Come detto, ho partecipato all'incontro riguardo la scuola. Ormai, da più parti, emerge che la situazione è drammatica, per cui bisogna iniziare a creare una controffensiva. Si è parlato di tagli, circa 8 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, di una riduzione di personale che può arrivare a circa 140 mila unità. Attualmente infatti, nella scuola ci sono impegnati circa 800 mila docenti, le prospettive erano ancora negli anni '80, di arrivare a circa 450 mila tra il 2012 e 2015. Questo, comporterà una inevitabile riduzione di classi, con conseguente affolamento che in alcune aule potrà anche violare le normali regole architettoniche: trovarsi 30 alunni quando il massimo sarebbe 25 solo per fare un esempio. Si è discusso sui finanziamenti pubblici alle scuole private, sulla possibilità delle Università di passare dal pubblico al privato diventando fondazioni e via dicendo. Insomma...una politica che tende a minare l'istruzione, per fare in modo che la cultura non crei pari prospettive a tutti : figlio di operaio resterà operaio figlio di un dottore diventerà dottore. Ma quello che mi interessa dirvi oltre alla normale elencazione di ciò che non va, e ormai tutti lo sappiamo, è che qui sta per nascere un cordinamento per cercare di fare opposizione allo sfacelo che abbiamo davanti. Un gruppo di persone a maggioranza docenti, che proverà a creare una organizzazione aperta a tutti per opporre la massima resistenza possibile.
Qualcosa inizia a muoversi, il disagio impone di impegnarsi per provare a migliorare, ma deve essere una volontà che coinvolga tutti noi per avere reali possibilità di incidere. Dal canto mio, vi terrò aggiornati anche nel caso si riesca ad organizzare qualcosa di concreto.
Qualcosa inizia a muoversi, il disagio impone di impegnarsi per provare a migliorare, ma deve essere una volontà che coinvolga tutti noi per avere reali possibilità di incidere. Dal canto mio, vi terrò aggiornati anche nel caso si riesca ad organizzare qualcosa di concreto.
Commenti
ed è sempre peggio...
:-((((((
povera scuola! poveri insegnanti che rimarranno a casa, senza aver mai lavorato, fino all'età pensionabile!
Da decenni si tenta di creare una scuola che formi dei lavoratori, anzichè delle persone.
La Gelmini tenta di formare dei lavoratori suddivisti per caste.
Ma dal mondo della scuola e delle università, spesso viene fuori tra le parti migliori del conflitto sociale.
Cosa importa all'infame Gelmini che noi non stiamo d'accordo con lei?
Bisogna organizzare una protesta organizzata e intelligente,non il solito sciopero all'Italiana che lascia il tempo che trova,per far tremare tutto alle fondamenta.
Come ho già scritto nei commenti ad un post precedente ho trovato molto intelligente lo sciopero dei camionisti l'anno scorso,perchè ha messo il governo,e il paese,in una condizione di bisogno e dipendenza(ricordo i supermercati vuoti per 2 giorni).
E allora perchè non proporre ai sindacati uno sciopero?
Perchè aspettare che i sindacati dicano a noi di scioperare e quanto?
Se si riuscisse ad organizzare uno sciopero,magari di piu categorie(la scuola è argomento trasversale,interessa i figli di ogni categoria lavoratrice),tale da mettere in seria difficoltà chi vogliamo,e senza essere disposti a fare passi indietro ed accettare compromessi,si potrebbe sperare di essere sentiti.
Spero non sia un utopia...