ROMA, 22 NOV - La crisi finanziaria durerà ancora un anno e "il peggio deve ancora venire". Lo ha detto il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, secondo quanto riporta un quotidiano svizzero ripreso dalla Bloomberg. Il Fmi prevede crescita negativa per i maggiori paesi industrializzati per il 2009, una ripresa nel 2010 e un ritorno alla normalità nel 2011.(ANSA).
Quando sento queste esternazioni, la domanda che più mi sorge spontanea è il perchè alla fine istituzioni che ci hanno condotto nel bel mezzo di una crisi che possiamo benissimo definire di portata epocale, debbano poter impunemente continuare a dispensare ricette sul come uscire dal disastro creato. Qualche mese fa, proprio il FMI dichiarava che l'ammontare delle perdite sarebbe stato attorno ai 945 mila miliardi di dollari, ora si prevede siano circa 2 mila miliardi di dollari. Continuano a rassicurarci dicendoci di avere fiducia, e paradossalmente tutto ciò non fa altro che creare maggior preoccupazione in me. Durante questo anno, siamo stati bombardati da menzogne, ascoltando loro sembrava che la crisi fosse risolvibile con alcuni accorgimenti economici, eppure ora ci ritroviamo a scoprire che il peggio deve ancora arrivare.
Io non mi fido, e ora che il lavoro inizia veramente a scarseggiare, credo proprio che farò il contrario di ciò che viene indottrinato dai media.
Quando sento queste esternazioni, la domanda che più mi sorge spontanea è il perchè alla fine istituzioni che ci hanno condotto nel bel mezzo di una crisi che possiamo benissimo definire di portata epocale, debbano poter impunemente continuare a dispensare ricette sul come uscire dal disastro creato. Qualche mese fa, proprio il FMI dichiarava che l'ammontare delle perdite sarebbe stato attorno ai 945 mila miliardi di dollari, ora si prevede siano circa 2 mila miliardi di dollari. Continuano a rassicurarci dicendoci di avere fiducia, e paradossalmente tutto ciò non fa altro che creare maggior preoccupazione in me. Durante questo anno, siamo stati bombardati da menzogne, ascoltando loro sembrava che la crisi fosse risolvibile con alcuni accorgimenti economici, eppure ora ci ritroviamo a scoprire che il peggio deve ancora arrivare.
Io non mi fido, e ora che il lavoro inizia veramente a scarseggiare, credo proprio che farò il contrario di ciò che viene indottrinato dai media.
Commenti
buon inizio settimana
p.s. il caffè con TDF è stato più interessante del previsto... ;-)
Più che il recupero aspettiamo il sereno trapasso...
Cambiamento o morte. E' questa la scelta davanti alla quale stiamo per arrivare.
Lasciare al suo posto uno così ,cosa significa?
Che si vogliono persone che non vedano troppo.
Pensa che ancora non hanno preso misure serie contro lo "short selling" speculativo!
Stanno esuberando 51.000 lavoratori a Citybank ma per ora non hanno ancora abbassato di un dollaro i benefit ai manager del gruppo.
Potremmo raccontare altre decine di esempi,ma la sostanza è che siamo giustamente allarmati da Berlusconi,ma nel globo terrestre c'è lo stesso andazzo e pochi se ne accorgono,ciao.
E’ un nostro dovere civico oltre che un nostro preciso interesse spendere il più possibile. Per questo tutti i lavoratori precari che non si vedranno rinnovare i contratti per effetto della crisi non adducano scuse fantasiose per evitare di spendere i soldi subito perché pensavano di, stringendo un po la cinghia, ripartirseli nei mesi successivi.
Il paradosso è evidente, ci stiamo autoimpiccando per un sistema economico malato alla fonte. Mentre in altri paesi europei il lavoro veniva flessibilizzato supportando una fisiologica precarietà con adeguati ammortizzatori sociali in Italia grazie anche a compiacenti politiche dei governi di centrosinistra (leggasi Treu) il lavoro veniva solo ed esclusivamente precarizzato non tessendo quella rete di ammortizzatori sociali che forse oggi avrebbero permesso qualche spesa in più.
Capitalismo becero e avvinghiato alle logiche del potere politico quello italiano incapace di andare al di la del proprio tornaconto giornaliero. Ne abbiamo la controprova nelle relazioni sindacali e nelle posizioni a livello Europeo in materia ambientale.
La crisi non può pagarla e risolverla solo una fetta della società italiana signor presidente. Dica alla signora Marcegaglia di spendere di più. Magari iniziando un piano di ammodernamento degli impianti industriali non a norme dal punto di vista ambientale con le normative europee. Forse potrebbero esserci degli incentivi anche per la ricerca per comprendere la ricaduta in termini ambientali e nella ricerca ci sono molti precari. Forse acquisirebbero commesse primarie aziende di ingegneria garantendo lavoro ai propri dipendenti e magari ci sarebbe pure una ricaduta sulle tante ditte e figure di un indotto sempre presente.
Si, così mi piace, non sono solo protestatorio o lamentoso, spendili questi maledetti soldi che hai accumulato in questi anni. Come si può comprendere qualche possibilità di uscire dalla crisi ci può essere.