Passa ai contenuti principali

LIBERTA' DI INFORMAZIONE

*Sostieni Carlo Ruta - una donazione per la libertà d'informazione*

Qualche tempo fa Carlo Ruta scrisse una lettera nella quale mi chiedeva per il suo sito un parere sulla vicenda Spampinato. Io - che non sono un esperto- non ne sapevo molto, e il poco che sapevo lo avevo letto (distrattamente,lo ammetto senza remore) proprio nel sito gestito da Carlo. Ebbi una reazione simile a quella che provai la prima volta che qualcuno mi raccontò la storia di Peppino Impastato: com'è possibile che in Italia non conosciamo, a livello collettivo, storie come quella di Spampinato?

Se qualcosa conosciamo è solo grazie al lavoro di persone come Carlo Ruta, che si accollano la responsabilità di intraprendere una strada faticosa, a volte pericolosa, che a volte - come nel caso di Carlo, appunto - ha dei risvolti impensabili: ad esempio, una condanna per "stampa clandestina" per aver gestito un blog che un Tribunale ha ritenuto assimilabile ad un giornale cartaceo per la periodicità degli aggiornamenti. La condanna è avvenuta perché il blog non è registrato come testata giornalistica.

A questo punto mi chiedo quanti dei siti e dei blog che gestiamo dovrebbero essere chiusi per lo stesso motivo? Quella di Carlo è una vicenda che colpisce tutti noi: quelli che hanno il desiderio e la curiosità di conoscere la storia del nostro paese, quelli che vorrebbero fare informazione ma sono inesorabilmente fuori dal giro degli "intoccabili".

Per questo motivo Cuntrastamu vi propone di effettuare una donazione per
sostenere le spese processuali di questo e di altri undici processi che Carlo sta subendo, per sentire "nostra" una battaglia che si gioca sul piano del diritto all'informazione in rete.

Raramente Cuntrastamu ha chiesto a chi legge il sito di tirare fuori dei soldi, tutto quello che facciamo cerchiamo di farlo gratuitamente. Ma nel caso di Carlo Ruta - come accadde nel caso di Casablanca, il giornale antimafioso pubblicato per qualche tempo a Catania da Riccardo Orioles - un impegno ve lo chiediamo. Facciamone una questione collettiva e la retorica di quando si dice "è rimasto isolato, lo Stato era assente, ecc." lasciamolaa gli altri. Coraggio!

*Enrico Natoli**Associazione Cuntrastamu*

*Nel sito cuntrastamu.org:*

Commenti

Anticlericale89 ha detto…
Cercherò di collaborare,anche se non credo di poter fare molto.
Avevo detto che avrei cercato di sostenere anche altre iniziative,ma purtroppo questo periodo è abbastanza nero,e a mia madre non posso chiedere niente perchè stà già comprando i libri di scuola(che costano quanto costano e cambiano ogni anno....la Gelmini si occupasse di questo).

Comunque appena posso prometto che mi darò da fare :):):)

Mi serve solo un pò di tempo in più.

P.S. :SoL,non è che sapresti consigliarmi un sito che spiega bene e oggettivamente gli articoli della Costituzione?è da ieri che discuto con un tizio sul lodo Alfano,e nn ne riusciamo a venire a capo,perchè interpretiamo ognuno in modo diverso gli art.68 e 96.
Anonimo ha detto…
Questi continui attacchi alla libertà di parola sono insulsi e figli di questa politica fascista che ormai viene abbracciata da sempre più persone. Spero la cosa si risolva presto e bene, perchè per diritto costiutuzionale il blog è una forma di pensiero libero garantito dalla costituzione.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

Siamo in guerra?!

Siamo in guerra senza che nessuno lo dica, una guerra senza armi, una guerra silenziosa ma che urla di dolore. I veri complici sono i giornali e telegiornali tutti in mano al potere… Nessuno parla e denuncia come se fossimo bloccati da qualcosa di invisibile che non ci permette di capire realmente la situazione. Chi lo fa è condannato per eresia, è etichettato come complottista e adesso anche come negazionista la nuova parola a cui i media hanno dato potere per distruggere le persone che pongono domande o semplici quesiti per comprendere il loro futuro ma soprattutto il loro torbido presente. No non si può chiedere o porre domande, no devi accettare sempre e comunque tutto quello che ti impongono perché solo loro hanno il potere e le verità. Se questa non è dittatura spiegatemi cosa lo è, siamo stati rinchiusi in casa per tre mesi per un virus che non ha fatto più morti della scorsa influenza ma anzi attraverso protocolli sbagliati hanno mandato in tilt appositamente le terapie inten

PRESA DI COSCIENZA

Devo ammettere che stasera, è una di quelle sere in cui scrivo un po' per consolarmi, e un po' per sfogare l'amarezza del vivere in una società impazzita. Detto questo, io penso che come popolo italiano abbiamo 2 momenti storici dei quali essere orgogliosi: il Risorgimento dal quale è nata la Nazione, e la Resistenza dalla quale è nata la Costituzione. Ebbene... siamo stati in grado di oltraggiare entrambi i ricordi. Il sacrificio degli uomini che hanno lottato per il Risorgimento è morto con la Lega, con la parola terroni usata con diprezzo, con il movimento per l'autonomia, con la mafia, con i rifiuti a Napoli arrivati dal Nord, con le forti disuguaglianze tra Nord e Sud e con l'incapacità a distanza di 150 anni di sentirci un' unica Nazione al di fuori del capitale. Siamo il paese degli stereotipi: i siciliani sono tutti mafiosi, i napoletani sono tutti sporchi o camorristi, al Nord hanno tutti voglia di lavorare, il Nord è il motore dell'economia e int