Passa ai contenuti principali

CI RIUSCIREMO?

Questo, è un periodo a mio parere caratterizzato da una situazione kafkiana: siamo sull'orlo del baratro, apparentemente impossibilitati a reagire e pure tutto sembra "normale". Notizie preoccupanti si susseguono, e nonostante ciò perseveriamo nella stessa direzione come un treno lanciato a folle velocità il quale destino sembra ormai certo. Devo ammettere, forse con un pizzico di masochismo, che è anche piacevole veder realizzarsi ciò che andavo professando più di un anno fa nella più completa indifferenza o sarcasmo generale. Quanto fiato, quanta passione e impegno dedicato ai sordi, ai ciechi e a coloro che fuori dai normali binari sono esseri disorientati, quasi increduli difronte a realtà disegnate da un forte senso critico al quale non sono mai stati abituati. Parlavo di crisi, di inevitabile riduzione della propensione al debito, di necessario calo dei consumi con conseguente cambiamento di stile di vita nella più totale apatia. Anzi...qualche volta persino deriso perchè "alla televisione non ne hanno mai parlato". Ed io come un martello pneumatico a snocciolare dati, a fare esempi anche riferiti a situazioni empiriche contro tutto e tutti.Quello che mi preoccupa della situazione che va delineandosi, non è la crisi in se, ma la quasi totale incoscienza di quale sia la principale causa di tutto ciò. Se il giocattolo dovesse rompersi, tipo Argentina, riusciremo a trovare un minimo di bandolo della matassa o saremo al tutti contro tutti? Riusciremo a comprendere quale è stata la principale causa che ci ha fatto arrivare a quel punto? A mio avviso il risveglio, sempre se ci sarà, sarà drammatico perchè molti di noi non hanno alternative: nati in questo sistema, bombardati da messaggi in favore dello stesso, non vivono nella realtà ma vagheggiano con brandelli di essa. Lo dimostra il fatto che parlandoci, tendono ad evitarti, a non provare nemmeno a fare lo sforzo di pensare qualcosa di diverso; cosa che adesso è più che mai fondamentale. Purtroppo o per fortuna, con queste persone dobbiamo confrontarci... cercando attraverso il dialogo, senza partire da verità assolute, un cammino che possa farci uscire da questo dedalo creato da uomini.
Questo video è uno scorcio del film " La dignità degli ultimi". Racconta la crisi argentina e le inevitabili a volte drammatiche conseguenze sulla popolazione. Pubblico questo tratto di video, perchè oltre spiegare chi sono i saccheggiatori del mondo, dimostra quanto può valere essere uniti nella battaglia. E poi, all'inizio ci ricorda cosa siamo stati.

Commenti

Damiano Aliprandi ha detto…
Scusami ma adesso come adesso se avverrà il collasso, ho paura che saremo tutti contro tutti. Sono anni che ci hanno abituati a vivere a discapito degli altri, forse non sarà più come prima che dopo una guerra, una crisi, una catastrofe, la gente si rigenera e riscopre i valori di fratellanza(in questo caso universale), uguaglianza, senso di collettività.
Non ci sarà nessun dopoguerra che ci cambierà.

Scusami per il mio pessimismo, ma dovremmo cambiare prima della crisi.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Non devi scusarti incarcerato, penso tu abbia purtroppo ragione.
Grazie.
Gianna ha detto…
Pur condividendo il commento realista de l'incarcerato,voglio ancora sperare in una "luce",anche se fioca.
Anonimo ha detto…
L'incarcerato ha ragione,riscoprire i valori della fratellanza non sarà facile,l'istinto animalesco dell'uomo ha fatto si che diventasse egoista,ma la speranza di un cambiamento deve pure continuare ad esistere in noi.
Grazie per questo post.
aria
Punzy ha detto…
Io spero, invece.
Se non ci cambiano i momenti di difficolta', siamo segnati. E basta
Marte ha detto…
I segni ci sono tutti: molti ns simili perderanno completamente la dignità di essere umani.
Tocca a noi renderci "avanguardia" di un diverso modo di affrontare la crisi che avanza.
Rouge ha detto…
Su con la vita: il simbolo dell'Italia è lo Stellone, no? La sfanghiamo pure stavolta (e spero non sia della serie "le ultime parole famose" :))
Fiordaliso ha detto…
Mi vergogno a dirlo ma forse questo è l'unico modo che c'abbiamo per liberarci di Berlusconi e di quelli come lui... E allora il futuro mi appare più roseo.
Silvia ha detto…
La consapevolezza di aver sempre saputo come sarebbe andata, la consapevolezza di aver avuto ragione è dura dinanzi al baratro attuale, è vero. Mi auguro, però, che si riesca a imparare qualcosa da tutto ciò... e a FARE qualcosa, soprattutto.
Pipoca ha detto…
Ciao
anch'io mi unisco al coro dei preoccupati rispetto al 'tutti contro tutti'. In effetti pare che sia così.
Nella mia risposta al mio ultimo post ho espresso perplessità circa la creazione di un sistema (sia lavorativo, in quel caso, che sociale in questo) in cui vale la 'legge della giungla' e della 'sopravvivenza'.

Tra le persone devo dire che spesso trovo molta solidarietà, ma purtroppo anche tanto egoismo.

Per quanto mi riguarda il cambio di paradigma è epocale: l'essere forti, i sopravvissuti, ha assunto significati opposti a quelli di prima. Oggi forte non è più la persona onesta e solidale, oggi il forte è colui che riesce ad accaparrarsi beni materiali a discapito degli altri. Il forte è colui che picchia e che uccide, l'intollerante.
Del resto l'esempio che abbiamo dalle 'alte sfere'(se così vogliamo chiamarle) è quello per cui vale di più la lesione dei diritti altrui che il dovere di onestà verso noi stessi e gli altri.

E tutto ciò grazie all'orrore mediatico...

Triste, molto triste, quasi disperata direi.

Un saluto affettuoso
calendula ha detto…
un'economista europeo 2 anni fa aveva preannunciato che l'Italia si stava avviando ad una crisi simile a quella argentina degli anni passati... mi sa che aveva ragione...
Lucia Cirillo ha detto…
Non so se ce la faremo (propenderei per il no...ferma restando la situazione attuale), ma la sfida mi pare estremamente interessante. Come mai prima d'ora.
Anonimo ha detto…
Sarà che piove, inizia a far freddino, che marx è morto, dio pure e io non mi sento tanto bene. Detta la cazzata vieniamo al dunque. Questa mattina sono tornato a postare ed ho scelto una serie di notizia importanti e di, mi ripeto, cazzate. Cazzate che, guarda caso, si ritrovano nei post di Fiordaliso, del Russo e di altri ancora. O tutti siamo scesi dal letto con il piede sbagliato o veramente la situazione è arrivata al punto di non ritorno. Concordo con chi ha detto che ci sbraneremo come belve affamate. Leggendo i commenti mi sono venuti in mente un paio di libri di fantascienza??? e il fumetto Nathan Never. Attrezziamoci allora e sul con il morale.
nespolina ha detto…
sorpresa per te sul mio blog ;)
Anonimo ha detto…
Il fatto è che i nostri cervelli son annebbiati. Prima della ricerca della fratellanza dovremmo reimparare la parola "fratello"
il Russo ha detto…
Riuscirci o non riuscirci a comprendere tutto ciò, interessante ma io rilancio, riusciremo mai a DISFARCI di tutto ciò?
Perchè berlusconi sarà un coglione, ma quando dice che questo tipo di governo continuerà quantomeno per tre lustri, non credo ci vada tanto tanto lontano...
Anticlericale89 ha detto…
Non temere SoL!!
Se il giocattolo dovesse rompersi tipo Argentina,se non peggio,il che è molto probabile,il nostro governo di turno chiede "consiglio" allo staterello attiguo,e poi vedi che la crisi passa e la libertà e la democrazia se ne vanno a p*****e.

Tristezza l'Italia apatica de XX secolo.
Pellescura ha detto…
Speriamo sia solo pessimismo.
Non sentirsi inadatti ma denunciare chi ci colpisce.

Ma purtroppo ho in parte anch'io nel cuore il pessimismo dell'Incarcerato

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int