Passa ai contenuti principali

APPELLO

Oggi non sono in vena di parlare molto, ma dedico questo post alle morti sul lavoro.
Non pensate che sia una cosa che non vi riguardi perchè il pericolo è dietro l'angolo, davvero, fidatevi, più vicino di quanto si possa immaginare.
Per fortuna, a tutto il resto, sono stato ancora in grado di anteporre la mia integrità fisica.

Commenti

SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Quando un secondo diventa eternità.
Damiano Aliprandi ha detto…
Quante morti bianche, quante stragi che avvengono. Non si può morire per poco più di mille euro al mese. Altri ancora per molto di meno...
elena ha detto…
... e adesso si muore anche a scuola. Ma dobbiamo essere ottimisti! Anche quelle morti "tirano su" il PIL... cha angoscia!
Anonimo ha detto…
Mi associo Marco.
Anonimo ha detto…
Già ora si muore anche a scuola...
riri ha detto…
Ciao Marco,è difficile anche dire buona giornata,perchè ogni maledetto giorno ce n'è una nuova!!
Spero che non mi cada un vaso in testa,mentre stendo il bucato,altrimenti,non so come la chiamerebbero:morte in casa?sul balcone?una casalinga distratta?chissà.C'è da aver paura anche di parlare,ma il bavaglio non ce lo metteranno mai!!!!
Un abbraccio e grazie.
pansy ha detto…
Io l' ho interpetato cosi il tuo post:
E' vero si muore sul posto del lavoro. Fisicamente, se ne sente parlare molto e sempre di più. Ma sul posto di lavoro si può morire anche psicologicamente.
Sono due cose differenti. Lo so. Ma a me fanno male entrambi.

In entrambi i casi mi si rattrista il cuore a sapere che LAVORANDO si possa perdere la Vita è inconcepibile. Non possiamo accettare questo.

Si lavora per guadagnarsi da vivere, si lavora per pagarsi l' affitto, per mangiare, per poter permettere un istruzione ai propri figli e per ..
per molte molte ragioni.

Visto che si passa la maggior parte di tempo sul posto di lavoro, è importante e UN DIRITTO avere sicurezza. Sicurezza non nel senso che ci mettano poliziotti accanto, ma parlo di TUTELA.
Tra tutela e sicurezza credo ci sia un abisso. Almeno per come la interpreto io.

..Se vogliamo andare oltre, morire sul posto di lavoro, morire a scuola, etc.
Credo sia terribile SEMPRE che una persona rischi la propria Vita.

Eppure pare che non ci si ferma nemmeno davanti a queste notizie.
1 minuto di silenzio...
E poi?
Sai che cosa penso di questo minuto di silenzio??
Un bel niente.
AGIRE. BATTERSI. LOTTARE.
"Siamo" diventati dei codardi, pigri, egoisti e viziati e non ci importa più degli altri, ma solo di noi stessi.

Dove andremmo a finire?

Marco...tu e come molte persone(perchè ci sono ancora e non perdiamo la speranza!!) possiamo fare qualcosa.
Se non lo facciamo NOI, chi lo deve fare?

I Dirirri Umani per cosa sono stati scritti?
Silvia ha detto…
E' la Vergogna del nostro Paese e ci riguarda TUTTI. Drammaticamente tutti...

:*-(
Anonimo ha detto…
A proposito di morti bianche... Qui a Castiglione c'è stato il crollo della facciata di una palazzina in ristrutturazione giusto 1/2 ore fa circa... Pare ci siano 2 morti tra gli operai.. ovviamente sono voci e ancora nulla di confermato... E spero vivamente che tal conferma non arrivi mai... :-(
E' orribile tutto ciò... Daniela
Punzy ha detto…
Si, diciamo che ormai nel nostro paese si muore a cazzo un po' dappertutto: a scuola, al lavoro, sulle strisce pedonali..se leggessi queste statistiche da turista, in italia non ci metterei mai piede
Franca ha detto…
La strage infinita...
Gap ha detto…
Caro Marco,
abbiamo già toccato l'argomento diverse volte, ed è triste vedere che non è cambiato nulla e nulla cambierà in tempi brevi e nemmeno cambierà mai. L'accumulo non si ferma davanti all'interesse del singolo lavoratore. La produzione deve comunque andare avanti, ed è talmente vero che anche il mondo dello spettacolo ha mutuato il concetto con il famoso slogan "The show must go on", la prima volta che sentii questa frase fu in occasione di una canzonissima quando Gianni Morandi cantò lo stesso a poche ore dalla morte di sua figlia appena nata.
Comunque è in libreria da pochi giorni il libro di Gianni Pagliarini e Paolo Repetto "Uno ogni sette ore - Perché di lavoro si muore" edito dalla Datanews al prezzo di 13€.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Ciao Daniela, grazie per il triste commento che verificherò.
Gap: grazie per avermi segnalato il libro
Anonimo ha detto…
Ciao Marco...
ho appena sentito un collega che è sul posto... Una buona notizia non ci sono morti ma solo 2 feriti Adesso il magistrato sta controllando l'edificio nel frattempo hanno evaquato diverse famiglie... Daniela.
SCHIAVI O LIBERI ha detto…
Almeno due i feriti,si teme un disperso
Due operai sono rimasti feriti nel crollo della facciata di una palazzina in ristrutturazione a Castiglione delle Stiviere (Mantova). Sul posto è in corso un intervento del 118. I due stavano lavorando sull'impalcatura della facciata: uno è stato trasportato con elisoccorso a Brescia, l'altro all'ospedale di Mantova. Sono in corso controlli tra le macerie perché, secondo alcuni passanti, ci sarebbe un'altra persona coinvolta nel crollo.

Io ho trovato questo Daniela.
articolo21 ha detto…
La tragedia più grande di questa nazione.
Pupottina ha detto…
ciao
la fisicità è importante...
quando la si ha si è scioccamente certi di non poterla perdere... e di ogni cosa pensiamo sempre che possa capitare ad altri...

buon giovedì... anche se hai poca voglia di parlare... ma il tuo essere sintetico accentua il senso delle tue parole
Leonardo ha detto…
Si continua a chiamarle "morti bianche", ma di bianco non hanno proprio niente.

Ciao,buona serata.

Post popolari in questo blog

CHI CONOSCE AMA, VEDE, OSSERVA...

Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva ... La maggiore conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore ... Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell'uva. Paracelso Queste parole mi fanno riflettere sul periodo in cui viviamo. Forse perchè penso seriamente, che uno dei problemi della nostra società, sia l' ignoranza che sfocia in una banale superficialità. Guardandomi attorno, noto quanto i media siano riusciti nel compito, di farci credere informati quando in realtà la disinformazione dilaga. Noto quanto le persone siano sempre meno propense a riflettere e a fare una sana autocritica. Mi rendo conto, quanto siamo sempre più incapaci per fragilità, o mancanza di tempo, a gestire i rapporti umani. Quello che voglio dire con queste parole, è quanto sia importante la conoscenza, la riflession

PER NON ESSERE SOLO CONTRO

Allora, qualcuno è entrato nel blog, commentando, per dire che non basta essere contro ma serve fare proposte concrete per uscire dalla sola utopia. Premesso che per me, difronte ad uno scempio ambientale o altre sciocchezze, passa in secondo piano il colore politico che si rende responsabile di ciò: se è necessario, sempre che esista, vado anche contro la volontà di Dio. Ribadisco ancora una volta, che per troppe volte si ascrive come utopia qualcosa che non si ha il coraggio o la capacità di raggiungere, anche per calmare la propria coscienza. Ma siccome credo che, la vera innovazione non venga dal leccaculismo odierno, faccio le mie proposte per non dimostrarmi sempre e solo contro. Sono nell'utopia, ma utopia non è sinonimo di sbagliato: forse semplicemente siamo noi a non esserne all'altezza. La prima proposta è l'uscita incondizionata da questo modello di sviluppo che fa dell'accumulo infinito di denaro e oggetti, la sua religione portante. E' impensabile pote

Progetto veramente interessante

Volevo portare alla luce un progetto molto interessante creato da un gruppo di ragazzi tosti e che secondo noi meritava di essere visto. Si chiama DEVIANCE PROJECT. Qui sotto uno dei tanti video ma che vi farà riflettere sul loro scopo…….. Buona visione.