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GIOVANI E FUTURO

Oggi, la sensazione che più mi pervade, è la rabbia. Aprire gli occhi ogni giorno risulta sempre più difficile, la realtà che si presenta è sconcertante, davvero. Vivere in una società che rema nella direzione opposta a dove vorresti andare, sembra impregnare la vita di un senso di impotenza. Ogni cosa, dinnanzi alla massa che si accoda silenziosamente e acriticamente, sembra inutile, il cambiamento il sogno che rasenta la mattia, la speranza un lamento soffocato dalla realtà. Provi ad aggrapparti a qualcosa che riesca a tenerti a galla, che non ti faccia cader preda dei tentacoli della rassegnazione, perchè il problema non è solo fare per cambiare ma anche resistere per non essere cambiati. Questo sistema "uccide" silenziosamente, giorno dopo giorno rendendo la vita monotona, ripetitiva e con mille problemi che tolgono la possibilità di pensare che ci possa essere un'alternativa. E qui, inizi a spegnere la voglia di vivere e lottare, cadi in frasi tipo "è sempre stata così" pur sapendo che è una scusante alla smarrita capacità di reagire, in quel processo in cui la mente anche inconsciamente si adopera per proteggerci da una situazione che non piace. Infatti, molti, non sono nemmeno in grado di guardare in faccia realtà. Cè già chi afferma che la società, cosiddetta occidentale, non soccomberà per i vari flussi migratori, ma perchè non ha saputo dare un futuro di speranza ai propri giovani. E una struttura, incapace di valorizzare la ricchezza maggiore che possiede non ha futuro. Per questo, credo sia necesssario più che mai continuare ad urlare il proprio dissenso.

Commenti

Gabryella Costa Fdd ha detto…
conosco il sito di signoraggio da a almeno 4 anni e so' delle liti che ebbe a suo tempo anche con Grillo,(non gli dava retta allora)ma scrive di cose piu che giuste e oggi se ne vedono gli effetti
(per chi non l'ha ascoltato ma oscurato)

Marco ho appena lasciato questo mess ad un'amica del web bloggher
Jo la mente persa -->
http://lamentepersa.blogspot.com/

certo andrei anch'io volentieri a mettere tenda a casa Marcegaglia
ma NON per una notte beninteso sia chiaro se vuoi passo a prenderti e
andiamo insieme è vicino di casa di Marco(schiavi o liberi)cosi
passiamo a trovarlo,eh,eh,eh,

magari andiamo tutti in carovana a magiare bere, dormire, in casa di famiglie come quelle li


notte marco gabrybabelle
Andrea De Luca ha detto…
anche io sono arrabiato...
sul blog c'è un post molto interessante
ciao
Leonardo ha detto…
Ciao marco,è tutto agghiacciante quanto vero.
Guai a stare zitti,si fa solo il loro gioco,cioè quello di spadroneggiare.
Rouge ha detto…
"Oggi, la sensazione che più mi pervade, è la rabbia".
Siamo minimo in due.
Ciao libero.
Damiano Aliprandi ha detto…
Invece non è stata sempre così, chi dice questo non conosce nulla.
Silvia ha detto…
Mi è sembrato di leggere le mie sensazioni...I miei pensieri...

I Carmina Burana sempre favolosi!

Bel post :)

Buona giornata Marco...
Pupottina ha detto…
ciao Marco.
condivido pienamente le tue idee
ci rovinano e noi sembra che stiamo a guardare...
speriamo di riuscire a cambiare le cose...
articolo21 ha detto…
Purtroppo oggi assistiamo ad un appiattimento della mantalità e della cultura verso il basso, verso la rassegnazione. C'è un rabbia interiore che pervade tutti singolarmente, ma non ha modo di esprimersi collettivamente. Per questo il futuro ci appare buio. Perchè l'abitudine alla fine della speranza ha preso il sopravvento sull'ottimismo.
Conosco il problema del signoraggio, problema serio nonostante anche gente come Travaglio lo neghi e lo consideri una buffonata internettiana...
Anonimo ha detto…
Sì guai a tacere... La rabbia deve trasformarsi in energia per continuare a lottare, Giulia
Crocco1830 ha detto…
Sembra che troppi siano rassegnati a vivere questo mondo e non riescano a scorgere la necessità di uno diverso.
Le coscienze sono assopite e la solidarietà di classe svanita.
Esiste una via d'uscita? La risposta non è semplice. Ma intanto è condizione necessaria, ma non sufficiente, fare ripartire forte il conflitto sociale.
NADIA ha detto…
hola sono un pò costernata!!!
devo riflettere!!!
un abbraccio!!!
il Russo ha detto…
La Società cambia, lo si è visto anche ieri fra gli studenti della Sapienza a Roma, molto poco politicizzati ma non per questo poco ideologicizzati. Sembra un paradosso, non lo è.
Anonimo ha detto…
Dobbiamo continuare a farci sentire,
coraggio!
ciao,
aria
Silvia ha detto…
Che dire?? Il futuro a noi giovani ce l'hanno tolto... e noi siamo talmente attoniti da non riuscire a reagire in alcun modo. Vorremmo rimanere aggrappati a quel lontano futuro con le unghie e con i denti... ma lo scoramento è grande e lavora intensamente per farci fallire. Per questo dovremmo acquisire maggior consapevolezza per tirarci fuori da tale giogo e riprenderci il nostro futuro...

Prima che il sistema ci faccia fuori definitivamente...

Seppur qualcuno possa obiettare che "è sempre stata così" ... beh, sarebbe opportuno ricordare che questa non è una giustificazione: non è la sua tradizione o longevità nel tempo che la rende una pratica giusta/giustificabile...

Anzi...

***

Ciao, caro!!! E' andato tutto bene...

;-))
Unknown ha detto…
Ciao caro amico Schiavi o liberi certo bisogna continuare ad esprimere dissenso e a lottare a denti stretti. Di questi tempi la vita è una sfida e con la politica di mafiosi corrotti, fascisti e xenofobi, ignoranti e leccaculi, non si prospettano né rose né fiori per il nostro futuro. Fanculo….
bradipa ribelle ha detto…
è tutto ciò che mi spinge ancora a lottare
Franca ha detto…
"...Ogni cosa, dinnanzi alla massa che si accoda silenziosamente e acriticamente, sembra inutile..."

300.000 l'11 ottobre, 300.000 il 17: non tutta la massa si accoda acriticamente...

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