delle ragazze nate durante il sequestro. Arrestato il padre-nonno, oggi 73enne. Sua figlia, che ha compiuto 42 anni, e i sei nipoti, sono stati affidati a una equipe di psicologi.
Fonte Repubblica
Questo è un padre? Cosa c'entra l'etnia, la nazionalità, la religione in tutto questo?
"...Ma ho scoperto con il tempo
E diventando un po' più dura
Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
Quando è solo ha più paura..."
Mia Martini
Quanto hai ragione: la maggior parte è forte con i deboli... e cala i pantaloni con i forti.
Voglio dire a chi non è in grado di indignarsi nemmeno difronte a questo tipo di cose, strumentalizzandole a fini politici, che queste vicende imporrebbero almeno il silenzio, l' intelligenza nell'ammettere che se la società fa così pena, è principalmente colpa dell'uomo inteso come maschio.
PER CHI NON VUOLE VEDERE, PER CHI NON SA CHIEDERE SCUSA, PER CHI CREDE CHE ESSERE UOMO, SIGNIFICHI POTER POSSEDERE TUTTO.
SAPPIATE CHE L'UOMO E' UN'ALTRA COSA.
Commenti
bè grazie per questo post è per uomini come te che le mie speranze di una vita dignitosa per una donna un giorno sia possibile.
Su l'argomento ho già detto.
Un saluto a tutti
Gap
Enormemente schifato!
Passa da me per vedere di che si tratta ;-)
GRAZIE PER AVER FATTO QUESTO POST, GRAZIE PER LA TUA SENSIBILITA', GRAZIE PER IL TUO IMPEGNO A CONDURRE QUESTO MONDO VERSO UNA DIREZIONE MIGLIORE, GRAZIE SEMPLICEMENTE PER QUELLO CHE SEI!!!
***
Per ultimo, grazie da parte mia...
Emanuela: si non abbassiamo la guardia.
Il ricciolo: è un piacere averti qui. ciao amico.
Gap: riposati pure per oggi.
Alfa e incarcerato: Vi siete risposti da soli.
Silvia: troppo gentile come sempre. Per tutte quelle donne cui accenni tu, purtroppo questo mio post serve a ben poco. Mi piacerebnbe poter fare molto di più....
Grazie a te.
Perciò GRAZIE!
***
Quello che dice il russo è purtroppo tragicamente vero...