Passa ai contenuti principali

EDUARDO GALEANO

La cosa incredibile di questo nostro mondo, è che le macchine comandano gli uomini e i pazzi comandano i ciechi.

La salute mentale è uno stato transitorio, che non prelude a nulla di buono.

Eduardo Galeano

Qui a Mantova, è tempo di festival della letteratura, una rassegna annuale che fortunatamente sembra riscuotere sempre più successo. Ieri sera, ho partecipato alla presentazione del libro di Eduardo Galeano, scrittore e giornalista uruguaiano. Il titolo è:" Espejo" in italiano specchio e uscirà nelle librerie il 21 Ottobre. Devo dire che in questa Italia da Lucignolo, Grande Fatello e aspiranti veline, trovarsi difronte questo grande scrittore un po' di soddisfazione la offre. Gli argomentati trattati sono stati molteplici: le elezioni americane, si è parlato di donne ai tempi in cui venivano considerate innaturali alla politica, razzismi, la fame nel mondo, la questione latinoamericana, le guerre ma soprattutto l'importanza di mantenere quella facoltà di dissentire senza la quale tutto muore. Muore... perchè il male di questo nostro tempo si può considerare l'oblio, la gente infatti dimentica troppo spesso e troppo in fretta. Se prendiamo in esame il ventesimo secolo, è partito con grandi aspettative ma è stato macchiato anche nella sua conclusione da troppo spargimento di sangue. Purtroppo, facendo i conti con la realtà , bisogna ammettere che anche il secolo corrente è iniziato nei peggiori dei modi. Il bello di questo personaggio a mio avviso, è che in queste due ore di incontro è riuscito a parlare di avvenimenti anche tragici, sempre riuscendo a condirli con quel pizzico di ironia mai offensivo o irrispettoso. Parlando di razzismi, ho provato un po' di vergogna per le politiche del governo tra l'altro bacchettate da lui in modo sarcastico dicendo che in fondo, siccome l'umanità è nata in Africa, siamo tutti immigrati. Si è discusso di emarginati, ha raccontato di quella vicenda accaduta nel '44 quando in una notte 2897 gitani, donne, bambini, uomini, divennero fumo nelle camere a gas di Auschwitz. Ha parlato dei media, la cui informazione molte volte stride con la realtà, dell'indottrinamento indotto che porta molte persone alle urne a fare la scelta sbagliata ( in questo caso bacchettati americani e italiani, perchè sbagliare una volta è lecito, ma la seconda, terza o quarta vuol dire che è il popolo ad essere malato). E poi dell' imperialismo, di tutte quelle parole che finiscono con "ismo" come il male da debellare per raggiungere un mondo dove la parola pace, non sia usata per sterminare popoli. Perchè la razza umana, è molto più bella di come ce la descrivono.

E stasera, si replica con Serge Latouche , perchè per uno schiavo forzato come me, la cultura è fondamentale.

Commenti

Blog di prova ha detto…
Ho l'impressione che questo libro lo comprero' grazie della segnalazione...
Franca ha detto…
Me l'ha segnalato anche mia figlia che è un'appassionata di queste iniziative.
Lei se le fa tutte: questa di Mantova, il Festival della Mente di Sarzana, il Festival della filosofia di Modena, e così via...
Marte ha detto…
A volte ci dimentichiamo della bellezza insita nel genere umano. Purtroppo troppo spesso si perde dentro cicli distruttivi. Ma per fortuna esiste una riserva considerevole di spiriti votati alla creazione e all'impegno. La vera pazienza si esercita nella ricerca di buoni esempi, capaci di fornire strumenti utili per le ns più intime riflessioni.

Un abbraccio
Pipoca ha detto…
Eduardo Galeano andrebbe riscoperto, anche per i suoi vecchi di battaglia, sempre istruttivi, ed i suoi studi sull'america latina.
calendula ha detto…
Non conoscevo quedto autore... cercherò qualcosa. Grazie per l'informazione, buona serata.
Lucia Cirillo ha detto…
Noooo avete avuto pure Latouche!!!! Il mio mito assoluto quando leggo di decrescita felice. Lo sai, le mie due destinazioni lombarde sarebbero con tutta probabilità Mantova o Como...a questo punto non posso che augurarmi di capitare nella tua città se questo è il livello delle iniziative che mettete in piedi (oltre che per te, naturalmente :)). Un caro saluto mio fortunatissimo amico
Evviva Eduardo Galeano!
articolo21 ha detto…
Approfondirò la conoscenza. trovo interesse.
Matteo ha detto…
Grazie per la segnalazione, il libro sembra davvero interessante.
Purtroppo, per l'ennesima volta, ho perso e sto perdendo il Festival di Mantova... è tanto che voglio venirci ma anche quest'anno è saltato...
C'erano un sacco di cose interessanti, tra cui Pedro Lemebel a presentare il suo ultimo libro! Uff...
Anonimo ha detto…
Caro Marco, grazie della segnalazione.Sono una divoratrice di libri ( quando lavoro e figli me lo consentono ) e apprezzo tantissimo gli autori latino americani: hanno il calore e il colore di quelle terre oltre anche ad un grande senso di Umanità ( nel bene e nel male) più appassionato, rispetto a noi europei freddi e conquistatori.
Poi noi italiani,lasciamo perdere va, è dai tempi di Dante che siamo banderuole :" non Donna di provincia ma bordello" diceva il Sommo Poeta, figurati come siamo inguaiati!!
Me no male che almeno qualcuno ( come te e il resto della comitiva) cambia la media nazionale!
Ps complimenti alla tua città: io sono di Bari e non abbiamo questo tipo di iniziative ed è un peccato.
Buon fine settimana e un abbraccio e bacio connesso.
Beato te che sei così vicino per assistere a questi eventi.

PS: chissà magari un giorno ci sarò anch'io come ospite a quel festival... magari :-)))
Silvia ha detto…
Grazie per la segnalazione, caro: prendo nota!

***

Faccio eco agli auspici di Daniele: voglio venire anch'io al festival in questione... come autrice....

;-))

PS: magari di ritorno da Stoccolma... che ne dici, caro??!!

;-)
Gatta bastarda ha detto…
uffa e io non ho tempo di venire a mantova...sigh...
il Russo ha detto…
Vedi la fortuna di abitare a Mantova? La città é già di per sè un gioiellino, in più ogni anno ti becchi un popò di manifestazione del genere!
Gianna ha detto…
Russo potremmo andarci insieme e conosceremmo pure marco. Che bello sarebbe !
luce ha detto…
Iniziativa davvero interessante qui da noi di culturale c'è veramente poco e quel che c'è è poco pubblicizzato, certe volte vorrei poter organizzare (attraverso la Consulta giovanile) anche qui, qualche iniziativa del genere ma questo paesino è strano, la gente infingarda e tutto difficile da realizzare.
Anonimo ha detto…
la solita propaganda bolscevica. tutte le scuse sono buone per dare addosso al miglior governo della storia della repubblica.
riri ha detto…
Ciao Marco,la tua città oltre ad essere bella offre molto..
Una persona come te è sempre libera.
Sinceramente.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Lucia: la cosa mi farebbe solo piacere.
Un caro saluto.

Daniele: io te lo auguro con tutto il cuore. Sarei sicuaramente li in prima fila a guardarti.

Silvia: anche per te, te lo auguro con tutto il cuore. E poi, una volta di ritorno da Stoccolma non pot4ranno non invitarti.

Ciao un caro saluto.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int