COMUNICATO STAMPA
In palese disprezzo di ogni diritto umano, civile e contro ogni legge internazionale, ho trascorso le ultime sei ore rinchiuso con Andrew in una lurida toilette piena di pulci e parassiti e in cui non era presente alcuna fonte di acqua potabile. Questo il trattamento ricevuto per aver annunciato l’inizio di uno sciopero della fame per chiedere il dissequestro dei pescherecci palestinesi rubati ai pescatori palestinesi al largo di Gaza in acque palestinesi al momento del nostro rapimento da parte dei soldati israeliani.Ci hanno requisito i telefoni cellulari consegnatici ieri dal nostro avvocato ma, cosa ancor più grave, in flagrante violazione dellel eggi internazionali, ci è stato impedito qualsiasi contatto con i nostri legali e con il nostro consolato che io ed Andrew abbiamo richiesto più volte a gran voce.Per denunciare gli incresciosi avvenimenti delle ultime ore ho dovuto sospendere il mio sciopero della fame in modo da farmi restituire il mio telefono e poter trasmettere questa denuncia. Da quello che ho udito prima che ci separassero, Andrew continuerà a restare in quella cella assolutamente fuori dagli standard di ogni convenzione in tema di detenzione e rispetto dei diritti umani finchè a sua volta non sospenderà il digiuno.Più che come una punizione la mia detenzione di oggi e l’attuale di Andrew possono essere inquadrate come una vera e propria tortura. E’ più che verosimile che anche Darlene,che continua a digiunare come Andrew, stia subendo lo stesso disumano trattamento. Mi accingo ora a denunciare il gravissimo episodio al consolato italiano in seguito a quello scozzese e a quello statunitense.E’ importante tenersi aggiornati costantemente sulle condizioni psicofisiche dei nostri compagni. Domani dovrò ricorrere alle cure mediche per le decine punture di insetti e parassiti che ogni notte mi assalgono lasciando piaghe su tutto il mio corpo.
VittorioArrigoni,
sequestrato nel carcere israeliano di Ramle.
21 Novembre 2008 Ore 18.00
In palese disprezzo di ogni diritto umano, civile e contro ogni legge internazionale, ho trascorso le ultime sei ore rinchiuso con Andrew in una lurida toilette piena di pulci e parassiti e in cui non era presente alcuna fonte di acqua potabile. Questo il trattamento ricevuto per aver annunciato l’inizio di uno sciopero della fame per chiedere il dissequestro dei pescherecci palestinesi rubati ai pescatori palestinesi al largo di Gaza in acque palestinesi al momento del nostro rapimento da parte dei soldati israeliani.Ci hanno requisito i telefoni cellulari consegnatici ieri dal nostro avvocato ma, cosa ancor più grave, in flagrante violazione dellel eggi internazionali, ci è stato impedito qualsiasi contatto con i nostri legali e con il nostro consolato che io ed Andrew abbiamo richiesto più volte a gran voce.Per denunciare gli incresciosi avvenimenti delle ultime ore ho dovuto sospendere il mio sciopero della fame in modo da farmi restituire il mio telefono e poter trasmettere questa denuncia. Da quello che ho udito prima che ci separassero, Andrew continuerà a restare in quella cella assolutamente fuori dagli standard di ogni convenzione in tema di detenzione e rispetto dei diritti umani finchè a sua volta non sospenderà il digiuno.Più che come una punizione la mia detenzione di oggi e l’attuale di Andrew possono essere inquadrate come una vera e propria tortura. E’ più che verosimile che anche Darlene,che continua a digiunare come Andrew, stia subendo lo stesso disumano trattamento. Mi accingo ora a denunciare il gravissimo episodio al consolato italiano in seguito a quello scozzese e a quello statunitense.E’ importante tenersi aggiornati costantemente sulle condizioni psicofisiche dei nostri compagni. Domani dovrò ricorrere alle cure mediche per le decine punture di insetti e parassiti che ogni notte mi assalgono lasciando piaghe su tutto il mio corpo.
VittorioArrigoni,
sequestrato nel carcere israeliano di Ramle.
21 Novembre 2008 Ore 18.00
Commenti
La vita ha davvero poco valore!
E leggi internazionali servono a poco poi nei fatti!
(questo è ciò che sappiamo....di qllo che non sappiamo non ne parliamo...ma c'è!)
Insomma, si ha notizia, credo che tutto questo circoli un po' dappertutto... ed è come se nulla fosse! Come se fosse una cosa normale essere trattati in quel modo. E nessuno fa niente.
Che mondo degenerato...
:*-(
Quanto ad Amnesty, onestamente non ne ho idea. Vuoi che provi a sentire gli amici di Vik? O direttamente Free Gaza (se riesco)?
Grazie.
solo per dirti che ho risposto.
ps per quanto riguarda il tuo post... hai ragione, tutto in barba alle leggi che pur ci sono...ma che l'uomo è capace di fottersene.
grazie anche da parte mia per i tuoi aggiornamenti.
Io Ci sono anche se spesso per lovoro ho enormi difficoltà a risponderti nell'immediato...ma ci sono...
ps ti ho risposto dal mare.
Elsa
D'accordo che le forze militari israeliane ci hanno abituati a dovere a concepire la detenzione come una vera e propria tortura quotidiana. Basti pensare alle decine di prigionieri palestinesi che ogni anno perdono la vita in quelle condizioni disumane...
Spero che la questione si risolva il prima possibile. Naturalmente la mobilitazione e l'informazione collettiva può contribuire molto ad accelerare una velocizzazione della cosa.
Certo è che l'informazione cosiddetta "istituzionale" (tv e quotidiani nazionali) in genere non sta dando un grosso aiuto in tal senso.
E' decisamente un milione di volte più efficace il lavoro che stai facendo tu, aggiornando continuamente sulla questione.
Restiamo con gli occhi aperti e le orecchie in ascolto...
buon weekend
Ciao,buona fine settimana!
Un abbraccio